119-Disgusto

Giorno 3 ore 15:30

Slatr1:
– Tutte in ginocchio, ora passeremo ad incatenarvi ai ganci, rimarrete così fino alle 18 quando potrete fare i vostri bisogni

Mentre 16L sta bevendo la sua seconda porzione, la Sacerdotessa passa da ogni Monaca, le prende i polsi e li incatena ad un anello sulla parete sopra la testa; l’urina sta continuando a colare dall’alto raccogliendosi a terra in una pozza. Dopo un po’ il pavimento della sala di Reclusione è completamente ricoperto di liquidi, l’odore di urina aleggia per tutta la sala. Slatr1 raggiunge 65N, le prende le braccia e, facendole passare sotto i tubicini infilati nei seni, le incatena i polsi, la osservi e le dici:

SF10:
-Per quanto ancora dovrà tenere quegli aghi?

Slatr1:
-Li terrà fino alle 18, i suoi seni devono essere belli gonfi

Ti avvicini a 65N, le accarezzi i seni, sono decisamente più voluminosi di prima:

SF10:
-Ti fanno male?

65N:
-Si Signora, sento un dolore sordo che mi attanaglia le mammelle, mi sento opprimere, credo che ora se dovessi essere bastonata credo che sarebbe tremendo

Dicendo quella frase 65N ti guarda in un modo particolare, senti l’eccitazione che cresce, allunghi un dito verso i suoi capezzoli, stanno ancora sanguinando; 65N ha compreso bene il tuo stato, ti guarda in viso e ti dice:

65N:
-Mi bastoni signora, i miei seni devono subire il dolore, devono essere sottoposti alle bastonate, mi faccia soffrire, la prego

La Sacerdotessa sente le parole della Monaca ed interviene prontamente:

Slatr1:
-Lo fare sicuramente più avanti, ora devi terminare l’ingrossamento delle mammelle; SF10, devi metterti anche tu in ginocchio

SF10:
-Si, incatenami come le altre

Ti inginocchi sotto un gancio, la Sacerdotessa ti afferra i polsi e te li incatena al gancio sopra la tua testa, poi si prepara ad uscire e dice:

Slatr1:
-Ora rimarrete inginocchiate fino alle 18, dovrete rimanere in silenzio, nessuna di voi, compresa tu SF10, potrete parlare. Impiegherete il vostro tempo a meditare sulla vostra condizione. Concentratevi sul vostro corpo, sul dolore che dovete subire e preparatevi alle prossime sofferenze ed umiliazioni.

Poi esce lasciando la sala nella penombra di alcune luci basse; chiudi gli occhi, provi a fare quello che ha suggerito la Sacerdotessa, meditare sulla tua condizione. Hai la gole ed il ventre che ti fanno molto male, lo stupro del giorno prima è stato piuttosto duro ed i liquidi irritanti che ti hanno riempito gola, stomaco, vagina e utero stanno dando il loro atroce risultato. Nessuna sta parlando, ovviamente, ma senti chiaramente il loro respiro e la loro sofferenza; tutte, in un modo o nell’altro, sono state sottoposte al dolore al seno. I lamenti delle Monache sono mascherati dal rumore dell’urina che sta gocciolando sopra le loro teste; nei prossimi giorni ne farete una vera e propria indigestione; stai ascoltando il dolore, cerchi di focalizzare l’attenzione su ogni parte del tuo corpo, lo stupro che hai subito ha causato diversi danni, le Nerchie che ti hanno violato hanno lasciato un segno che durerà molto a lungo. Non credevi che quella violenza potesse avere quell’effetto devastante, altre volte hai subito torture che ti hanno debilitata, ma mai nessuna ti aveva umiliata come questa; l’umiliazione profonda ha amplificato il dolore di quello stupro, ti senti ancora aperta mentre la Sacerdotessa ti violenta la vagina e l’utero; senti ancora in gola la Nerchia che sta eiaculando il liquido irritante, e poi i pugni, gli schiaffi; il ripensare a quel momento ti sconvolge ancora come fosse ieri. I lividi sul viso, gli ematomi dei colpi che hai ricevuto passano quasi in secondo piano e ti metti a piangere, ti lasci andare e rimani sorretta dai polsi incatenati al gancio sopra di te, l’urina sta gocciolando sopra la tua testa bagnandoti il corpo. Ti disgusta quell’urina, ti disgusta essere li inginocchiata in mezzo ad una pozza maleodorante; ti ricordi della prima volta che sei stata nelle latrine e sai che lo schifo deve ancora incominciare. Provi a non pensarci, provi a fissare i pensieri sulla sofferenza delle altre Monache; non c’è molta luce in quella sala, ma è sufficiente per vedere le tue Monache; ti piace pensare che loro siano le “Tue Monache”, ti eccita vederle soffrire. 64N una ragazza alta, un fisico statuario, un seno prominente, di indole ribelle, incapace di porsi delle regole, sta piangendo, le bastonate sui seni appena ricevute le hanno aumentato il dolore provocato dalla sospensione e dei tratti di corda che ha ricevuto; di fianco a lei c’è 65N, fragile, con un seno minuto che ora è sottoposto all’ingrossamento per essere messo al centro di dolorosi trattamenti, ti piace in modo particolare, adori il suo masochismo e non vedi l’ora di farle male come si deve ed anche lei non vede l’ora di essere in balia del tuo sadismo. 16L, non è giovane come le altre due, è una bella donna mora, volonterosa e ligia alle regole, ma poco forte nel rispettarle e resistere, sai che con lei dovrai avere la mano pesante e già ti gusti i momenti in cui cercherai il modo di indurla a commettere degli errori per poterla punire; poi ci sono 11R e 12R due donne mature, Monache da un bel po’ di tempo, che hanno saputo resistere ai trattamenti, 12R è più bassa rispetto a 11R, i loro corpi non sono più giovani e freschi come quelli di 64N e 65N, ma proprio per questo ti piacciono e ti eccitano al solo pensiero che possano essere sottoposte alla tortura, i loro seni, già poderosi di natura, ora stanno spiccando paonazzi rinchiusi da una corda che li stringe alla base. Queste sono le tue Monache, una per una le rinchiuderai prima in cella, le torturerai e poi le condurrai sempre di più verso il carcere; le vuoi vedere sul palco a subire il supplizio, vuoi essere tu ad inchiodarle ai legni prima di flagellarle e poi non vedi l’ora di essere anche tu inchiodata su quel palco ad impazzire dal dolore di un supplizio impossibile, ma prima di quel giorno c’è da fare molta strada

Giorno 3 ore 18:00

Avete tutte le gambe intorpidite, i muscoli del corpo sono sul limite di avere dei crampi, tutte ormai sentite la necessità di andare in bagno, ma da quello che ha detto la Sacerdotessa è un lusso che non vi è concesso; sui vostri volti incomincia ad apparire la stanchezza, per 11R e 12R e 65N i trattamenti che stanno subendo ai seni la sofferenza assume un’intensità diversa. Le mammelle di 65N sono diventate decisamente grandi, quasi stravolgono l’aspetto di quella ragazza, ora è pronta per essere appesa e tu non vedi l’ora di vederla oscillare dolorante; intanto Slatr1 e Slatr2 entrano nella sala:

Slatr1:
-E’ arrivato il momento in cui potrete fare i vostri bisogni; ora vi slego, poi vi chinate sulle gambe e mettete sotto di voi il contenitore che userete per riempirlo della vostra urina. Una volta che avete terminato dovrete defecare in terra e quando avrete terminato la raccoglierete e la depositerete in quel secchio la nell’angolo; domani mattina passerà una Novizia a ripulire.

Le Monache si guardano l’un con l’altra inorridite, le Sacerdotesse incominciano a slegare le Monache, incominciano con te, poi subito dopo si occupano di 65N. Quando hanno rimosso tutti gli aghi che aveva infilato nelle carni la fanno rialzare e 65N lo fa a fatica, i suoi seni da una seconda misura ora corrispondono ad una quinta; la osservi ed il suo sguardo si incrocia con il tuo, entrambe prendete da terra il recipiente, vi chinate e lo posate tra le gambe, poi entrambe incominciate ad urinare, cercando di far ricadere il liquido dentro il recipiente. A causa del lungo periodo di ritenzione l’inizio è piuttosto difficoltoso, mentre state facendo fatica con poca urina per volta, vedete le altre Monache che si stanno preparando, 64N e 16L osservano il contenitore con titubanza, Slatr2 subito interviene:

Slatr2:
-Forza, chinatevi, posizionate il contenitore e riempitelo con la vostra urina

Subito si chinano e si preparano, 64N visibilmente sta piangendo, Slatr2 le si avvicina e le dice:

Slatr2:
-Nessuno ti ha autorizzato a piangere, stasera verrai frustata

11R e 12R eseguono il compito senza tentennamenti, dopo una difficoltà iniziale anche loro riempiono il contenitore di liquido; quando tutte hanno terminato, Slatr1 ordina:

Slatr1:
-Ora bevete, al termine dovrete defecare

Tu sei la prima ad ubbidire, chiudi gli occhi e bevi la tua urina, poi abbassi lo sguardo verso il pavimento ed inizi a defecare, 65N ti segue immediatamente. Non è facile compiere quei gesti così intimi e personali di fronte a tutte, finora l’avete fatto nei bagni del Convento, non in una sala ridotta in quel modo, di fronte a tutte; quando hai terminato non sai cosa fare, Slatr2 immediatamente ti illustra la modalità con cui dovrai rimuovere le feci dal tuo posto:

Slatr2:
-Le raccogli e le depositi in quel secchio nell’angolo, forza, muovetevi

Non è facile, lo schifo ti assale, qui devi mettere in atto tutta la tua forza di volontà per eseguire il compito; ti guardi in giro, avete portato a termine solo tu 11R 3 12R, tentenni a raccogliere le tue feci con le mani, non è per nulla facile, ma devi farlo. La consistenza è tale per cui è facile afferrare con le dita; disgustata la raccogli e ti dirigi a depositarla nel secchio, nel Convento il cibo è strutturato appunto per facilitare la rimozione delle deiezioni; nel ritornare al tuo posto cerchi di incoraggiare 65N con lo sguardo, vedi che anche lei ha completato il compito ed ora sta avendo delle difficoltà a ripulire il suo posto; 11R e 12R hanno eseguito pure loro. 16L e 64N non hanno ancora terminato, 64N deve ancora defecare, non ci riesce, il vedere quello che fanno le sue compagne la blocca; Slatr1 se ne rende conto e le dice:

Slatr1:
-Monaca, questo è l’ultimo avviso, sbrigati o sarà peggio per te; ti consiglio di muoverti o sarò costretta ad iniettarti una sostanza che ti indurrà una dolorosissima diarrea dove non potresti trattenerti e ti garantisco che poi avrai dei seri problemi a ripulire

65N presa dal terrore si da da fare e completa anche lei il suo dovere

Giorno 3 ore 18:30

Slatr1 attende che tutte si siano rimesse al loro posto poi dice:

Slatr1:
-In ginocchio!! ora vi verrà portato il cibo

Dopo pochi attimi entrano nella sala Slatr2 ed una Novizia con secchio ed un mestolo, la Novizia prende dal secchio un po’ di una sostanza biancastra e la deposita in terra di fronte a ciascuna, osservi la Novizia che indossa solamente delle mutandine, per il resto non ha nessun altro indumento; ha il corpo ricoperto di ferite fresche, segno che è appena stata frustata a sangue, fatto poco usuale, le Novizie vengono frustate a sangue solo in caso di una dura punizione, evidentemente questa Novizia, deve aver combinato qualche cosa di grave per essere stata condannata a servire nelle Latrine; ti fa venire in mente anche un’altra Novizia che tempo fa ha subito una sorte simile, era N18; mentre la Novizia continua a versare quell’impasto davanti alle altre Monache, Slatr2 dice:

Slatr2:
-Questa è la vostra razione giornaliera di cibo, la sua funzione principale non è quella di nutrirvi, ma disgustarvi e aumentare la vostra sete. Assumerete la vostra razione mangiandola direttamente da terra, è stata messa li apposta tra urina e feci in modo da provocarvi un senso di repulsione; dovrete sforzarvi ad ingoiare tutto combattendo contro il senso di vomito che vi prenderà allo stomaco, se vomiterete ovviamente dovrete rimangiarvi il tutto. Ovviamente chi vomiterà verrà frustata a sangue. Al termine del pasto incominceremo i Trattamenti di dolore, vi ricordo che siete Monache ed il dolore è il vostro scopo nella vita. Incominciate!

Il senso di schifo pervade tutte voi, quella poltiglia disgustosa è stata messa a terra tra l’urina e i residui delle feci ed ora ciascuna di voi è obbligata a cibarsi in quelle condizioni; ti chini e prendi un po’ di quell’impasto con le mani, chiudi gli occhi e lo porti alla bocca, ma senti una repulsione tremenda. Amaro, salato, allappante, si aggrappa alla gola, alla lingua e fatica a scendere, il disgusto è alle stelle e senti che lo stomaco si sta ribellando; a fatica trattieni un singulto di vomito, ma devi continuare, il tuo dovere è terminare, finire, provare schifo e disgusto, è quello lo scopo della vostra permanenza nelle latrine. Osservi le altre, sono tutte in palese difficoltà, tutte stanno piangendo 64N e 16L stanno visibilmente per vomitare, 11R, 12R e 65N stanno resistendo. E’ dura, difficile, hai terminato il grosso, ma ora ci sono residui a terra, ti chini, sai che devi usare la lingua per ripulire, incominci ed il viscido del cemento, l’odore penetrante ed acre del pavimento innescano quel senso di devastazione psicologica che ti distrugge; piangi, tossisci, vorresti rifiutarti e intanto senti che il tuo essere forte si annulla in quel momento. La sensazione è terribile, ti senti indifesa e pronta a soccombere; in quel Convento è proprio questo lo scopo, portare all’annichilimento, era questo quello che volevi? Forse si, ma non ti aspettavi in quel modo; non resisti, è più forte di te, un singulto più forte degli altri ha il sopravvento e tra le lacrime non puoi che vomitare. Poco dopo anche le altre vomitano, le Latrine hanno vinto, il disgusto e lo schifo hanno preso il sopravvento, con un sorrisino sardonico Slatr1 ti osserva e dice:

Slatr1:

-La grande SF10..!! e non sei ancora passata di la, dove andrai domani!! Ora ripulite tutto, poi procederemo alla fustigazione

Da un pianto sommesso, quasi a non farsi sentire, le altre Monache ora piangono e si disperano, ripulire re ingoiando e leccando il proprio vomito fa si che chiunque perda la sua dignità e si abbandoni allo sconforto.

Giorno 3 ore 20:00

Slatr1 e Slatr2 incatenano le Monache agli anelli sopra le loro teste, anche tu vieni incatenata, era da un po’ che non ricevevi la frusta sulla tua schiena; Slatr1 dice:

Slatr1:
-30 frustate a sangue per ciascuna, SF10 ne riceverà 60

Ti preoccupano un po’ 65N e 16L che sono appena state frustate a sangue, vorresti assistere alla fustigazione delle tue Monache, anzi vorresti essere tu stessa a frustarle, ma ora devi essere punita, per te ci deve essere solo sofferenza ed umiliazione; 65N e 16L sono le prime due ad essere frustate. I colpi che ricevono peggiorano il loro stato delle ferite sulla schiena, hanno ricevuto entrambe 50 frustate il giorno prima ed ora, con queste altre 30, le ferite si aprono ancora di più; urlano, urlano dal dolore dei colpi, poi le loro voci si affievoliscono e si lasciano andare sorrette dalle catene, mentre le frustate continuano fino a che non raggiungono il numero stabilito. Dopo di loro è il turno di 11R e 12R, anche loro urlano dal male e le senti piangere, più sommessamente rispetto alle altre. Dopo di loro è il momento tuo e di 64N, Slatr1 è dietro di te, alza la frusta e ti somministra la prima frustata; un fuoco ti assale la pelle, il bruciore del colpo si impadroneggia del tuo cervello, poi una seconda ed una terza frustata rubano la tua attenzione all’ambiente che ti circonda, non senti nient’altro le il rumore della frusta che colpisce la tua pelle ed il dolore delle escoriazioni che si stando formando, ma nonostante il male senti che ti stai bagnando, quel dolore ti mancava, avevi bisogno di eccitarti con la tua sofferenza ed ora, il piacere per questa tua fustigazione punitiva, viene amplificato dall’umiliazione appena subita. Se non fosse per il piacere di infliggere dolore alle altre Monache, sei certa che faresti ogni cosa per essere ridotta ad una larva rinchiusa in carcere; Slatr2 ha appena terminato con 65N e tu stai continuando a ricevere i colpi stabiliti; 65N è distrutta dal male e tu stai resistendo cercando di non urlare, ma il dolore, quello ai fianchi specialmente, è impossibile e non si può non urlare e allora ti lasci andare sfogando la tua disperazione e le tue urla. Alla sessantesima frustata Slatr1 si ferma, tu hai la vista annebbiata, ma con un filo di voce le dici:

SF10:
-Ora ripeti lo stesso sui seni, che tutte assistano alla mia fustigazione

SLatr1 e Slatr2 slegano le Monache e le fanno inginocchiare al loro posto, poi SLatr1 ti slega e ti porta in mezzo alla sala, fa scendere la carrucola, ti incatena i polsi e poi ti issa in punta di piedi, pochi attimi dopo ricevi la prima frustata sul seno; il cuoio ha colpito un capezzolo lasciando un’escoriazione profonda, poi una seconda frustata, poi una terza. Avevi bisogno di queste frustate, il tuo IO reclamava la sofferenza ed il dolore, lacrime ed urla a squarciagola impressionano le altre Monache. Al termine delle sessanta frustate hai il seno completamente ricoperto di ferite sanguinanti

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118-Le Latrine

Giorno 3 ore 13.30

Mentre se ne vanno osservano la scena, qualcuna è rimasta sconvolta nel vedere la violenza con cui sono state sottoposte alla bastonatura; mezzora dopo le Monache si sono riprese, SF10 si rialza e dice:

SF10-Siamo pronte per andare allora; una settimana alle latrine ci mortificherà a dovere.

Le latrine del Convento sono situate sotto i sotterranei; sotto il piano terreno ci sono le celle di rigore e le camere di tortura; un piano sotto sono collocate le fogne e, prima di accedere alle fogne, c’è una zona definita “le latrine”, ci si arriva scendendo le scale dal seminterrato, una scala abbastanza larga, illuminata da torce, conduce al piano inferiore. È un’area molto ampia ed articolata, li vivono le Vestali e sono rinchiuse le Vestali Infime; le Monache vengono rinchiuse nelle latrine per far subire loro una forte mortificazione; già dall’accesso alla scalinata che porta in quei sotterranei l’odore di urina ed escrementi incomincia a farsi sentire, il gruppo arriva in fondo alla scalinata vedono aprirsi le porte ed un paio di Sacerdotesse sono li ad attenderle. Le Sacerdotesse che sono alle latrine sono Sacerdotesse che sono cadute in disgrazia, non hanno fallito al punto tale da essere degradate a Vestali, ma la loro è una situazione punitiva; devono rigare dritto senza fare errori per non mettersi nella condizione di  essere degradate. Le due Sacerdotesse accompagnano il gruppo nella Sala di Reclusione, lungo le pareti ci sono dei ganci dove le Monache devono essere incatenate, sopra le loro teste ci sono i tubi dove scorre l’urina che arriva dai bagni del Convento, 64N, 65N, 16L, 11R e 12R vengono posizionate ciascuna sotto uno scarico, poi una Sacerdotessa spiega a loro in che cosa consiste l’essere rinchiuse nelle latrine:

SLatr1:
-Per i prossimi giorni quella sarà sostanzialmente la vostra postazione, come vedete ci sono dei ganci; ogni volta che vi recherete li sotto vi dovrete agganciare le catene a quei ganci; li passerete gran parte del vostro tempo, sopra di voi ci sono delle tubature da dove scenderà l’urina che dovrete ingoiare. L’urina del Convento viene tutta convogliata in una cisterna da cui provengono questi tubi e da dove gocciola in continuazione nei contenitori che vedete di fianco a voi. La vostra giornata inizierà alle 5 del mattino, vi sgancerete dal gancio sulla parete e potrete bere il vostro litro di urina, da quel momento e fino a quando non terminerà la giornata, dovrete svuotare il contenitore. State ben attente, l’urina non dovrà mai tracimare dal contenitore, è vostro dovere mantenerlo vuoto; se un contenitore verrà trovato pieno, la Monaca responsabile e le due Monache ai lati verranno punite; quindi, è interesse di tutte mantenere svuotati i contenitori. Quando sentirete suonare la campana significherà che è in arrivo una notevole quantità di urina, questo capiterà in concomitanza con l’accesso delle Monache ai bagni, sarà il momento in cui dovrete precipitarvi a svuotare i contenitori. Il liquido che colerà dagli scarichi sarà acqua mista ad urina e se la cosa vi sembra schifosa vedrete che aspetterete con ansia quel momento perché non berrete altro che quello; in questa settimana vi sarà concesso di mangiare solamente una volta al giorno; vi verrà messo sul pavimento la vostra dose di cibo che ingoierete mangiando direttamente a terra. Come cibo vi verrà dato un impasto che servirà a calmarvi i morsi della fame, che dovrete mangiare nonostante sia notevolmente disgustoso e molto salato; avete presente l’impasto usato nel Trattamento della Sete, ecco, è lo stesso. Potrete fare i vostri bisogni nella vostra postazione; urinerete in una ciotola e farete le feci sul pavimento, al termine raccoglierete le feci e le depositerete in quel secchio di fianco alla porta della sala e vi laverete le mani con la vostra urina; ovviamente le docce sono sospese, per questa settimana scordatevi l’igiene, passerà soltanto una Novizia a pulire sommariamente. Ogni giorno una di voi verrà sottoposte al dolore, passerà due ore sospesa per i seni e tre ore inginocchiata sulle assi; le altre, nel frattempo, indosseranno il rostro e le morse sui capezzoli; saranno le sue compagne di fianco a farle bere l’urina che le spetta. A quanto vedo tu 65N hai il seno troppo minuto per essere legato, vuol dire che per i prossimi giorni ti verrà iniettato nelle mammelle del liquido per ingrossartele; 11R e 12R voi invece dovrete avere le mammelle legate tutta la settimana. Dopo le bastonate che avete ricevuto credo che una mastite sarà inevitabile

SF10:
-E’ proprio quello che intendevo per loro due, impareranno che è disdicevole per una Monaca chiedere che non le venga applicato qualche trattamento solamente “perché non lo sopportano”

SLatr1:
-Ce ne occupiamo subito; per te SF10 sono arrivati gli ordini di S00, domani ti trasferirai nel reparto delle Vestali Infime, assisterai alla preparazione di una ex Monaca che è stata condannata ad essere degradata a Vestale Infima, poi trascorrerai li la tua settimana di permanenza alle latrine. 11R e 12R ora vi verranno consegnate le corde, provvederete voi stesse a legarvi le mammelle; ora procederemo con l’aumento dei seni di 65N. Voi intanto inginocchiatevi al vostro posto

SLatr1 esce, siete tutte sconvolte ed attonite, la descrizione della Sacerdotessa vi ha molto turbato, ti dirigi verso la parete e ti inginocchi sotto un anello, osservi le altre e le vedi che stanno tentennando:

SF10:
-Forza muovetevi, in ginocchio; sarà una settimana orribile ma è nostro compito affrontarla con onore ed impegno

Mentre si sistemano rientra la Sacerdotessa seguita da un’altra come aiutante, hanno in mano un’asta supporto per flebo con due flaconi appesi; si avvicinano a 65N, le agganciano i bracciali al gancio sopra la testa e le dicono:

SLatr2:

-Ora ti infilerò 4 aghi alla base di ogni mammella, ti verrà iniettato 500cc di soluzione salina.

Giorno 3 ore 14.00

Da ogni flacone esce un tubo con un raccordo da cui sono collegati 4 tubicini con altrettanti aghi; la Sacerdotessa le afferra una mammella e le infilza gli aghi fino in fondo, poi apre il rubinetto e la soluzione salina incomincia scendere; mentre il liquido incomincia ad insinuarsi nelle carni di 65N, la Sacerdotessa le infilza anche gli altri 4 aghi. Intanto SLatr1 ha consegnato a 11R e 12R la corda con cui dovranno legarsi i seni:

SLatr1:

-Ora legatevi le mammelle, fatelo bene e che siano ben strette le corde o quando verrete appese rischierete che scivolino via facendovi cadere a terra

11R e 12R prendono le corde, da una parte hanno un cappio che viene messo per primo attorno alla mammella, il cappio viene stretto ed il resto della corda viene fatto passare attorno al restringimento provocato dalla corda; tre giri di corda sono sufficienti per far sì che sia possibile annodare la corda, formando un anello. Il dolore che provano nello stringere man mano la corda è allucinante, il dolore delle bastonate ricevute rende difficoltoso il compito, le osservi, ti convinci sempre di più che quelle due Monache devono, quanto prima, essere condannate alla flagellazione. Il tuo sguardo si dirige verso 65N, sul suo volto si vede la sofferenza che sta attraversando, i capezzoli lacerati risaltano sulle mammelle che si stanno lentamente ingrossando; ti eccita sempre di più 65N, sai che è proibito ma il desiderio di lei ti sta invadendo a fondo, hai forte il desiderio di essere insieme a lei e soffrire insieme atroci dolori, ti riprometti di escogitare un piano che ti porti verso questo obiettivo, ma intanto non vedi l’ora di vederla appesa a soffrire. Vieni riportata alla realtà dalla Sacerdotessa che dice:

SLatr2:

-11R e 12R sbrigatevi, fra poco potrebbe esserci il flusso di urina e dovrete essere pronte

SLatr1:

-65N non sarà pronta di sicuro per l’arrivo del flusso

SF10:

-Ci penso io, glielo farò bere io

Giorno 3 ore 15.00

11R e 12R in breve si sbrigano e terminano di legarsi le mammelle, SLatr1 controlla che siano state legate in modo corretto e poi tutte si preparano al momento fatidico in cui affronteranno la prima ondata di urina. Di li a poco si sente suonare una campana, tutte raccolgono da terra il contenitore e dopo qualche attimo dai tubi incomincia ad uscire il flusso. Non è un flusso abbondante, ma un sottile rivolo, le Monache posizionano il contenitore sotto il flusso ed attendono che si riempia; lo stesso fai tu, con il tuo contenitore, che metti a terra cercando di centrare il flusso, poi ti occupi di riempire il contenitore di 65N. Attendi che il tuo si riempia e quando il liquido è quasi arrivato all’orlo te lo porti alle labbra ed incominci a bere; il disgusto ti assale, il sapore salato ed allappante di quel liquido ti disturba lo stomaco, chiudi gli occhi e lo mandi giù. Dopo qualche sorso ti fermi a prendere fiato, osservi le altre Monache; 64N ha in mano il suo contenitore, lo osserva disgustata e le manca la forza di bere; SLatr2 la nota e le intima di bere immediatamente, 64N si mette a piangere e disgustata dice:

64N:

-Non riesco mi fa troppo schifo, vi prego

Senza dire nulla la Sacerdotessa la afferra, la fa rialzare e la trascina sotto una carrucola da cui discende una corda, le lega i bracciali, aziona la carrucola e la solleva da terra e mentre si stanno staccando i piedi dal pavimento la Monaca urla:

64N:

-No, vi prego, la bevo subito, mettetemi giù, vi prego…!!

SLatr2:

-20 bastonate sui seni e ti faranno capire che devi ubbidire agli ordini senza discutere

Senza aggiungere altro prende un bastone ed incomincia a colpirla sui seni. 64N, due giorni prima era stata appesa per le mammelle ed aveva subito tre tratti di corda, i suoi seni sono ancora molto doloranti e le bastonate le procurano delle fitte dolorosissime; dopo le 20 bastonate viene riabbassata e riportata al suo posto, tremando afferra il contenitore e, con disgusto, ne beve il contenuto a sorsi. Il vedere 64N bastonata ti ha eccitato profondamente; i suoi seni, prosperosi e sodi, risaltano pieni di lividi; intanto anche il secondo contenitore, quello di 65N, è pieno fino all’orlo, lo raccogli stando attenta di non farne uscire nemmeno una goccia e ti dirigi verso 65N, le sue mammelle si stanno ingrossando sempre di più, mentre avvicini il contenitore alle sue labbra le dici:

SF10:

-Forza bevi

65N:

-Si Signora, ai suoi ordini

Lentamente la ragazza inizia ad ingoiare l’urina, una smorfia di disgusto e di schifo si stampa sul suo viso, il dolore sordo alle mammelle dovuto al liquido che sta penetrando nelle fasce muscolari rende il disgusto ancora più insopportabile, il tuo sguardo è praticamente fisso sul suo seno e ti fa un certo effetto il vederlo ingrossarsi sempre di più:

SF10:

– Ti stanno venendo due mammelle poderose, non vedo l’ora di vederti appesa per i seni

65N:

-E io non vedo l’ora di farla godere mia Signora, ho molto dolore ai capezzoli ed il liquido che mi state iniettando mi fa sentir male fino nel profondo

SF10:

-I tuoi capezzoli stanno bene così lacerati, stanno ancora un po’ sanguinando, qualche ragade si è aperta

65N:

-Mi faccia mettere le morse a sale come ieri allora, devo soffrire, è mio dovere soffrire mia Signora!!

SF10:

-No, mia cara, meglio di no, non vorrei esagerare con il rovinarti i capezzoli, ma non ti preoccupare, avrai occasione di averli lacerati altre volte. Mi piace vederteli così, sai? Ora devi continuare a bere

65N:

-E’ terribile mia Signora, il disgusto che provo è profondo, l’urina ed il sangue mestruale mi fanno proprio schifo, ma so che è mio dovere ingoiarli e disgustarmi.

SF10:

-Anche io non li sopporto, vuol dire che, quando avremo terminato la settimana nelle latrine, ci organizzeremo un ciclo mestruale

Poi continui a farle bere l’urina, fino a svuotare completamente il contenitore e quando ha ingoiato anche l’ultima goccia, metti a terra il suo contenitore e vai verso 16L; non ha ancora iniziato a bere, sta piangendo ed ha il contenitore vicino alle labbra, ma le manca il coraggio di incominciare.

SF10:

-Sei appena stata frustata a sangue sulla schiena, sei stata bastonata sui seni, hai subito la nerchia di sfondamento, vuoi essere ancora punita? Non credi che tu debba impegnarti e bere? Ne berrai a litri i prossimi giorni, ti conviene sforzare la tua mente e convincerti di farlo senza remore o le punizioni non saranno più efficaci e sarò costretta a rinchiuderti in cella di rigore

16L:

-No la prego, obbedisco subito

Immediatamente avvicina il contenitore alle labbra ed incomincia ad ingurgitare quel liquido disgustoso, mentre l’urina le scende in gola 16L si mette a piangere, lo schifo che sta provando è molto forte, ma sa che deve bere e quindi esegue senza tentennare ulteriormente, solamente che non riesce a trattenere le lacrime:

SF10:

-16L non dovresti piangere, ora ne berrai un altro e se continui a piangere affronterai anche tu la settimana con i seni legati

16L:

-Si Signora, ubbidisco

Attendi che 16L termini il primo contenitore e, mentre inizia con il secondo, vai verso 11R; le osservi le mammelle, strette dalla corda, così come quelle di 12R; per loro sarà una settimana molto dura, la legatura dei seni rallenta, fino quasi a bloccarla, la circolazione del sangue. Le mammelle strette in quella morsa dopo poco tempo incominciano a fa male; le due Monache sanno bene cosa significhi, grazie alle importanti dimensioni del loro seno, diverse volte hanno subito la legatura, ma mai per tanto tempo; questa volta, dovendo tenere la corda per più di 60 ore il senso di oppressione, il fastidio, il dolore, fanno da contorno alla circolazione che risulta compromessa. Per ovviare a complicazioni le corde vengono tolte per un paio di ore ogni due giorni, dopo che la Monaca ha trascorso le sue ore sollevata per le mammelle; i seni delle due Monache, dopo questa settimana, avranno problemi per diversi mesi

SF10:

-Per voi sarà una settimana difficile, sto pensando di dispensarvi dal sollevarvi, la legatura sarà sufficiente a rendervi doloranti i seni

12R:

-E’ giusto che anche noi veniamo appese, ce lo meritiamo

11R:

-Si Signora, dobbiamo essere appese anche noi

SF10:

-Bene, così mi piacete, verrete sollevate insieme; ora voglio vedervi bere l’urina

Subito si mettono a bere, i loro volti si caricano di smorfie di disgusto ad ogni sorso, dopo qualche minuto hanno terminato, ti chini su 11R, le afferri un seno, appoggi le tue labbra sulle sue e, mentre le stringi la mammella le dai un bacio; sotto la tua lingua la senti lamentarsi mentre le tue dita affondano nelle sue tirate e gonfie. Dopo qualche attimo si sente Slatr1 che dice:

Giorno 3 ore 15:30

Slatr1:

– Tutte in ginocchio, ora passeremo ad incatenarvi ai ganci, rimarrete così fino alle 18 quando potrete fare i vostri bisogni

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117-Una nuova Sacerdotessa ti guiderà verso il tuo destino

Giorno 3 ore 9:15

Sapevi che S00 ti avrebbe chiamata, ma non te lo aspettavi così in fretta, ti alzi con fatica, quello che hai subito la sera prima si sta facendo sentire in modo eclatante; le nerchie che ti hanno penetrata ti hanno irritato l’utero e tutto l’apparato genitale, il liquido irritante sta ancora provocando forti bruciori. Barcolli, ti fa male tutto il corpo, i pugni e gli schiaffi che hai ricevuto durante lo stupro ti hanno lasciato lividi doloranti, S60 ti prende per un braccio e ti accompagna fuori dalla Sala della Sodomia, osservi la Sacerdotessa che ti sta aiutando, è una donna possente, forte, le chiedi:

SF10-Dove ci stiamo dirigendo?

S60-S00 si è un po’ ripresa ed è ritornata nelle stanze della Badessa, stiamo andando la da lei, ha chiesto di vederti

Mentre percorrete i corridoi entrambe notate che in giro ci sono diverse Monache apparentemente senza occupazione; alcune sono riunite in piccoli gruppi intende a chiacchierare; intanto siete giunte nel portico che si affaccia sul chiostro, mentre lo percorri guardi il palco nel cortile e ti viene un brivido, ti vengono alla mente le Monache sottoposte ai supplizi della flagellazione e quella Novizia N44 a cui sono stati lacerati i genitali, S60 ti vede che stai osservando il palco e ti dice:

S60-Bisognerebbe riportare qualche Monaca su quel palco, in questo Convento si sta perdendo il vero senso della permanenza delle Monache

SF10-E’ vero, ho visto in giro molte Monache che dovrebbero essere ai Trattamenti e non a chiacchierare tranquillamente

S60-Credo proprio che S00 voglia affrontare con te questo discorso.

Poco dopo arrivate alla stanza della Badessa, seduta alla scrivania vedi S00, di fianco a lei ci sono altre due Sacerdotesse, una di queste ti colpisce particolarmente, è una donna non più giovane come le altre Monache o Sacerdotesse, ha i capelli corti e biondi, sul viso, sulle mani, sul collo, sono evidenti i segni di un passato; è comunque una bellissima donna, non magra e ben disposta, dalla corporatura che ricorda un passato di donna sportiva; S00 ti osserva, vede che stai osservando quella Sacerdotessa e dice:

-Lei è S70, è una delle Sacerdotesse con più anni di esperienza qui dentro, S70, mostra il tuo corpo a SF10

La Sacerdotessa si toglie la tunica rimanendo completamente nuda, rimani sbalordita nel vedere gli anelli impiantati nei suoi capezzoli ed altrettanti si intravedono infilati nelle labbra esterne dei genitali; il suo corpo mostra degli inequivocabili segni di torture subite nel tempo, S70 inizia a spiegare:

S70-Prima di essere una Sacerdotessa mi sono fatta rinchiudere in carcere per un anno, come vedi i miei seni, le mani ed i piedi riportano i segni dei chiodi

e girandosi di spalle ti mostra la sua schiena; inorridisci nel vederle le cicatrici della flagellazione, intanto S70 continua:

S70-Mi sono fatta inchiodare e flagellare prima di essere rinchiusa, ho partorito due volte e il prossimo traguardo sarà la devastazione da Vestale

Rimani esterrefatta, osservi prima lei poi S00, poi dici:

SF10-Come partorito?

S00-Certo ovviamente non nel senso letterale della parola, era una pratica in voga tanto tempo fa; alla Monaca veniva infilato un palloncino nell’utero e poi veniva riempito con un poco di acqua tutti i giorni. Per tre mesi la Monaca lentamente assume l’aspetto di una donna in gravidanza, il palloncino inserito raggiunge il peso di 7 chili nel giro di un paio di settimane e la Monaca lo porta “in grembo” per tre mesi. Al termine le viene estratto il palloncino e ti garantisco che i dolori del parto non sono nulla a confronto

S70-Si, portare 7 chili per tre mesi è duro, anche perché non ti viene risparmiato nulla ovviamente. Durante il parto si lacerano i genitali, ma poi ti vengono ricuciti, così hai la possibilità di affrontarne un altro e così ho fatto, esattamente due anni dopo. Solo che ora non posso più affrontare il parto, per questo affronterò la devastazione delle Vestali, S00 mi ha garantito che mi degraderà al ruolo di Vestale Infima… vero S00?

S00-Si, ma prima dobbiamo far ritornare il Convento alle regole di un tempo, ci devi aiutare, tu sai come fare!!

S70-Certo, vedo qui questa Sacerdotessa, da come me ne hai parlato ci sarà d’aiuto

SF10-Certo, ho visto anch’io il lassismo delle Monache, è ora di rimettere in ordine

S70-Poi toccherà anche a te, hai bisogno di un anno di reclusione in carcere; devi affrontare seriamente la tortura

SF10-Si, voglio essere inchiodata e flagellata…

S00-Al tempo, SF10, prima dobbiamo riordinare il Convento. Che ne dici di trascorrere una settimana di sofferenza con le tue Monache nelle latrine?

A quella frase ti viene a mancare il respiro, ricordi ancora quando sei stata rinchiusa nelle latrine e, sinceramente, preferisci mille volte essere frustata che trascorrere un’ora in quel posto e ora S00 vuole che trascorra addirittura una settimana; S00 continua:

S00-Così incontrerai anche qualche Vestale Infima, imparerai a sottoporle alla loro sofferenza

S70-Vengo anche io alle latrine, devo sottopormi ad una seria mortificazione

SF10-Cosa intende Signora?

S70-Vedrai mia cara, sarà una settimana particolare!!

S00-Anche tu SF10, farai compagnia a S70, imparerai il disgusto come si deve. Ora vai in camerata scegli 5 Monache da portare con te alle latrine, le altre le lascerai a S22 ed S14. S70 ti guiderà alle latrine, le Sacerdotesse che si occupano delle Vestali hanno delle loro regole particolari ed S70 ti aiuterà ad imparare. Ora andate, voi invece preparate un paio di Monache per stasera, le voglio a gambe divaricate sul palco per la fustigazione sui genitali, le metteremo alla prova… un lamento e si faranno una settimana di cella di rigore

Immediatamente sia tu che S70 uscite dalla stanza per dirigervi alle camerate; mentre attraversate i corridoi noti che S70 non cammina agilmente come ti aspetteresti, inoltre le vedi delle cicatrici alla base dei tendini in corrispondenza delle caviglie; incuriosita le chiedi:

SF10-Signora, posso farle una domanda?

S70-Certo SF10 dimmi pure?

SF10-Vedo che ha dei segni ad entrambi i piedi, cosa sono? è per quello che fa fatica a camminare?

S70-Si mia cara, quei segni sono le cicatrici dei chiodi, come quelle che porto qui sulle mani; quando sono stata flagellata mi hanno inchiodato i seni, le mani e i piedi. Sono passati alcuni anni ma mi ha creato complicazioni, faccio fatica a camminare

SF10-Deve essere stato terribile, le sue cicatrici parlano da sole

S70-Si, ma lo proverai anche tu, la strada verso l’Assoluto è lunga e il lavoro da svolgere è tanto

SF10-L’Assoluto?? che cos’è?

S70-E’ il destino di quelle come te e come me, oggi ci limitiamo a soffrire, subiamo il dolore, le umiliazioni, mortifichiamo il nostro corpo e la nostra mente, ma non è sufficiente, noi siamo destinate all’Inferno assoluto

SF10-Mi spaventa Signora, cosa ci riserva l’Inferno Assoluto?

S70-Lo scoprirai molto più avanti, quando non potrai più tirarti indietro, perché quando lo scoprirai rimpiangerai di aver scelto quella strada

SF10-Ma lei sa in che cosa consiste e non ha paura?

S70-Ho il terrore, quello sarà il nostro destino e mi sto preparando a quel momento; per questo ho chiesto di venire pure io alle latrine, ho bisogno di una bella dose di mortificazione. Sarebbe ideale la Vestale Infima, ma sarebbe per me un punto di arrivo non sufficiente come l’Assoluto; quindi, affronterò la settimana insieme alle Vestali Infime, ma mi verranno risparmiate le mutilazioni

Giorno 3 ore 10:30

Vorresti farle altre mille domande, ma siete arrivate alla camerata, dentro ci sono ancora tutte le Monache con S14 ed S22, non appena vi sentono arrivare si agitano, impaurite dalla tua eventuale reazione; ciascuna si fa trovare davanti al proprio letto, in piedi in ordine e diritta come la Regola impone. S70 le osserva e loro osservano S70, dopo un attimo ti metti a spiegare:

SF10-Lei è S70, accompagnerà me qualcuna di voi alle latrine

A quella frase 11R e 12R hanno un sussulto, loro ben sanno cosa significa, le altre ne hanno sentito parlare; S14 dice:

S14-Come mai nelle latrine? Chi vi accompagnerà?

S70 interviene:

S70-Noi Monache dobbiamo costantemente essere sottoposte al dolore ed alle umiliazioni, è ora che le Monache affrontino il disgusto come regola normale della loro esistenza; una settimana di digiuno a base di urina è quello che ci meritiamo. SF10 sceglierà chi tra di voi verrà rinchiusa nelle latrine

SF10-Ora denudiamoci tutte, voglio rendermi conto della condizione dei vostri corpi

Mentre le Monache si tolgono la tunica, ti avvicini a 65N, ha i capezzoli insanguinati e la schiena ricoperta di ferite; poi passi a 64N ti senti ancora eccitata nell’immaginartela appesa per le mammelle; 16L ha dei lividi estesi sul seno, le bastonate che ha ricevuto le hanno lasciato il segno ed anche lei ha delle ferite sulla schiena. Poi osservi le due Monache più mature 12R e 11R, i loro corpi non presentano delle ferite fresche anche se le cicatrici di numerose frustate ricevute nel passato sono evidenti; i loro seni non sono stati ancora presi in considerazione in questi ultimi giorni

SF10-Ecco, voi: 64N, 65N, 16L, 11R e 12R. Scelgo voi per accompagnarci nelle latrine, dovete esserne orgogliose!!

11R e 12R si mettono a piangere, cercano di farlo sena essere viste, ma S70 se ne accorge:

S70-E voi cosa avete da piangere?

12R-Vi prego non resisto alle latrine
11R-Nemmeno io sono stata male, piuttosto frustatemi ma non portatemi nelle latrine, cosa abbiamo fatto per meritare questo?

S70-SF10, queste due Monache hanno bisogno di qualche lezione, non sei riuscita ad insegnare quale sia il loro dovere

SF10-Hai ragione S70; S14 ed S22 preparatele nel chiostro, riceveranno 50 bastonate a sui seni, poi trascorreranno la settimana nelle latrine con i seni legati. S70, vedo che anche le tue mammelle non ricevono il bastone da un po’, cosa ne dici di essere bastonata anche tu?

S70-Giusto SF10, sarò felice di essere bastonata con le due Monache

SF10-Allora andremo tutte nel chiostro, attenderemo nude in ginocchio le 12 che inizierà la punizione

Vi incamminate tutte verso il chiostro, le Monache e le Sacerdotesse in giro rimangono stupide nel vedere un gruppo di Monache nude che si dirige nel cortile. In mezzo al cortile del chiostro c’è il palco dei supplizi, S14 ed S22 si sono fatte aiutare e stanno portando tre ceppi, 11R, 12R e S70 vengono trascinate ai ceppi ed incatenate con le mammelle distese sulla sommità dei ceppi

Giorno 3 ore 11:00

Le tre donne vengono fatte inginocchiare, il tronco appoggiato al ceppo e i seni adagiati sulla superficie, poi le mammelle vengono legate saldamente alla sommità del ceppo, in modo che il busto della condannata sia ben fermo; viene fatta aprire loro la bocca e tra i denti viene messo un morso di legno. Dopo un po’ arriva nel chiostro anche S00, stupita osserva la scena:

S00-Che succede?

E vedendo SF10 e le altre Monache inginocchiate nude comprende la situazione

S00-Bastonate sui seni prima delle latrine… molto bene. Fate venire qui le Monache, le Novizie e le Sacerdotesse; che vedano tutte un po’ di dolore come si deve

Giorno 3 ore 12:00

Il chiostro è pieno di Monache, tutte inginocchiate ad assistere alla bastonatura dei seni delle tre donne; 11R e 12R stanno piangendo, sanno che fra poco dovranno soffrire un dolore tremendo. Le bastonate sui seni sono terribili, le mammelle vengono colpite con un bastone in modo che il colpo venga portato fin nel profondo della carne; una frustata provoca dolore fondamentalmente sulla superficie della parte del corpo che viene colpita, mentre la bastonata comprime la carne, i muscoli e le ghiandole delle mammelle. I lividi lasciati dalle bastonate sono quelli più dolorosi e più lunghi a guarire, lo sanno molto bene le tre donne. Per l’esecuzione della punizione S00 ha chiamato una Vestale, sale sul palco vestita completamente di nero, le si vedono soltanto le mani ed i piedi, il resto è rigorosamente celato agli sguardi delle Monache; la osservi incuriosita, fra poco avrai occasione di vederle bene queste Vestali. Si posiziona di fianco ad S70, la osservi, ha in mano un grosso bastone, 11R ed 12R stanno piangendo dal terrore, sanno che fra poco dovranno patire un dolore molto intenso, mentre S70 è pronta per il suo turno. La Vestale solleva il braccio, poi lo cala con forza sopra i seni di S70; nonostante che la donna sia abituata al dolore, la bastonata le cava un urlo dal profondo della gola; il bastone le ha colpito la sommità delle mammelle, comprimendole con forza verso il basso; poi il secondo colpo, il terzo e così via. Colpo dopo colpo la donna urla e si dispera dal dolore, colpo dopo colpo le mammelle si riempiono di lividi, che indicano quanto sia il male che la donna sta soffrendo; S70 non resiste fino alla fine, alla ventiduesima bastonata sviene, la Vestale allora si ferma e si porta vicino ad 12R, pronta per iniziare a bastonare anche lei. Anche 12R riceve la sua dose di bastonate, i suoi seni decisamente abbondanti, si deformano dolorosamente ad ogni colpo di bastone, 12R urla anche lei dal male, il seno è sempre stato la sua parte più delicata; dal male non riesce a trattenere l’urina e lentamente un rigagnolo si trasforma in una pozza in poco tempo, anche lei non resiste alle 50 bastonate ed alla dodicesima sviene. E’ il momento di 11R, anche lei con un seno importante, la Vestale incomincia a bastonarla e subito 11R si mette ad urlare anche lei dal dolore; le bastonate si susseguono una dopo l’altra e, forse per costituzione fisica o forse perchè era da un po’ che non veniva punita, 11R resiste fino al trentaduesimo colpo, poi anche lei perde le forze e si lascia andare. La scena che si presenta nel cortile del chiostro è terribile, le tre donne svenute, inginocchiate con i seni ricoperti di lividi legati sopra un ceppo; SF10 si alza e dice:

SF10-Rimarremo inginocchiate fino a che le tre Monache non avranno ripreso conoscenza, poi verremo rinchiuse nelle latrine. Le altre possono ritornare alle loro occupazioni.

Giorno 3 ore 13.30

Nel cortile del chiostro rimangono SF10 e le Monache inginocchiate ad attendere che le tre donne bastonate si riprendano

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116-Lo stupro ed una mattinata difficile per le Monache

Giorno 2 ore 21:00

Sono tre ore che sei in punta di piedi con i capezzoli in trazione, il dolore è tremendo e non resisti più, ti sei lamentata ed hai anche pianto; tra le lacrime vedi le Monache che stanno arrivando nel chiostro, sono nude ed hanno tutte la catenella chiodata indossata sui genitali, qualcuna di loro cammina a fatica a causa di Trattamenti o Punizioni all’apparato genitale. Man mano che arrivano si inginocchiano, a terra ci sono ciottoli sparsi ed il rimanere in ginocchio rende dura la posizione, dopo qualche attimo vedi arrivare le tue Monache accompagnate da S14 ed S22, le fanno inginocchiare in prima fila, davanti al palco, in modo che possano osservare bene tutte le fasi dello stupro. Era quello che volevi, dare l’esempio alle Monache, far loro vedere che ci si deve dedicare alla sofferenza; ti osservano impaurite, anche le Monache con più esperienza come 12R o 11R sono spaventate forse più delle altre, conoscendo quello a cui stai per andare incontro. Quando tutte le Monache, Novizie e Sacerdotesse sono state sistemate, S00 si porta in mezzo al palco e dice:

S00-Siamo tutte qui nel chiostro per assistere allo stupro della Sacerdotessa SF10, ciascuna di noi indossa il rostro per rispetto delle sofferenze che fra poco subirà. SF10 verrà violata sessualmente con violenza nel corpo e nello spirito, noi saremo idealmente con lei offrendole il nostro dolore. Preparatela

Due Sacerdotesse salgono sul palco, una ha in mano una sorta di cintura di ferro, ti slegano le mani e ti staccano le morse dai capezzoli, poi ti mettono in vita la cintura di ferro che ha fissati ai lati, in corrispondenza dei fianchi, dei bracciali in cui ti vengono rinchiusi i polsi; in questo modo sei costretta con le mani legate lungo i fianchi. Nel mezzo del palco è stato portato un ceppo; S00 continua il suo discorso:

S00-Incominciate a picchiarla, stomaco, seni, fianchi e viso, state attente al setto nasale

Nel sentire quelle parole ti inorridisci, due Sacerdotesse ti afferrano le braccia e una si mette davanti a te e incomincia a colpirti con dei pugni nello stomaco, due, tre, quattro, colpi, poi nei fianchi, sotto e sopra le costole; non avevi mai provato un dolore simile, ti manca il fiato e tossisci. La Sacerdotessa passa a colpirti i seni, schiaffi e pugni sulle mammelle, poi si ferma per un secondo, apre la mano e ti colpisce una guancia con un poderoso schiaffo. Il colpo ti rintrona, non te lo aspettavi e mentre sei disorientata un altro schiaffo, sull’altra guancia, ti fa girare la testa; le altre due Sacerdotesse, mentre ti sorreggono, ti colpiscono con dei pugni nei fianchi e sotto la cassa toracica, poi altri due schiaffi ti colpiscono la parte vicino agli zigomi. Dal male ti sei messa a piangere, le lacrime ti colano sul viso e si mischiano al muco che ti cola dalle narici. S00 si avvicina, ti guarda e ti dice:

S00-E ora lo stupro

Conclude sputandoti sul viso, è il segnale, quattro Sacerdotesse ti afferrano e ti fanno sdraiare sul ceppo, due ti divaricano le gambe e una terza si avvicina con in bastone su cui è stata fissata la Nerchia di sfondamento, te la appoggia sui genitali, lo muove leggermente per trovare l’ingresso dell vagina e, non appena ha trovato la giusta posizione, con un colpo secco ti penetra completamente. L’impatto della Nerchia è devastante, il dolore dello sfregamento della plastica che non è stata certamente lubrificata, si aggiunge alla fitta del colpo della sommità sulla cervice; la Sacerdotessa muove il bastone e lo fa ruotare su se stesso, poi lo estrae e subito dopo ti penetra con un altro colpo. Mentre la Nerchia è completamente dentro di te, il modo in cui la muove, ti dilata e ti irrita le pareti della vagina; intanto tu sei appoggiata al ceppo solo con la schiena, hai appoggiato solo la parte dal fondo schiena al a testa è riversata all’indietro. Ma lo stupro non finisce qui, mentre vieni penetrata dalla Nerchia un’altra Sacerdotessa si avvicina alla tua testa, ha in mano un’altra Nerchia, non è grossa, ma piuttosto lunga; tra le lacrime la vedi che solleva la mano libera e incomincia a darti degli schiaffi; dopo due o tre colpi ti apre la bocca e ti infila la Nerchia in gola. Incomincia ad infilarla lentamente, ma inesorabilmente la spinge fino in fondo alla gola; ti senti soffocare e lo stimolo in gola ti rivolta lo stomaco facendoti vomitare; la Sacerdotessa ti assesta altri schiaffi poi ti forza nuovamente la Nerchia in gola. Soffochi…. è impossibile… senti i conati che ti salgono dallo stomaco ed esplodono nuovamente, del liquido ti esce anche dal naso; intanto l’altra Sacerdotessa ti penetra nuovamente la vagina, una volta, poi fuori, poi dentro, poi fuori e dentro ancora, poi gli schiaffi, forti che ti fanno girare la testa, poi la Nerchia nuovamente in gola e tu nuovamente vomiti. Le Monache che assistono sono sconvolte, le Novizie piangono spaventate; S00 scende dal placo e passa tra le file delle Monache, poi vede alcune Sacerdotesse che non hanno il rostro messo proprio come si deve, ritorna sul palco e infuriata urla:

S00-HO VISTO DELLE SACERDOTESSE CON IL ROSTRO MESSO MOLTO LEGGERO,
NON VI VERGOGNATE? GUARDATE SF10 COSA STA SUBENDO
E L’HA SCELTO LEI PER PUNIRSI PER I SUOI PENSIERI
E VOI? VOI INDOSSATE IL ROSTRO COME SE FOSSERO SEMPLICI MUTANDINE
VOGLIO VEDERE IL SANGUE COLARE DAI VOSTRI GENITALI,
FORZA, TOGLIERLO E RIMETTERLO STRINGENDO A DOVERE
GLI ACULEI DEVONO PENETRARE NEI GENITALI E FERIRVI
A QUELLA CHE NON SANGUINERANNO I GENITALI VERRA’ RINCHIUSA IN CARCERE PER UN ANNO

Subito le Sacerdotesse eseguono l’ordine di S00, una per una si toglie il rostro per poi rimetterlo stringendolo il più possibile, fino a sentire gli aculei che forano le carni, intanto S00 si rivolge alle Sacerdotesse sul palco e dice:

S00-Forza voi, SF10 va stuprata, non abbiamo ancora finito

Due schiaffi ti vengono dati sulla bocca, il labbro superiore si ferisce, ormai piangi ed urli ad ogni colpo, la forza di resistere che ti fa distinguere dalle altre è ormai un ricordo; ti senti aprire la bocca, stai per ricevere in gola nuovamente la Nerchia; mentre cerchi di urlare la tua voce viene smorzata da quel fallo di plastica. Lo senti entrare a fondo, ti fa soffocare, ti irrita le mucose fino a farti rivoltare lo stomaco dal fastidio; ormai non hai più liquidi da riversare e la Sacerdotessa può lasciarti inserito a lungo la Nerchia. Nel frattempo ti senti divaricare la labbra della vagina, stai per essere violata nuovamente dalla Nerchia di sfondamento; ora comprendi perchè le hanno dato quel nome; le sue dimensioni sono tali da dilatarti le labbra e le pareti vaginali, inserendo la Nerchia in quel modo la sommità va a colpire il collo dell’utero, provocando dolori intensi che si espandono per tutto il ventre. L’inserimento delle Nerchie viene ripetuto ancora diverse volte, quando S00 dice:

S00-Ora fermatevi, che le vengano eiaculati gli irritanti

Giorno 2 ore 22:30

Ti viene estratta la Nerchia dalla vagina, una Sacerdotessa porta le due Nerchie contenenti il liquido irritante; la prima è per la vagina, la senti mentre entra nel ventre e dopo poco dalla punta fuoriesce un fiotto di un liquido; la Sacerdotessa fa ruotare e muovere la Nerchia per poter espandere bene il liquido in tutta la cavità e parte di quel liquido viene immesso anche nell’utero; quando estrae la Nerchia del liquido rosso ti gocciola all’esterno delle labbra. L’irritazione non è immediata, è necessario qualche minuto, il tempo che i tessuti inizino ad assorbire la parte irritante; contemporaneamente l’altra Sacerdotessa ti spinge l’altra Nerchia in gola, dopo qualche attimo senti il fiotto che viene eiaculato dalla sommità, buona parte ti scende dalla gola fino allo stomaco e parte si espande tra la gola ed il cavo orale; entrambe le Nerchie vengono estratte e tu vieni lasciata li, sdraiata sul ceppo, ad attendere che si scateni il fuoco dentro di te. Il liquido irritante con cui sei stata inseminata è del tipo “ad azione prolungata”, ciò significa che il suo effetto si sviluppa progressivamente nel tempo, non si sviluppa come intensità ma come durata, il bruciore durerà dalle 7 alle 8 ore; contrariamente al tipo “immediato” che, per una durata di 2 ore. il suo bruciore è molto intenso. S00 interviene nuovamente e dice:

S00-Mettetela in ginocchio, lasciandola incatenata, rimarrà li tutta la notte mi farà compagnia durante la mia punizione. Fate venire la Vestale, deve essere lei a punirmi. Da questo momento fino al termine della punizione, che deciderà S60, vengono sospese le mie prerogative che vengono recepite da S60

Mentre due Sacerdotesse ti fanno alzare dal ceppo, altre lo spostano in un angolo del palco e tu vieni fatta inginocchiare; sei stravolta, sconvolta, ti sanguina la bocca ed hai il volto tumefatto ed arrossato, il male dei pugni presi si fa sentire nello stomaco e nelle costole ad ogni minimo movimento, ma il dolore più intenso è all’interno del tuo ventre, dove gola, utero e vagina sono infiammati. Senti che il bruciore sta aumentando, in gola, nello stomaco, nella vagina, aumenta lentamente non ti lascia scampo, intanto S60 dirige la punizione di S00:

S60-Questo pomeriggio S00 si stava sottoponendo agli esercizi quotidiani di sopportazione del dolore, che consisteva nel ricevere 30 colpi di canna sui capezzoli, ma avendo violato la Regola della proibizione del lamento durante il Trattamento ed essendo lei una Sacerdotessa, S00 deve essere punita duramente: le verrà imposto il collare del soffocamento a cui le verranno incatenati i polsi, le verrà estratta la lingua su cui verrà applicata una morsa, alla morsa verrà legata una corda che verrà tesa fino al punto da costringere S00 a rimanere in punta di piedi; si procederà quindi alla lacerazione dei capezzoli mediante 30 colpi di rattan. S00, questa è la tua seconda punizione, alla prossima verrai torturata e rinchiusa nei sotterranei in una cella di punizione. Si dia inizio alla punizione della Sacerdotessa

Una Sacerdotessa le si avvicina con il collare di soffocamento, glielo mette al collo stringendolo, le protuberanze interne frontali iniziano a premere sulla carotide e S00 inizia a faticare a respirare, poi le mette un anello tra i denti, le ordina di far uscire la lingua su cui le mette subito una morsa; quella morsa è del tipo con i rebbi seghettati, in modo che sia impossibile farla saltare via. S00 viene spinta verso un traliccio dove viene fatta calare la corda che viene legata alla morsa, poi la corda viene issata ed S00 viene costretta a rivolgere la testa verso l’alto con la lingua tenuta fuori dalla bocca, poi le braccia le vengono fatte passare sopra la testa e i polsi incatenati ad un anello del collare sotto la nuca; S00 è in punta di piedi, pronta per ricevere il rattan sui capezzoli. Mentre lei è in attesa di essere punita, le tue condizioni sono pessime, a malapena riesci a stare in ginocchio, il dolore del pestaggio è paragonabile a quello che provi all’apparato genitale e il bruciore del liquido irritante ha ormai preso piega e si sta espandendo in tutto il corpo, li lamenti dal male, è tanto, è intenso, è profondo; tra le lacrime riesci a guardare S00, quando l’avevi vista prima, nel suo studio, durante gli esercizi del dolore, ti dava eccitazione, ora riesci ad essere solo spettatrice. Una Vestale sale sul palco, probabilmente è la stessa che nel pomeriggio era nello studio, S60 le da in mano il rattan dicendole:

S60-Trenta colpi sui capezzoli, a piena forza con lo scopo di lacerarli; un colpo al minuto

Senza dire nulla la Vestale si posizione di fianco a S00, alza il braccio e le assesta il primo colpo, colpendo esattamente i capezzoli; S00 dal male lancia un urlo, il dolore della bastonata diretta sui capezzoli è tremendo, l’uso del rattan poi rende più devastante il colpo; il tuo corpo sta bruciando, i tuoi lamenti si mescolano a quelli di S00, stai barcollando, fai fatica a tenere la testa sollevata, ma vuoi guardare; trascorre il minuto e la Vestale le infligge il secondo colpo, S00 urla ancora, e sui capezzoli i lividi incominciano a farsi notare. Le Monache nel chiostro osservano ammutolite, anche qualche Sacerdotessa mostra segni di timore, nell’aria si sente la tensione dell’attesa della bastonata; la Vestale si prepara e… il terzo colpo incomincia ad aprire qualche ferita, poi il quarto, il quinto, il sesto, il decimo; i capezzoli stanno sanguinando, S00 urla dal male, è impossibile non urlare al dolore di quei colpi, la vedi barcollare ed al 12 colpo non è più in grado di reggersi sulle punte dei piedi, S60 allora dispone che le venga messa una corda tra le braccia e legata anch’essa al traliccio, in modo da poter aiutare la Sacerdotessa a mantenersi in piedi senza che sia la lingua a subirne completamente il peso. La punizione continua, 13, 14, 15… 20; la lacerazione dei capezzoli è praticamente completata, S60 fa fermare la Vestale e si reca a controllare le condizioni di S00:

S60-Ha i capezzoli completamente lacerati e aperti; infliggile gli ultimi dieci colpi sui seni, risparmiale i capezzoli.

La Vestale ubbidisce, ma i colpi di rattan sui seni sono sempre molto devastanti, dove cade il colpo nasce subito un livido ed è sufficiente che un secondo colpo intrecci il primo che, tra le parti che si sovrappongono, si apre una ferita. Al termine S60 dice:

S60-La punizione di S00 è terminata, rimarrai esposta tutta la notte; da domani focalizzerai i tuoi Trattamenti ai capezzoli, dovrai utilizzare il sale e l’aceto per pulire le ferite e per continuare a soffrire della punizione; SF10 rimarrà in ginocchio sul palco insieme a te.

Giorno 2 ore 23:30

Sconvolta dal male e dal bruciore osservi S00, i tuoi occhi si fissano sulla devastazione dei suoi capezzoli, in quelle condizioni, d’ora in avanti, persino la tunica sarà dolorosa quando verrà indossata; la devastazione dei capezzoli ha lo scopo di rendere i futuri Trattamenti o Torture molto più dolorose questo non solo per i primi tempi, quando le ferite saranno ancora aperte; anche negli anni a seguire sarà sufficiente una morsa per farle vedere le stelle. Questo S00 lo sapeva, per questo prima di essere sottoposta alla punizione, ha detto che quella sarebbe dovuta essere la modalità con sarebbe dovuta essere punita, ben lo sapeva che 30 colpi di rattan sui capezzoli li avrebbe devastati al punto da diventare per sempre un’occasione di dolore aggiuntivo. La devastazione dei capezzoli produce un dolore fisso e costante che viene amplificato ogni volta che i capezzoli verranno stretti tra delle morse o riceveranno colpi di scudiscio o frusta; intanto il dolore che provi in tutto il corpo è intenso, in più il bruciore insopportabile ti fa perdere la cognizione di ciò che ti circonda; vedi S00, ne senti il pianto disperato ed i lamenti, ma non riesci a trovare la tua solita strada per goderne, cerchi di resistere in quella posizione, non è facile

Giorno 3 ore 00:30

E’ trascorsa un’ora, le Monache sono ritornate nelle loro camerate, S00 sta cercando di dire qualcosa ma con la lingua in trazione fuori dalla bocca non si comprende assolutamente nulla; tu, nonostante il bruciore, ora riesci a sentire che la gola ti fa male, la Nerchia te l’ha irritata per bene, per non parlare della vagina e dell’utero, il nome della Nerchia, di Sfondamento, rappresenta pienamente il risultato che è stato ottenuto; ti senti proprio sfondata, anzi, più che “sentirti sfondata” sei stata sfondata. Sei stata stuprata molto violentemente, tu hai cercato lo stupro, non sapevi a cosa andassi incontro, ora lo sai; ora sei stravolta dalla violenza, dal dolore, dall’umiliazione di come sei stata penetrata da quel palo, di come quella Nerchia è stata introdotta, senza tante delicatezze, nella tua intimità. Sia tu che S00 siete intirizzite dal freddo, la notte in quelle zone desertiche è molto fredda, contrasta con il caldo torrido del giorno; chiudi gli occhi e tremi, tremi non solo dal freddo, tremi dal male, tremi per la violenza con cui sei stata stuprata; sapevi fin da subito che non sarebbe stata una cosa semplice, ma così non te l’aspettavi. I pugni nello stomaco, nelle costole, nei reni e gli schiaffi, insopportabili, violenti ed umilianti; gli schiaffi sono quelli che hanno annullato la tua capacità di resistere al dolore, con quegli schiaffi sei stata messa in condizione di essere usata come uno straccio, quello stupro ha fatto breccia nella tua crosta. Ma dovevi subirlo, dovevi subirlo proprio adesso ed in quel modo, così violento ed umiliante; stavi per diventare troppo orgogliosa e piena di te, così invece hanno fatto in modo che tu ti sentissi un oggetto. Questo è il Convento, con la sua forza di capovolgere lo spirito e la mente delle sue Monache; più una Monaca è forte e resistente, più il compito del Convento è quello di stroncarla e renderla oggetto; stai iniziando a capire questo concetto, il dolore non è tutto, l’umiliazione a volte non è sufficiente, per distruggere un Monaca c’è bisogno di molto di più, non basta la frusta, i chiodi, il rostro il flagello o il cavalletto, servono gli schiaffi, lo sputo in faccia, e lo scoprirai più avanti, nelle latrine.

Giorno 3 ore 04:00

Il bruciore continua, hai provato ad assopirti, ma pochi minuti dopo i crampi ai muscoli, alle ginocchia, al ventre ti hanno riportato alla cruda realtà; vorresti lasciarti andare così da farti travolgere del tutto, ma sei come irrigidita, non tenti nemmeno di muovere un muscolo, le fitte del pestaggio e i crampi ti aiutano a rimanere immobile; guardi s00, è svenuta, rimane sorretta dalla corda che le hanno fatto passare tra le braccia, nel chiostro sono sparse alcune torce che però non illuminano un granché, la luce tremola non ti consente di vedere la condizione dei seni di S00; hai provato qualche volta il rattan, ma mai in questo modo, fai fatica ad immaginare il dolore che sta provando e, tanto meno, la sofferenza che in futuro le provocheranno i capezzoli martoriati. Ti riprometti di approfondire il concetto in tempi migliori..

Giorno 3 ore 06:00

Senti il suono delle campane che chiama le Monache ad una nuova giornata di sofferenza, dopo qualche minuto vedi arrivare S60 ed altre Sacerdotesse; si occupano subito di S00 togliendole il morso e l’anello dalla bocca, poi le slegano i polsi e le tolgono il collare; S00 incomincia a tossire e ad ansimare, con molta difficoltà cerca di riprendere a respirare in modo normale, non parla S00, il tuo sguardo si dirige sui suoi capezzoli, sono una massa informe sanguinante; S60 dice:

S60-Riportatela in camera, dopo che avrà riposato un paio di ore potrà riprendere la direzione del Convento; ora sistemiamo SF10 e riportiamola nella sua camerata

Ti afferrano sotto le braccia e ti mettono in piedi, il dolore dei muscoli contratti dai crampi si mescola al dolore al ventre, non riesci a stare in piedi, ti devono aiutare a sorreggerti, intanto ti viene tolta la cintura di ferro e ti vengono liberate le mani; piano piano ti fanno camminare, sempre sorreggendoti per le braccia, a fatica riesci a mettere una gamba davanti all’altra. Ti riportano verso la tua camerata, sempre aiutandoti, ma facendoti muovere con vigore per far riprendere bene la circolazione; ci vogliono almeno 5 minuti prima che riusciate a raggiungere la destinazione. Siete davanti alla porta della camerata, S60 la apre e le due Sacerdotesse che ti sorreggono ti portano verso il tuo letto, ti fanno sdraiare ed S60 ti dice:

S60-Hai due ore di tempo per riposare e cercare di riprenderti, poi ti devi rimettere in piedi e continuare a gestire le tue Monache. Probabilmente verso la tarda mattinata ti vorrà vedere S00

Non dici nulla e le Sacerdotesse escono, tu rimani con le tue Monache che ti guardano ammutolite; S22 ed S14 si avvicinano subito per darti un po’ di conforto

S14-Sono stata stuprata anche io, ma non mi hanno trattato come te!!!!!

Cerchi di parlare, la gola ti fa un male tremendo ed il bruciore è ancora forte, ma ti sforzi:

SF10-Sarà stata la versione leggera! E’ stato terribile e…

Non ce la fai e ti metti a piangere, sconvolgendo ancora di più le Monache e le due Sacerdotesse, nessuno se lo aspettava

SF10-…. non pensavo fosse così umiliante, così doloroso, quei pugni nello stomaco e nei fianchi, mi hanno picchiata duramente o poi lo stupro,
quella Nerchia fino in gola… è insopportabile, così di violenza è insopportabile e gli schiaffi, interminabili. Ero li sdraiata su quel ceppo, le gambe spalancate e quella maledetta Nerchia che mi sfondava l’utero, e le sberle, a ripetizione, per farmi perdere la ragione prima di quella cosa fino in gola, lo stomaco che si rivolta e ti fa sbottare di vomito… in continuazione, senza sosta. Perdi la cognizione di dove sei, di chi sei, di quello che hai intorno, che ti sta succedendo e dentro la Nerchia che ti sfonda, ti dilata la vagina e poi quella che ti scende in gola… e poi ancora schiaffi, sberle, vomito

Piangi e ti disperi, il dolore che senti in tutto il corpo ti fa rivivere quella penetrazione, quel palo schiaffato dentro la tua vagina fino all’utero, con dolore, con violenza, S22 ed S14 si siedono vicino a te, ti accarezzano, cercano di consolarti. Dopo qualche attimo ti riprendi, ti sollevi seduta sul letto, osservi le tue Monache, sono in piedi verso i loro letti, quelle più giovani, le Monache di fresca nomina, sono terrorizzate, le altre, quelle più mature, che già hanno avuto modo di provare quella tortura, ti guardano quasi con aria di compatimento. Ti senti ferita nell’orgoglio, non avresti dovuto farti vedere piangere e sfogarti in quel modo; naturalmente nessuna avrebbe da dire nulla, la tragicità di ciò che hai subito è palese, però avresti preferito farti vedere più forte e non così sottomessa. S22 si alza e dice:

S22-Oggi e per due giorni 62N e 64N, per punizione devono subire la punizione, 50 colpi di canna sulle piante dei piedi

SF10-Allora, 62N e 64N denudatevi; incatenatele i polsi dietro la schiena, andiamo tutte nella Sala della Sodomia; questa mattina digiuniamo

Giorno 3 ore 07:00

Le due Monache ubbidiscono immediatamente, S14 incatena loro i polsi ed il gruppo si incammina. Mentre attraversano i corridoi incontrano altre Monache che osservano sbigottite, quello che vedono sono due Monache nude che seguono una Sacerdotessa, seguite da altre Monache tutte in silenzio e a capo chino; giungono nella Sala della Sodomia, li ci sono gli strumenti per poter infliggere alle due Monache la punizione a loro assegnata. Nella Sala della Sodomia ci sono due tipi diversi di strumento ove collocare la Monaca per il Trattamento; uno è un ceppo a forma quadrata con i lati di un metro, la Monaca viene posizionata adagiata con il ventre poi le braccia e le gambe vengono incatenate ai lati del ceppo e la Monaca si trova con l’ano esposto all’introduzione dello strumento di sodomia. Un secondo tipo di strumento è proprio quello che hai intenzione di utilizzare per collocare le due Monache per la bastonatura delle piante dei piedi; un piedestallo rettangolare con sopra una piccola traversa su cui la Monaca viene adagiata col ventre e ripiegata in avanti; la Monaca rimane in ginocchio con le natiche rivolte verso l’alto. Questo strumento è anche utilizzato per le frustate sui glutei, ma questa volta il suo utilizzo viene benissimo per il tuo scopo, la Monaca mentre è inginocchiata ha le piante dei piedi rivolte verso l’alto ed è proprio in quel modo che hai intenzione di far posizionare le due Monache.

SF10-Mettetevi in ginocchio con il ventre sulla sbarra orizzontale; voi bloccatele le caviglie

62N e 64N si inginocchiano sul piedestallo e si chinano in avanti appoggiando il ventre sulla sbarra orizzontale, S22 ed S14 rinchiudono le caviglie nei ferri bloccando loro i movimenti dei piedi; ti metti davanti a loro in modo da poterle osservare in viso e dici:

SF10-Iniziate, 50 bastonate sulle piante dei piedi, lo scopo della punizione è quello di rendervi doloroso il camminare per i prossimi tre giorni. Questa è la prima punizione, vi ricordo che ne avete ancora due poi verrete torturate.

S22 ed S14 iniziano a colpire i piedi delle due Monache; già dai primi copi si rendono conto che sarà una punizione molto dura; le piante dei piedi sono irrorate da molti vasi sanguigni e molte terminazioni nervose, le due Monache urlano ad ogni colpo e, siccome si sta svolgendo una punizione, sono autorizzate a piangere ed urlare, anzi, la punizione viene inflitta anche per quello. Cinquanta colpi sono tanti, oltre al dolore dei colpi inferti la Monaca che subisce questa punizione ha delle notevoli difficoltà a tenere appoggiati i piedi per terra; il camminare è molto doloroso e coloro che hanno subito il “bastinado” vengono costrette a camminare. Mentre le due Sacerdotesse stanno eseguendo la punizione, afferri il volto di 64N, vuoi vederla piangere; le prendi i capelli e le sollevi la testa, non puoi non notare anche le sue mammelle che, in quella posizione, pendono verso il basso. 64N ha un bel seno possente, lo osservi e noti i segni lasciati dai tratti di corda.

SF10-Mi piace vederti piangere, lo faremo spesso, anche quando sarai sotto Trattamento, ti voglio in cella di punizione quanto prima, voglio dedicarmi a martoriarti quelle mammelle, ti abbassi e le lecchi via le lacrime, poi ti giri verso 62N:

SF10-Tu invece sei insignificante!!

Ti piace umiliare, 62N però non si fa sconvolgere dalla cosa, anzi, si reputa fortunata poiché significa che non avrai molte attenzioni nei suoi confronti e le tue attenzioni sono molto dolorose per le Monache, ora anche lei sta piangendo ed urlando ad ogni colpo; le osservi i capezzoli, anche lei ha ricevuto ieri i colpi di rattan sui capezzoli che ora riportano delle ferite, ma non come quelle di S00; lei ha subito la lacerazione che è stata somministrata molto più duramente dalla Vestale; glielo fai notare:

SF10-Ragazze come potete vedere anche 62N è stata sottoposta alla lacerazione dei capezzoli, ma la punizione le è stata inflitta in modo molto leggero, S00 ha dovuto subire l’esecuzione della lacerazione da parte della Vestale e loro sono distruttive quando eseguono qualche compito. Visto che siamo qui, che ne dite di subire un Trattamento della Sodomia?

Giorno 3 ore 8:00

Le bastonate sulle piante dei piedi son terminate, le Monache vengono fatte rialzare e osservi le Monache più veterane, ti incuriosisce vedere lo stato del loro sfintere, ti rivolgi a loro dicendo:

SF10-11R, 12R, 15R e 17R, denudatevi, vediamo la vostra condizione; immagino che voi abbiate subito diverse volte la Sodomia. Incominciamo con te 11R, sali sul trespolo

11R si inginocchia sulla base, appoggia il ventre sulla sbarra ed allarga le gambe, S22 le si avvicina, con le mani le divarica le natiche mettendo in mostra l’ano. Molto chiaramente sono evidenti le ferite di diverse lacerazioni passate, la Monaca è stata sodomizzata molte volte, ti porti davanti a lei, le prendi in mano la testa e la guardi in volto chiedendole di raccontarti le sue sodomie:

11R-Signora si, sono stata sodomizzata molte volte, diverse anche a sangue; sono anche già stata operata, come le altre del resto.

Le Monache, quando subiscono diverse volte la sodomia. arrivano ad un punto in cui la penetrazione dello Strumento di Sodomia non provoca poi quel dolore che dovrebbe, i tessuti dello sfintere e l’ano si dilatano al punto che la Sodomia è inutile; quindi si rende necessario operare per ripristinare la tonicità dei tessuti

11R-Nelle nostre condizioni, Signora, la Sodomia è un trattamento facilmente sopportabile

SF10-Vuol dire che faremo in modo di farvi affrontare una nuova operazione; S22, prendi lo strumento più grosso ed iniziamo

Lo Strumento che prende S22 è decisamente un notevole Strumento di Sodomia, oltre ad essere molto sostenuto come diametro è anche molto lungo; S22 ti dice:

S22-Questa è la misura massima possibile

SF10-Bene procedi

S14 si avvicina a 11R e le apre le natiche in modo da favorire la penetrazione di S22; lentamente le viene inserito lo Strumento, ti sei messa davanti a lei e le hai sollevato il viso verso di te, vuoi vederla in faccia mentre viene penetrata. Sul volto di 11R non si manifestano le smorfie di dolore, ma comunque l’espressione di fastidio che lo Strumento le provoca penetrandola è chiaramente evidente; la dimensione dello Strumento è tale da riempirle completamente il retto arrivando a toccare anche l’intestino. Quando lo Strumento è completamente dentro, S22 inizia ad estrarlo, 11R stringe i denti cercando di non lamentarsi, quando è completamente fuori dal suo corpo, S22 inizia nuovamente la penetrazione; il Trattamento va avanti così per una decina di volte, poi 11R viene fatta rialzare e rivestire:

SF10-Forza 12R, tocca te ora

12R si toglie la tunica, si inginocchia sul trespolo mettendosi con il ventre sull’asse orizzontale, S14 le apre le natiche e S22 la penetra; anche 12R porta i segni di numerose sodomie; le prendi il mento e le sollevi il viso, le vedi in faccia il dolore e le domandi:

SF10-Tu invece, cosa hai da dirmi?

12R-Il mese scorso sono stata sodomizzata a sangue e ora sento un male tremendo

SF10-Bene, così è giusto. Continua S14, fino in fondo, ripetutamente, vediamo se riusciamo a farla piangere!!

La Sacerdotessa spinge fino in fondo lo Strumento di Sodomia, poi lo estrae pronta a reinserirlo nuovamente ed andare avanti così per una decina di volte; nonostante 14R senta il dolore dell’ultima sodomia riesce a non piangere, anche se il suo volto si ricopre di una maschera di sofferenza. Ti chini verso le sue labbra, le appoggi le tue, poi le forzi la tua lingua nella sua bocca cercandole un bacio, ma 12R oppone resistenza, facendoti irritare; ovviamente non puoi contestarle nulla, ti riprometti di affrontare la questione più avanti. Il tuo sguardo va verso 15R e mentre fai alzare 12R dici:

SF10-Ora vediamo invece 15R

La Monaca si denuda e sale sul trespolo adagiandosi sull’asse, subito S14 le separa le natiche esponendo bene l’ano; S22 inizia a penetrarla, lentamente lo Strumenti si fa strada allargando lo sfintere ed entrando sempre di più nelle sue viscere. Come per le altre due le sollevi il viso per guardarla negli occhi per cogliere delle lacrime da punire, le vedi una leggera sofferenza e quando è stata penetrata almeno una decina di volte le domandi:

SF10-Tu invece, quante volte sei stata sodomizzata?

15R-mi hanno penetrata molto spesso, anche a sangue, credo ormai di aver perso quell’elasticità che avevo

SF10-Bisognerà ripristinarla, è necessario che la Sodomia sia molto dolorosa. Ora passiamo a 17R, visto che lei è qui da poco immagino che non abbia lo sfintere sfondato come voi.

Giorno 3 ore 9:00

Il tuo sguardo va verso 17R, la sua pelle scura ti eccita molto, 15R si alza e si riveste mentre 17R prende il suo posto, le sollevi il viso e le dici:

SF10-Tu? Se non ricordo male ti hanno penetrata settimana scorsa, vero?

17R-Si Signora

SF10-Sei stata sodomizzata altre volte?

17R-No Signora, solo quella volta

SF10-Allora si potrebbe sodomizzarti a sangue

17R-No signora, la prego, non a sangue!!

SF10-S14, prendi l’attrezzo di sodomia a sale, questa Monaca ha bisogno di sentire un po’ di dolore

S14 prende un grosso fallo ricoperto di grani di sale, l’introduzione nello sfintere di quello strumento provoca delle profonde escoriazioni; la Monaca viene legata al ceppo, le gambe divaricate e le natiche sollevate mettono ben in mostra l’ano; tra i denti le viene messo un pezzo di legno, in modo che il dolore non la costringa a mordersi labbra e lingua. S14 le si avvicina e le punta lo strumento, poi lentamente incomincia a spingerlo dentro; 17R inizia ad urlare dal male, i grani di sale sfregano sulle pareti dello sfintere, poi inizia la parte più tremenda, mentre lo strumento viene introdotto la Sacerdotessa lo fa girare su se stesso; dall’ano di 17R incominciano ad uscire delle gocce di sangue. La osservi in viso, sta piangendo a dirotto e le sue urla sono smorzate dalla tavoletta di legno che stringe tra i denti; la guardi negli occhi mentre il dolore le disegna delle smorfie sul viso, la bava le cola dai lati della bocca e si viene a raccogliere a terra; con la mano le asciughi le lacrime, ma il gesto è inutile, 17R continua a piangere ed a disperarsi. S14 ti avvisa che lo strumento di Sodomia è stato inserito completamente, e mentre guardi ancora gli occhi della Monaca, dici a S14:

SF10-Estrailo e reinseriscilo, la Monaca deve essere sodomizzata a sangue, lo voglio vedere colare dal suo ano, non poche gocce

L’estrazione rinnova il dolore, stavolta S14 non lo muove lentamente, ma lo estrae in modo deciso; i grani di sale feriscono le carni dello sfintere facendolo sanguinare seriamente; quando lo strumento è stato estratto, osservi S14 e le dici:

SF10-Introducilo nuovamente e poi lascialo inserito, il sale si deve sciogliere dentro di lei

S14 riprende la penetrazione e pochi attimi dopo lo strumento è ancora nuovamente completamente inserito; intanto la osservi disperarsi dal male, le togli il morso dai denti e la baci sulla bocca; osservi le altre e dici:

SF10-Stamattina le faremo compagnia, mettiamoci in ginocchio

Giorno 3 ore 9:15

Mentre siete tutte inginocchiate ad osservare le sofferenze di 17R, entra S60 e ti dice:

S60-Sei attesa da S00

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115-Colpevole per una emozione

Giorno 2 ore 16:30

L’emozione è stata la goccia che ha fatto svenire 65N, le hai svelato un tuo obiettivo importante ed ora sei quasi pentita d’averlo fatto, anche il solo pensare di diventare Badessa è decisamente molto rischioso, però quello è il tuo scopo. Dopo qualche minuto 65N si riprende, la fai sedere sul bordo del palco, la accarezzi e le dici:

SF10-Ora sai il mio segreto, ma per arrivare a quello dovrò impormi una vita dura ed infliggermi pene severe; voi Monache percorrerete la strada insieme a me, insieme affronteremo la durezza di questo mio percorso. S00 vuole delle Monache da rinchiudere in Carcere, in questo Convento bisogna ritornare ad applicare la Regola più rigidamente. Io oggi ho goduto, secondo la Regola dovrei essere condannata alla lacerazione dei genitali

65N-E allora perché non si denuncia e non si fa condannare? Dovrebbe farlo secondo giustizia..!
SF10-Perché devo affrontare ogni aspetto di questo Convento, dovrò attraversare tutte le fasi e viverle con dolore; se mi condannassero alla lacerazione, poi diverrei una Vestale e mi fermerei li; invece così avrò tempo e modo per rendere più duro questo Convento. Alla fine del mio lavoro pagherò la violazione delle regole e affronterò il castigo più tremendo.
65N-Quale mia Signora?
SF10-La stessa fine che ha fatto la Badessa, diverrò una Cariatide
65N-Non so cosa sia mia Signora
SF10-Nemmeno io lo so, così mi è stato ordinato, lo sapremo a tempo debito
65N-Ho paura mia Signora, ho paura ma sono eccitata
SF10-Inginocchiati 65N
65N-Si mia signora
SF10-E ora masturbati!
65N-Ma Signora….
SF10-E’ un ordine 65N, allarghi le gambe e ti masturbi
65N-Ma Signora non posso avere orgasmi e ora per me basta poco per godere
SF10-Devi godere, il tuo orgasmo sarà il motivo per cui io e te sapremo perché verrai torturata
65N-Mi vuole denunciare Signora?
SF10-No di certo, sarai tu stessa a metterti in condizioni di violare le Regole per farti condannare alla tortura
65N-Come desidera mia Signora, le appartengo, la mia vita ed il mio corpo le appartengono

65N allarga le gambe e incomincia ad accarezzarsi il clitoride; subito il viso assume un aspetto che chiaramente evidenza il piacere che sta provando, pochi minuti e 65N non riesce a trattenere il rantolo dell’orgasmo

65N-Mia Signora, era da tanto tempo che non provavo un piacere simile
SF10-Bene, affronterai con più convinzione la tortura
65N-In che modo mia Signora?
SF10-Te lo farò sapere Monaca, ora ritorniamo in camerata

65N si rialza ed entrambe vi infilate la tunica, poi uscite dalla Sala del Palco e vi incamminate verso le camerate. Raggiungete le altre, S22 ti domanda:

S22-Ma dove eri finita?
SF10-Nella Sala del Palco con 65N, doveva affrontare del dolore e intanto abbiamo parlato del Rito, fatemi vedere le Monache ritornate dalla radura

Subito le Monache 13L, 15L, 60N, 62N, 63N e 64N si alzano dai loro letti e ti si mettono di fronte

SF10-Denudatevi

Le Monache si tolgono la tunica, 62N e 64N hanno il corpo ricoperto di graffi ed escoriazioni, guardi S14 e la vedi distrutta, le ginocchia livide ed è completamente arrossata, le altre hanno i piedi feriti

S14-Le Monache 62N e 64N non si sono comportate come le altre e sono state trascinate

SF10-Verranno punite, da domani per tre giorni riceveranno 50 colpi di bastone sotto le piante dei piedi e tu S14 hai proprio preso una forte insolazione, hai un eritema diffuso

S14 si abbassa con molta attenzione la tunica e ti mostra lo stato dei suoi seni

S14-Guarda i seni e, soprattutto i miei capezzoli, non riesco quasi a tenere la tunica
SF10-Lo scudiscio sarà terribile, mi piace; lo faremo anche noi, vero ragazze? Bisognerà organizzare un Trattamento della Sete speciale. S14 e S22 vado da S00

S22-Allora hai deciso?
SF10-Si sono curiosa di provare ad essere stuprata e poi me lo merito….

Giorno 2 ore 17:15

Esci dalla camerata e ti dirigi verso lo studio di S00, nell’attraversare il Convento ti rendi conto del lassismo che imperversa, nel chiostro vedi diverse strutture che vengono utilizzate per infliggere dolore, pali con catene dove le Monache vengono legate per essere frustate, cavalletti in legno e diversi altri strumenti. In un lato vedi il palco dove un paio di volte hai assistito alla flagellazione, ancora ti viene in mente quando a N44 sono stati lacerati i genitali e pensi che in quel chiostro ci debbano essere diverse Monache sottoposte a Trattamenti o Torture. Nel frattempo vedi che alcune Monache ed alcune Sacerdotesse che si attardano come se passeggiassero lungo i portici attorno al chiostro, ti convinci sempre di più che il Convento ha bisogno di una revisione del comportamento di tutti; arrivi di fronte allo studio di S00, davanti ci sono due Sacerdotesse che ti fermano e ti chiedono:

S60-Che vuoi da S00?
SF10-Ho bisogno di comunicarle la mia intenzione di essere stuprata
S60-Ora si sta sottoponendo agli esercizi di dolore e non può risponderti, entra, inginocchiati ed aspetta che abbia finito

La Sacerdotessa apre la porta e mentre entri vedi S00 nuda, con le mani incatenate al collare dietro la testa, è in punta di piedi ed è sorretta da una corda legata ad una morsa sulla lingua, di fianco una Vestale, ricoperta da una veste nera con in mano una canna flessibile. Subito ti inginocchi in un angolo, dall’altra parte dello studio una Sacerdotessa controlla che il tutto si svolga senza problemi; la Vestale solleva il braccio e colpisce S00 sui capezzoli, un colpo secco, duro, inflitto con forza; S00 emette solamente un lamento che sembra più un sospiro smorzato e la Sacerdotessa pronuncia il numero del colpo:

S31-Ventitre

Mentre aspetti il colpo successivo osservi bene la scena, il collare che indossa S00 è molto stretto ed ha sulla parte frontale interna due protuberanze ai lati della carotide, in questo modo S00 è costretta a non lasciare andare le braccia per non aumentare il soffocamento che è già abbastanza pesante con il collare stretto in quel modo. Tra i denti le è stato messo un anello che la costringe a tenere la bocca spalancata, mentre la lingua è tenuta in trazione fuori dalla bocca mediante una morsa legata ad una corda; per evitare che la lingua venga tirata troppo S00 è costretta a stare in punta di piedi. La posizione della donna così è molto instabile; oltre ad essere in una condizione di quasi soffocamento, per mantenersi in equilibrio è costretta a non muoversi, tenendo le braccia ben strette ed immobili perché un qualsiasi movimento provocherebbe un soffocamento ulteriore. Il rimanere in punta di piedi consente ad S00 di alleviare la tensione alla lingua, che è già dolorante per la stretta nella morsa, ma di contro la affatica notevolmente, con la conseguenza che, per non perdere l’equilibrio, si abbassa sui talloni provocando però una dolorosa trazione maggiore alla lingua. Le guardi i seni, le vedi i capezzoli lividi, ti aspetti sempre di vedere la Vestale che la colpisce, ma i secondi passano; dopo un po’ ecco che si prepara per il colpo, solleva il braccio, lo sposta lateralmente e con forza le colpisce nuovamente i capezzoli; la Sacerdotessa dice:

S31-Ventiquattro

Un lamento di S00 esce dal profondo della gola, poi più nulla, solo il respiro affannoso e sul viso il segno del dolore e della sofferenza, intanto il tempo scorre lento, la Vestale è in piedi immobile, alla mano sinistra ha la canna, le si vedono solo le mani ed i piedi, il resto del corpo è ricoperto completamente ed indossa una specie di burqua; molti secondi dopo si prepara per colpire S00, che ricade nuovamente sui capezzoli. S00 si inarca sulle gambe, dal dolore si abbassa sui talloni ed abbassandosi la lingua viene tirata verso l’alto; subito la donna si rimette in punta di piedi e la Sacerdotessa intanto ha pronunciato:

S31-Venticinque

Per quanto andrà avanti questa bastonatura dei capezzoli? Il dolore che sta provando ora S00 è terribile, i capezzoli sono una parte molto delicata e colpirli così direttamente provoca un dolore intenso. Non riesci a distogliere lo sguardo da S00, le osservi i seni, sono evidenti le ferite di numerose frustate, osservi bene la mammella e, oltre ai segni di ferite cicatrizzate e recenti, spiccano anche due segni particolari, uno sulla sommità della mammella ed uno laterale, ti domandi cosa possano essere, ma la risposta arriva subito, sono le cicatrici dei chiodi usati su di lei.

S31-Ventisei

Il tempo che trascorre tra un colpo e l’altro è lungo, provi mentalmente a contare: 1… 2… 3… arrivata a 52 vedi la Vestale che alza il braccio e colpisce nuovamente i capezzoli di S00

S31-Ventisette

Ne deduci che le viene inflitto un colpo ogni minuto; quindi, S00 è quasi mezz’ora che viene sottoposta al dolore, attendi con ansia il colpo successivo, poi la bastonata, sempre sui capezzoli, con precisione

S31-Ventotto

Un lamento più intenso evidenzia il limite di resistenza della donna, dagli occhi le scendono delle lacrime di pianto che si mischiano alla bava che le cola dai lati della bocca. Trascorre il minuto, un altro colpo

S31-Ventinove

Anche questo colpo è stato accompagnato da un lamento, S00 barcolla, per mantenersi in equilibrio agita anche le braccia aumentando il soffocamento, si abbassa nuovamente e, mentre la lingua viene estratta ancora di più, S00 si lamenta per il male, allo scadere del minuto la bastonata della Vesta completa l’opera e S00 lancia un urlo di dolore.

S31-Trenta, la bastonatura è terminata

S31 chiama S60 che subito entra, insieme liberano S00 dalla morsa e dal collare, poi la sorreggono e la accompagnano mentre si inginocchia a terra; S00 prende fiato un momento poi ansimando dice:

S00-Aspettate a rinchiudere la Vestale, ne avrò bisogno più tardi

S60-Hai urlato?
S31-Si, gli ultimi due colpi ha urlato e poi si è messa a piangere
S00-Stasera per punizione mi verranno spaccati i capezzoli

Poi si rialza e mentre si dirige verso la sua scrivania le vedi la schiena, indubbiamente i segni del flagello sono inconfondibili, mentre prende la tunica per rivestirsi dice:

S00-Questa è la seconda punizione, la prossima sarà la tortura!
S60-Dovresti calmarti un momento con questi esercizi, sei qui per dirigere e non puoi permetterti di essere rinchiusa
S00-Per questo ci sei tu che puoi sostituirmi, poi gli esercizi di dolore sono una cosa che dovreste fare tutte; alzati SF10 dimmi cosa vuoi?
SF10-Signora ho sentito parlare dello stupro, le chiedo di potermi sottoporre a quella pratica. Ho visto quello che si è imposta di fare, non lo sapevo e ritengo doveroso che tutte noi Sacerdotesse ci sottoponessimo a queste esercitazioni, per il momento però, le chiedo in alternativa di essere stuprata; mi hanno detto che è piuttosto terribile e credo di meritare di soffrire in quel modo
S00-Certamente SF10, è tanto che qui nel Convento non assistiamo allo stupro di una Monaca, solitamente sono le carcerate ad essere stuprate, come mai vuoi essere stuprata?
SF10-Perché spesso mi eccito nel vedere le Monache nude o quando sono sottoposte ai Trattamenti o, peggio, a punizioni; per esempio prima mentre stava affrontando i suoi esercizi, mi sono trovata molto eccitata; quindi, visto che l’eccitazione è di carattere sessuale, credo di dover meritare un castigo specifico e lo stupro, per quello che posso immaginare, mi sembrava adeguato.
S00-Interessante SF10..!! Mi piace quello che dici!! Il tuo atteggiamento è quello giusto, è quello che tutte qui dentro dovremmo avere. Si, lo stupro è adeguato, è molto doloroso ed umiliante, questa sera allora verrai stuprata. Ci sono due modalità, una più leggera, che viene usata con le mestruate in carcere, oppure quella completa, punitiva e devastante
SF10-Che differenza c’è tra i due modi?
S00-La modalità leggera si limita ad una penetrazione violenta con la Nerchia da sfondamento, con la modalità completa la stuprata viene anche picchiata, cosa scegli?
SF10-Merito la modalità completa di sicuro, devo pagare duramente per l’eccitazione che provo; chi assiste allo stupro? Possono assistere le Monache che mi sono state assegnate? Hanno bisogno di capire che la vita del Convento deve essere dura, alcune di loro non hanno ancora compreso che il loro unico scopo della vita è soffrire
S00-A quello stupro assisteranno tutte, farò portare il ceppo nel chiostro; credo che molte non abbiano mai assistito ad uno stupro completo, sarà educativo
SF10-Giusto, il chiostro è il posto ideale, farà portare il ceppo sul palco della flagellazione?
S00-Si
SF10-Quando sono passata prima, mentre stavo venendo qui da lei, sono passata per il chiostro, che desolazione.. ci sono diverse postazioni dove potrebbero essere occupate da qualche Monaca e poi invece di vedere in giro Monache che passeggiano potrebbero girare per assistere al dolore delle loro compagne; mi perdoni lo sfogo Signora
S00-No no, hai ragione, la penso anche io come te; siccome verrai stuprata, stasera dovrai digiunare, voi appendetela per i capezzoli nel chiostro, sollevata solo per farla rimanere in punta di piedi

Giorno 2 ore ore 18:00

Le due Sacerdotesse ti accompagnano fuori dallo studio, ti ordinano di denudarti e di seguirle; immediatamente ubbidisci e le segui fino al chiostro, S60 prende delle morse e te le mette sui capezzoli, poi ti posiziona sotto un traliccio, lega una corda alle morse ed inizia a sollevarti. I capezzoli si allungano verso l’alto, costringendoti a metterti in punta di piedi, poi ti vengono legati i polsi dietro la schiena, S31 si avvicina, ti passa un dito tra le labbtra della vagina e ti dice:

S31-Anche io mi eccito nel vedere le Monache torturate, fammi sentire tu come sei…

Il suo dito dentro di te ti eccita al punto da bagnarti, la Sacerdotessa ritrae la mano mostrandoti il dito umido:

S31-Sei eccitata a quanto si può vedere…

Abbassa nuovamente la mano e ti inserisce ancora il dito, accarezzandoti anche il clitoride con il palese intento di farti godere, ti agiti ed il dolore ai capezzoli aumenta considerevolmente, il respiro si fa più affannoso e sei quasi al culmine di un orgasmo quando S31 ritrae la mano lasciandoti a gocciolare di desiderio

S31-Credevi che ti facessi godere? Te lo scordi, oggi devi solo soffrire

Se ne vanno e ti lasciano sola nel chiostro, l’imbrunire viene rischiarato dalle torce che vengono accese intorno alle colonne, la loro luce tremolante fa da contorno al tuo corpo sofferente ed esposto sul palco; senti suonare la campana che chiama le Monache alla cena. S22 ed S14 si attardano per aspettarti, poi non potendo più attendere, conducono le tue Monache in Refetorio, quando tutte prendono posto S00 dice:

S00-Questa sera assisteremo ad una scena che molte di voi non hanno mai visto, stasera la Sacerdotessa SF10 verrà stuprata di fronte a tutte; dopo cena ci recheremo nelle nostre camerate, ci denuderemo ed indosseremo il rostro, poi ci recheremo tutte nel chiostro dove SF10 ci attende per essere stuprata.

Detto ciò si siede seguita da tutte le altre; le Novizie portano subito la ciottola con la cena, nessuna ha il coraggio di fiatare.

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114-La Rivelazione

Giorno 2 ore 12:30

Man mano che ti avvicini alla radura vedi le Monache che stanno camminando in cerchio sotto la copertura di stuoie; al centro S14 le sta incitando a muoversi. In quella radura lo spiazzo tra le rocce è cosparso di numerosi ciottoli appuntiti e taglienti, l’area è ricoperta da una struttura su cui sono disposte delle stuoie la cui funzione è quella di riparare le Monache dai raggi del sole. In mezzo al deserto il sole non perdona; come ben ti ricordi hai avuto occasione di provare la bruciatura della pelle durante i Trattamenti della Sete; queste Monache, però oggi, hanno il compito di camminare a lungo per ferirsi i piedi e per irritarsi i genitali; le vedi nude con il cilicio stretto tra i genitali che camminano a fatica lungo il percorso. Le osservi, tutte hanno dei segni anche sulle gambe e sulle ginocchia, ti avvicini a S14 e le dici:

SF10-Si vede che faticano a tenersi in equilibrio… hanno tutte i segni delle cadute!!

S14-Si, inciampano spesso

SF10-Allora bisogna spronarle, leghiamo le mani dietro la schiena a tutte e chi cade si fa un giro strisciando a terra

Dieci minuti dopo le Monache riprendono a camminare, a 60N e 15L stanno già incominciando a ferirsi i piedi; poco dopo 62N mette male il piede a terra, inciampa e cade, la osservi e dici:

SF10-Bene 62N è la prima. Un giro strisciando, voi scansatela e continuate a camminare

La Monaca a terra, con estrema difficoltà incomincia a muoversi; non è facile eseguire quello che hai ordinato, deve farsi forza sulle gambe, piegarsi e spingere strisciando il corpo sui sassi. Nel frattempo, le altre Monache continuano a camminare, barcollano sempre di più ad ogni passo, tutte hanno lo sguardo rivolto a 62N, la vedono impacciata e con problemi nell’eseguire gli ordini.

SF10-Forza muoviti

S14-Non credo che ce la faccia a fare tutto il giro, guardala è già in difficoltà ora, come pensi che riesca?

SF10-Hai ragione

ed indicando 13L e 63N dici:

SF10-S14 prendi due corde e leghiamole alla catenella del cilicio di loro due.

S14 ti dà una corda che leghi all’incrocio della catenella che gira intono ai fianchi con quella che passa attraverso le natiche, poi leghi l’altro capo della corda alla caviglia destra di 62N; la stessa cosa fa S14 imitandoti.

SF10-Ora incominciate a trascinarla, forza, due giri!!

Le due Monache sbigottite si incamminano, il trascinamento del corpo della Monaca a terra grava sulle catenelle obbligandole a trainare con i genitali la malcapitata che dal dolore dello sfregamento della pelle sui sassi, incomincia a gridare; lentamente, passo dopo passo le due Monache trascinano 62N; la polvere, la sabbia, si appiccica alla pelle della sventurata, intanto qualche roccia incomincia a graffiare il tronco e i seni. Passano diversi minuti ed il giro non è stato ancora completato, ti vedi costretta a sollecitare le due Monache minacciandole:

SF10-Muovetevi o le prossime due ore le farete inginocchiate sui sassi sotto il sole

Per timore della punizione 13L e 63N cercano di accelerare il passo, provocando così ancora più escoriazioni sul suo corpo. La minaccia ha sortito il suo effetto perché di li a poco il giro viene completato, tu e S14 slegate le corde e fare rialzare 62N, alla vista delle sue condizioni il terrore aleggia sotto le stuoie; tronco, seni, i fianchi e le cosce sono cosparsi di escoriazioni sanguinanti. Soddisfatta la osservi, poi dici alle altre:

SF10-Forza, riprendete a camminare, spero che così starete più attente

Vedi che S14 ti sta osservando, ti avvicini, lei ti dice:

S14-Hai fantasia però..!

SF10-Sai, mi piacerebbe che questo Convento diventasse un vero e proprio Inferno, vedo molto lassismo in tante Monache e Sacerdotesse

S14-Il Carcere è un inferno, ci sono stata a prestare servizio e ti garantisco che è un vero inferno, in quel luogo la sofferenza è decisamente impressionante; ci vuole coraggio ad essere come te

SF10-Se abbiamo scelto di essere rinchiuse in questo Convento è perché dobbiamo avere la forza di affrontare il nostro destino

S14-Non tutte l’hanno scelto di propria spontanea volontà

SF10-si, lo so, è vero, ma ormai siamo qui dentro ed il nostro compito è chiaro. Fammi vedere i capezzoli, il rattan deve essere stato tremendo

S14 si abbassa la tunica mostrando le escoriazioni delle vergate del rattan, ti guarda e ti dice:

S14-Aiutami ad essere come te!!

SF10-Ci provo ma molto dipende da te stessa, sei tu che devi andare alla ricerca del dolore, che devi trovare ogni modo per ricercare il sistema più crudele e sottile per sottoporti alla sofferenza; ad esempio, io stasera ho fatto in modo di dover subire lo stupro

S14-Ma è terribile lo stupro, ti irrita la vagina e la gola

SF10-Me l’hanno accennato, per questo voglio sottopormi a quella pratica; vedi, invece di pensare che lo stupro è terribile e che ti irrita, dovresti cercare qualche cosa per te stessa da subire

S14 si ferma un attimo a pensare, poi dice:

S14-Hai ragione. 63N e 64N raccogliete dei ciottoli e seguitemi

Giorno 2 ore 14:00

Subito le due Monache ubbidiscono, ciascuna di loro prende in mano quanti più ciottoli riesce poi entrambe la seguono mentre si dirige fuori dalla copertura delle stuoie, fermandosi nel mezzo della radura sotto il sole

S14-Mettete i ciottoli qui in terra e ritornate a camminare

Vedi S14 che si denuda, ripone a terra di fianco a sé la sua tunica, si inginocchia sui ciottoli con i seni rivolti verso il sole; ti avvicini e le dici:

SF10-Ottima idea, brava

S14-Mi verrà un eritema di sicuro, sarà più dolorosa la frusta

SF10-Si, ma non stasera, il bruciore non sarà ancora ben esteso, domani mattina avrà più effetto. Ora devo ritornare dentro, voglio sottoporre qualche Monaca ad un Trattamento intensivo, bisogna che qualcuna venga mandata alla tortura e rinchiusa in cella

Intanto il dolore al basso ventre sta aumentando in modo considerevole, la vagina e l’utero sottoposti ai colpi della Nerchia si sono infiammati; è un dolore sordo che ti avvolge completamente e che cresce lentamente fino a prendere il posto di ogni pensiero. Realizzi che in questa situazione il livello di sopportazione del dolore si abbassa molto rendendo la Monaca fragile nei confronti della Regola aurea del Convento; un Trattamento o, peggio, il Rito del Cavalletto o della Fustigazione sui Genitali, sarebbe decisamente messo in crisi rendendo facile alla Monaca la violazione delle Regola; quindi può essere un buon sistema per soddisfare gli ordini di S00; ti riproponi di pensarci meglio. Sei sulla strada di rientro nel Convento, il sole alto nel cielo picchia terribilmente, ti volti e in lontananza vedi S14 inginocchiata, vorresti essere lì con lei a sentire i raggi che ti cuociono la pelle, così da amplificare il dolore delle frustate. Si, ti piace essere frustata, adori il momento in cui il cuoio ti morde la carne e ti fa soffrire le pene dell’inferno e ti piace anche vedere come la frusta si abbatte sulla pelle delle altre Monache; ora hai davanti un intero pomeriggio, le Monache ti stanno attendendo in camerata e sono pronte per i loro Trattamenti. L’obiettivo che hai davanti è quello di sottoporle ad una serie intensiva di Trattamenti, con lo scopo di debilitarle, farle urlare e piangere, così da metterle in condizioni di essere punite; S00 è stata chiara, è necessario infliggere dei supplizi, bisogna che qualche Monaca venga rinchiusa in Carcere; ti attira l’idea del Carcere, ti eccita l’idea di essere rinchiusa in una struttura e sottoposta a privazioni e torture quotidiane, ti eccita l’idea delle punizioni estreme. Intanto sei arrivata al portone del Convento, la Sacerdotessa Guardiana ti fa entrare e ti dirigi verso le camerate, raggiungi la tua e, non appena entri, vedi le Monache sedute sui loro letti, stanno visivamente soffrendo, tre di loro, 12R, 17R e 16L sono piegate in due dal dolore, mentre S22 è inginocchiata in silenzio

Giorno 2 ore 15:00

SF10-Vedo che la penetrazione è stata dura, è quindi una buona occasione per voi per dimostrare la vostra tempra; ora ci recheremo in una sala di trattamenti e ciascuna riceverà trenta scudisciate sulla schiena; voglio vedervi soffrire senza lacrime e senza lamentarvi

Ti guardano tutte con stupore misto a odio, anche 65N, ha ancora gli occhi lucidi di lacrime; la osservi, sia lei che 16L quella mattina sono state frustate a sangue, hanno la schiena ricoperta di ferite e 65N ha i capezzoli feriti dal rattan; S22 si alza e zoppicando si avvicina dicendoti:

S22-Non credo siano in grado di sopportare altro dolore, è meglio calmarsi un po’ e lasciare che si riprendano; non so tu ma io faccio fatica a stare in piedi, la Nerchia mi ha decisamente conciata male

SF10-Si, forse hai ragione, anche io sento un male tremendo

S22-Questa mattina ho proposto di essere stuprate, ma credo che non sarà il caso

SF10-Non lo so, il nostro Ruolo richiede la sofferenza più completa possibile, poi sono curiosa di subire questo stupro, tu se vuoi non farti stuprare, io si

S22-Meglio di no, ma se tu hai deciso devi andare da S00 e chiederlo, dovrà organizzarsi con le altre Sacerdotesse

SF10-Si, adesso ci vado; tu vai a prendere le altre Monache che sono fuori alla radura, poi che si riprendano bene tutte quante, le voglio in forma per domani

S22 esce, intanto tu osservi le tue Monache, sono distrutte, sarebbe facile ora sottoporle a qualche Trattamento per poi farle cadere in errore e punirle, ti frena il concetto che così non soffrirebbero come si deve, a te interessa che la sofferenza delle Monache sia integrale, le Monache devono opporre resistenza alla sofferenza, devono fare di tutto per accettare su di se la sofferenza, subirla e resistere; ora si lascerebbero andare al loro destino e non ti darebbero soddisfazione; magari potresti dar seguito agli ordini di S00 che desidera più supplizi, ma il tuo sadismo è così profondo che non proveresti un vero appagamento. Osservi 65N, è seduta sul bordo del suo letto, le vedi la tunica insanguinata, davanti i segni delle ferite sui capezzoli e dietro quelli delle frustate ricevute; ti avvicini, lei non se ne rende conto subito, le metti una mano sulla spalla e, lei trassale e si alza di scatto, le dici:

SF10-Come ti senti?
65N-Bene mia Signora
SF10-Non ci credo, fammi vedere i capezzoli

65N si abbassa la tunica scoprendo così il suo seno minuto, i capezzoli sono ricoperti di ragadi, i colpi del rattan sono stati tremendi, senti un fremere dentro di te, le metti una mano sotto la mammella e la sollevi dicendole:

SF10-E’ eccitante vederti con i capezzoli spaccati, sai?
65N-Si mia signora, e fanno male, molto, ma è giusto così

Giorno 2 ore 15:30

Il tuo sguardo è come magicamente attratto da quelle ferite, ti riprendi un attimo, la fai voltare e le guardi la schiena, è ricoperta di segni, qualche ferita sta ancora sanguinando, hai un’idea, sai già in partenza che è un’idea malsana, ma ti rivolgi alle altre Monache dicendo:

SF10-Avvisate S22 ed S14 che io e 65N siamo nella Sala del Palco. Tu seguimi!!

65N si rimette a posto la tunica e, mettendo le braccia dietro la schiena si prepara a seguirti; le vedi in volto il terrore di quello che le si prospetta, ha visto nei tuoi occhi quella luce sadica che già altre volte ha avuto occasione di vedere e che non ha portato nulla di buono. Ti batte il cuore, sai che quello che hai in mente non è una cosa da fare, ma il desiderio è molto forte, pochi minuti dopo entrate nella Sala del Palco, dove le Monache vengono frustate sui genitali. Ti avvicini a 65N, le accarezzi il viso, le leggi negli occhi la paura e vedi che sta tremando:

SF10-Perchè tremi?
65N-Mia Signora ho paura del dolore che sta per infliggermi, non credo che sarò in grado di resistere e non urlare

Avvicini le tue labbra alle sue e le dai un bacio

SF10-Non voglio frustarti, voglio che mi faccia godere

La sorpresa di 65N è tale che quasi si mette a piangere:

65N-Ma Signora non è permesso!
SF10-Lo so tesoro mio, ma è da molto tempo che ho voglia di godere di te, stasera verrò stuprata e credo che per un bel pezzo il dolore agli organi genitali sarà tale da non consentirmi alcun piacere. Ho voglia di godere e voglio che si tua a farlo
65N-Ne sarei orgogliosa mia Signora

Lentamente fai scendere a terra la sua tunica poi tu stessa ti metti nuda

SF10-Inginocchiati

65N subito ubbidisce, non hai bisogno di dirle altro che subito avvicina la tua bocca al tuo ventre, con le mani ti separa le labbra scoprendoti il clitoride, subito senti la sua bocca che inizia a darti piacere. Molto tempo è passato da che il tuo sesso provasse piacere in questo modo, spesso sei eccitata nell’osservare il dolore delle altre, ma mai questa eccitazione è arrivata al culmine; ora hai deciso che è giunto il momento di provare un po’ di piacere con qualche profondo orgasmo. Sai che è una cosa pericolosamente sbagliata, non tanto per il timore per essere scoperta, quanto per il pericolo di non poterne più fare a meno e rischiare di diventare come la Badessa; la lingua di 65N si muove freneticamente, le afferri la testa con le mani e la spingi verso di te, il desiderio diventa sempre più forte, la afferri per i capelli e le sposti indietro la testa osservandola negli occhi.

65N-Mia Signora vuole vedere il dolore nei miei occhi?

SF10-Si

65N si alza, su un tavolo ci sono le morse che vengono messe sui capezzoli, le prende e le indossa, poi le afferra e inizia a tenderle, dicendole:

65N-Si ricorda quando ci ha fatto strappare le morse dai capezzoli per più volte?

Così dicendo, con un colpo secco se le strappa, dal dolore perde l’equilibrio e cade sulle ginocchia, barcollando si rimette le morse pronta a strapparle nuovamente, ti guarda negli occhi e poi se le strappa con un rantolo; le ferite si riaprono incominciando a sanguinare nuovamente. Impossibile trattenere le lacrime, ma a te questo ora non interessa, ora vuoi godere del suo dolore, ti sdrai sul palco della fustigazione, sollevi le ginocchia e divarichi le gambe, 65N si avvicina, si rimette le morse poi inizia a leccarti ed a penetrarti con vigore. Passano pochi secondi ed esplodi in un lungo orgasmo, 65N non toglie la sua bocca dal tuo ventre e continua a leccarti a fondo, poi, mentre ti separa le labbra con una mano, con l’altra incomincia a penetrarti. L’inserimento di due dita nella tua vagina ti provoca dolore, istintivamente contrai i muscoli e 65N impaurita estrae subito le dita:

65N-Mi scusi Signora non lo sapevo, mi perdoni!
SF10-Non preoccuparti, non potevi immaginarlo; non importa, continua a penetrarmi, mi piace..

65N riprende, cercando di essere più delicata possibile; lentamente fa scivolare le sue dita nella tua vagina, il dolore di quella penetrazione ti eccita da morire, mentre ti penetra 65N si avvicina con la sua bocca per avvolgerti il clitoride con le sue labbra. Chiudi gli occhi, ti lasci andare e dopo una decina di minuti un altro orgasmo ti attraversa il ventre fino alla testa. Hai il respiro affannoso, 65N ha sollevato la testa e ti sta osservando, le vedi la bocca madida dei tuoi umori di piacere, ti rialzi, le prendi una mano e te la avvicini, il volto è una smorfia di dolore, i suoi capezzoli, ancora stretti tra le morse, stanno sanguinando; delicatamente apri le morse e la liberi da quel dolore, poi le dici:

SF10-Ora sdraiati tu, ho desiderio di sentirti godere nella mia bocca

65N ti osserva per qualche attimo, poi risponde:

65N-Mia Signora sono lusingata per quello che mi dice, ma il mio dovere di Monaca è quello di soffrire e basta. Non ho diritto a provare piacere o ad avere orgasmi; i miei genitali meritano la frusta o il cavalletto, la mia vagina, merita la nerchia, non la sua lingua ed il piacere.
SF10-Hai ragione
65N-Signora posso parlare della questione? Non vorrei mancarle di rispetto!
SF10-Certo tesoro, puoi dire quello che vuoi, qui, ora, tra noi, le cose vanno in un modo un po’ diverso, non credi?
65N-Non voglio criticarla o metterla in discussione, lei è un Sacerdotessa e una donna particolare, non mi permetterei mai, però mi incuriosisce il fatto che abbia voluto portarmi qui per fare sesso e per farla godere; mi sarei aspettata un rigore particolare
SF10-E’ da quando ti ho vista che mi ecciti, la tua sofferenza, il tuo corpo, le tue ferite, mi eccitano fino al midollo; ora che ho qualche libertà di movimento posso approfittare
65N-Ma la Regola del Convento?
SF10-Hai perfettamente ragione, ho violato una regola fondamentale ed importante e per questo pagherò e anche molto duramente, ma non subito, non come dovrei almeno, ho un compito importante da svolgere. Tu hai fatto bene a rifiutare l’orgasmo, sei una perfetta Monaca, voglio che anche tutte le altre diventino come te
65N-La ringrazio mia Signora, anche io sono molto attratta da lei, l’ammiro per la forza che ha
SF10-65N voglio vederti crocifissa e flagellata, voglio essere io a inchiodarti e flagellarti, voglio venire con te in Carcere
65N-Lo voglio anche io mia Signora, mi dica cosa debbo fare
SF10-Un passo alla volta, abbiamo diverse tappe da percorrere e dobbiamo farlo bene; prima del Carcere dovrai subire la tortura, dovrai essere rinchiusa nella Cella di Punizione, ti dovrai preparare al Carcere
65N-Sono pronta a tutto mia Signora
SF10-A tutto? Sei sicura?
65N-Si mia Signora, a tutto!
SF10-Sai mantenere un segreto?
65N-Si mia Signora, a costo della vita!
SF10-Quando sarò Badessa sarai la mia Vestale personale

65N ti guarda con gli occhi sbarrati, poi si sente mancare le forze e sviene

 

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113-La penetrazione della Nerchia

Giorno 2 ore 9:00

S60 esce dalla camerata e tutte le altre Monache la seguono impaurite dalle tue parole, dietro l’ultima Monaca esce S22 e tu per ultima. Il percorso che va dalle camerate alla Sala delle Penetrazioni passa attraverso tutto il Convento, infatti la Sala si trova nel punto più remoto, questo poichè chi si dirige verso quella zona è costretto a sfilare davanti a tutti. A quell’ora molte Monache, Novizie e Sacerdotesse sono in giro per il Convento e tutte si soffermano ad osservare quel gruppo di Monache completamente nude che si dirige verso la zona dove la Sofferenza si fa seria. Arrivate in fondo al chiostro, dopo aver percorso una notevole distanza, S60 si ferma ed apre il portone di una sala; una alla volta entrate tutte, dentro è molto buio nonostante sia giorno, S60 accende delle torce per illuminare la sala; ti ci vuole un po’ per abituarti all’oscurità, ma dopo poco incominci a distinguere chiaramente i cubi che fanno da piedestallo alle nerchie. Subito riaffiora alla mente i momenti in cui sei quasi impazzita dal dolore durante il Rito alla Rocca, subito osservi il volto di 65N, anche lei ha dei ricordi terribili di quando anche lei è stata alla Rocca per la deflorazione ed il passaggio da Novizia a Monaca, ti avvicini a lei e le dici:

SF10-Ricordi quel giorno? Già da allora non vedevo l’ora di averti qui dentro come dico io, oggi ci divertiremo affrontando il nostro dolore

S60-Vi spiego quello che troverete qui dentro. Questa sala è denominata Sala della Penetrazione perchè qui le Monache subiscono il Trattamento o la Punizione o la Tortura della Penetrazione; lo scopo del Trattamento della Penetrazione è quello di provocare alcune tipologie di dolore all’apparato genitale mediante l’introduzione nella vagina di un grosso fallo chiamato Nerchia. La prima tipologia di dolore sarà causata dalla dilatazione dell’orifizio e delle pareti vaginali, la si ottiene mediante l’inserimento di una Nerchia di grosse dimensioni; la seconda tipologia, quella più dolorosa, oltre ad un diametro di grosse dimensioni, la lunghezza della Nerchia è tale da raggiungere la cervice. L’introduzione può avvenire in diversi modi, quello più classico è quello in cui la Nerchia viene innestata su quei cubi, poi voi vi posizionerete sopra il cubo a gambe divaricate ed inizierete a farvi penetrare la Nerchia; man mano che vi abbasserete la Nerchia vi dilaterà le labbra provocandovi un forte dolore; arriverete ad un certo punto in cui le ginocchia non vi reggeranno più costringendovi a scivolare fino in fondo, la parte finale della Nerchia ha una dimensione tale da essere al limite della lacerazione. Nel caso in cui venga usata la Nerchia lunga, la penetrazione provocherà anche una forte pressione sulla cervice aumentando considerevolmente il dolore. Quello che vedete in quell’angolo è un tipo particolare, ha un palo verticale su cui è già innestata una Nerchia, così come anche sul cubo; quella postazione è fatta in modo che azionando un interruttore, una pompa provvederà a far uscire dalle nerchie un fiotto di un liquido irritante; la Nerchia sul palo verrà infilata in gola e la Monaca dovrà provvedere alla sua suzione, simulando così un rapporto orale. Quando la Sacerdotessa deciderà di premere il pulsante il liquido irritante eiaculerà dalle nerchie riempiendo la bocca, la gola, la vagina e l’utero della Monaca che ingoierà il liquido così da provocare un’irritazione in gola e nello stomaco. Un’altra modalità è quella dello stupro, la Monaca viene fatta sdraiare su un asse a gambe divaricate, la testa le verrà reclinata all’indietro oltre al bordo dell’asse e la bocca le verrà mantenuta aperta mediate un anello posto tra i denti; due Sacerdotesse, si occuperanno di utilizzare due nerchie innestate su due pali per penetrare ripetutamente con forza, gola e vagina della Monaca. Ora vi lascio alla vostra giornata, SF10 se hai bisogno chiama pure

SF10-Grazie S60

La Sacerdotessa esce dalla sala, le Monache sono terrorizzate, ti rivolgi a 11R, 12R e 15R:

SF10-Voi avete già subito altre volte la Penetrazione?

11R-Signora, io e 12R l’abbiamo subita una volta soltanto, tanto tempo fa, allora non c’era ancora quella macchina infernale che spruzza il liquido irritante; però abbiamo visto una che l’ha subito e quello che ha raccontato non è stato piacevole

SF10-Ah guarda, sia io che 65N l’abbiamo subita alla Rocca, siamo impazzite dal dolore; tu 15R?

15R-Io sono stata stuprata tre volte; oltre ad essere doloroso si vomita, la Nerchia che ti arriva fino in gola con violenza ti provoca dei forti conati di vomito

SF10-Bene incominceremo con la penetrazione semplice, ma prima però ci occuperemo di te 17R; ovviamente non hai mai subito nulla di simile, vero? Da brava mettiti qui in mezzo a noi, raccontaci per bene cosa ti è stato fatto!!

Impaurita 17R si fa avanti tra le altre Monache, la osservi bene, ti piace in modo particolare, è scura di carnagione ed è un po’ in carne, il suo seno è una terza misura, si adatta bene ad essere legato; non vedi l’ora di vedere l’effetto delle torture sulla sua pelle; la fai girare in modo da osservarle i segni delle frustate:

SF10-Girati 17R, voglio vedere bene i segni delle frustate sulla schiena

17R si volta mostrandoti la schiena, ovviamente i segni delle escoriazioni sono mascherati e si notano bene solo le ferite, la fai girare nuovamente e la tua attenzione si rivolge al suo seno

SF10-Ora incominceremo con i tuoi seni, verrai sollevata per le mammelle, rimarrai così ad assistere alla Penetrazione delle Monache tue compagne. Ti ricordo che non dovrai ne piangere ne lamentarti, non potrai parlare se non espressamente interrogata; a mezzogiorno verrai abbassata e potrai provare anche tu la Penetrazione

Fai un cenno a S22 e subito la Sacerdotessa prende due corde e lega le mammelle di 17R, poi la conduce sotto un argano, le fissa il gancio alle corde e, dopo averle legato le mani dietro la schiena, aziona l’argano e la solleva da terra. 17R cerca di non urlare e di non lamentarsi, la pressione alle ghiandole mammarie si fa pesante ed il dolore incomincia a farsi sentire, il suo respiro si fa pesante e dentro di te pensi che di li a breve la Monaca trasgredirà la Regola del silenzio. Intanto arriva il momento di incominciare il Trattamento della Penetrazione alle sue Monache; prende uno dei cubi e lo trascina nel mezzo della sala, poi dice:

SF10-Avanti chi vuole essere la prima?

S22 si intromette e dice:

S22-Incominciamo con la Nerchia di dilatazione o passiamo subito alla Nerchia di sfondamento?

SF10-No no, facciamole iniziare con quella di dilatazione, poi se qualcuna urlerà o piangerà, per punizione giacerà anche su quella di sfondamento

12R si fa avanti e dice:

12R-Incominci con me Signora

SF10-Molto bene, S22 prendi la prima Nerchia

S22 apre un armadio e dentro sono esposte tutte le nerchie, alcune sono più corte rispetto alle altre; S22 ne prende una, chiama vicino le Monache vicino ed inizia a descriverla mostrandola a tutte.

SF22-Ecco, questa è la Nerchia di dilatazione, è lunga 20 centimetri, la parte alta ha un diametro di 5 centimetri e si allarga, nel fondo, a 15. E’ in legno ed è rigida, è fatta così perchè deve fare male; è importante che venga inserita lentamente, così il dolore che provoca sarà limitato ed alla fine avrete solamente i genitali irritati. Se invece, come viene fatto durante lo stupro, viene inserita ed estratta rapidamente, oltre a provocare una dolorosissima infiammazione, si creano delle lacerazioni alle piccole e grandi labbra. La Nerchia di sfondamento, invece, è lunga 30 centimetri, la sua completa introduzione fino alla cervice, provoca intensi dolori all’utero; in Carcere viene usata come tortura stuprando la Monaca durante il suo periodo mestruale

S22 innesta la Nerchia su un cubo poi prende un tubetto di pomata lubrificante e ne cosparge il legno, osservandoti legge il dubbio nei tuoi occhi:

S22-E’ un lubrificante, faciliterà le ripetute introduzioni ed estrazioni limitando un po’ l’infiammazione. Ovviamente in Carcere la Nerchia non viene lubrificata.

Poi invita 12R a procedere; la Monaca è consapevole del dolore che proverà di li a poco, si posiziona a gambe divaricate sopra la Nerchia, incomincia ad abbassarsi fino a sentirne la sommità tra le sue labbra, poi inizia la penetrazione; 12R oscilla di lato per favorire l’apertura delle labbra e quando l’orifizio vaginale si presenta libero, incomincia a spingere il ventre verso il basso. Il legno forza le pareti vaginali scivolando lentamente all’interno della cavità. La Monaca cerca di eseguire la penetrazione il più lentamente possibile, ma così facendo i muscoli delle cosce si sottopongono ad un certo sforzo; più si abbassa, più lo sforzo si fa duro e l’equilibrio si rende più instabile; la dilatazione delle labbra e delle pareti vaginali provoca delle fitte al basso ventre. Il volto di 12R si carica di smorfie di dolore, non è consentito piangere o urlare, lo sforzo che fa per resistere è inconfondibile; lentamente, millimetro dopo millimetro, il legno della Nerchia entra sempre di più. Guardi S22 e le dici:

SF10-Incominciamo a preparare anche le altre Nerchie, è importante che soffriamo tutte insieme, le mettiamo in cerchio e ci penetriamo. Faremo una decina di penetrazioni

S22-Dieci penetrazioni sono tante, potremmo finire con la vagina seriamente infiammata

SF10-Allora bisogna che qualcuna di noi provi la Nerchia di Sfondamento

65N-Io Signora, me la infligga a me

SF10-No mia cara, entro la fine della settimana intendo sottoporti alla prova della Fustigazione sui Genitali e se la fallirai dovrai essere rinchiusa in Cella di Rigore e torturata, quindi è meglio che ti risparmi. 16L che ne dici di essere tu?

16L-Va bene Signora

SF10-Molto bene, forza S22, prepariamo i ceppi. Vi avviso, a nessuna è consentito piangere o urlare, solamente 16L è autorizzata in quanto lei verrà penetrata fino all’utero

S22 prende una Nerchia di Sfondamento e la installa su un cubo, poi lo posiziona di fianco agli altri posizionati in cerchio, anche tu prendi dall’armadio un’altra Nerchia e la avviti su un altro cubo, poi ti fermi un attimo a pensare, poi dici ad S22:

SF10-S22, che ne dici se facciamo compagnia a 16L? Anche per noi quella di Sfondamento!!

S22-Mi sembra giusto SF10 e per 17R? la tiriamo giù?

SF10-NO, lei rimane appesa per i seni, quando noi tutte avremo finito allora assisteremo alla sua penetrazione, però la sua sarà quella ad eiaculazione

S22-Buona idea

Giorno 2 ore 10.00

Prendi dall’armadio la tua Nerchia, è decisamente impressionante, tremi all’idea di venire sfondata da quello strumento; quando l’hai sistemata ti prepari in attesa che anche S22 sia pronta; le altre sono già pronte, poi dai il via iniziando il tuo Trattamento della Penetrazione. Pieghi le gambe verso l’esterno così da abbassarti ed iniziare ad aprirti, senti la sommità del legno della Nerchia che sfiora, incominci a muovere il bacino in modo che il legno possa insinuarsi tra le labbra, lo senti grosso, prepotente, poi quando ritieni che sia centrato sull’orifizio incominci a premere il ventre su quel legno. Lo sforzo della carne che inizia ad aprirsi ti fa diventare più cauta, spingi un poco e la sommità ti apre ed inizia ad entrare dentro di te; quel legno si fa spazio nella tua vagina, man mano il corpo scivola verso il basso, la dilatazione aumenta, è importante abbassarsi lentamente, far si che la Nerchia ti penetri lentamente in modo che la carne delle labbra e i muscoli della vagina possano adattarsi alle dimensioni. Però man mano che ti abbassi l’equilibrio si fa instabile, le cosce interne devono lavorare molto per sostenerti; sai che devi andare fino in fondo e sai che dovrai farlo meglio di tutte le altre. Osservi ciascuna di loro, 12R ha già terminato la prima penetrazione, le vedi il dolore in faccia, il suo ventre è a contatto con il cubo, ciò significa che la Nerchia è dentro di lei a fondo; poi osservi 65N, il dolore sul suo viso ti consola e ti eccita, certo che l’idea di vederla stuprata ti eccita ancora di più, ma in programma per lei ci sono le frustate sui genitali e quelle hanno la priorità. Osservi 16L ed S22 entrambe con la Nerchia da 40 centimetri pronta a sfondarle; ti soffermi su 16L, la vedi barcollare, è debole, dopo il Trattamento che ha subito e la fustigazione a sangue sulla schiena, il suo fisico è provato, ma tu vuoi che urli o pianga, è necessario che si metta in condizioni di essere richiusa in Cella di Rigore prima ed in Carcere dopo; ti piace 16L, ti piace il suo essere; non è una giovane donna come può esserlo 65N, però ti eccita l’idea che il suo corpo venga devastato dalle torture. Anche 12R e 11R ti eccitano all’idea che vengano rinchiuse in Carcere, non vedi l’ora di vederle inchiodate e flagellate, ma ora stanno affrontando la penetrazione con impegno e rigore. Ancora un po’ di più verso il basso e la Nerchia sale dentro di te, la senti che ti dilata le labbra, ti dilata la vagina spingendo sulle pareti interne; fa male la Nerchia e questa da 40 fa male ancora di più; lentamente ti abbassi ancora, piano, sempre lentamente, hai paura che a lasciarti andare il colpo sulla cervice sia tremendo. La tua paura non è quella di sentire il male allucinante del colpo della Nerchia sulla cervice, la tua paura è che in quel caso non potresti più venire penetrata per le 10 volte stabilite e invece tu le vuoi subire tutte quelle 10 penetrazioni. ad un certo punto senti che il legno ha raggiunto la sommità della vagina, la punta della Nerchia è arrivata al contatto con la cervice, ma ancora la Nerchia non è completamente inserita, ti fermi un attimo ed osservi le altre:

SF10-Ho raggiunto la cervice, ma come sapete la Nerchia deve essere introdotta fino in fondo

Ti lasci andare, il peso del corpo grava tutto sulla cervice e l’utero si comprime dolorosamente; dall’interno senti esplodere il dolore, è arrivato all’improvviso e così intenso che non ti ha risparmiato un lamento e mentre giaci penetrata osservi tra le lacrime le altre; 16L sta piangendo, anche lei ha la Nerchia di sfondamento completamente inserita, mentre attendi che S22 sia penetrata anche lei osservi le altre, sono tutte penetrate, dal loro volto risulta palese la sofferenza che stanno subendo.

SF10-Forza S22, fino in fondo, ora!!

S22 si lascia andare ed anche lei lancia un urlo di dolore; incominci allora a risollevarti, un po meno lentamente, ma sempre con attenzione, il legno della Nerchia sfrega sulle pareti della vagina, le labbra e le carni dilatate si irritano allo scorrere dello strumento. Ora la Nerchia è fuori, pronta per riprendere il suo compito, tremi, ti rimetti in cima al legno e subito riinizia la lenta penetrazione; tutte le Monache procedono allo stesso tuo modo, fuori la Nerchia e subito si riparte; la tua mente lavora per cercare ogni occasione di dolore e mortificazione e questa ne è un buon esempio; la Monaca deve scopare con dolore, deve essere penetrata non per il suo piacere, ma per la sua umiliazione ed ora stai dando una buona occasione all’umiliazione tua e quella delle altre Monache. In quella sala, su quei cubi, le Nerchie come Dei crudeli entrano nel vostro intimo e scatenano la sofferenza donandovi il motivo per cui dovete vivere; sui volti di ciascuna traspare la durezza di quel Trattamento e come una danza terribile il vostro corpo si fa violare ripetutamente ed il legno entra ed esce lasciando tracce dolorose ad ogni suo passaggio. Per voi, penetrate dalla Nerchia di sfondamento, il dolore si fa più sordo, l’utero violato più volte dai colpi dello strumento si sconquassa; ad ogni penetrazione, non appena l’utero viene colpito, trattenere un urlo e le lacrime è praticamente impossibile, ma la Regola impone niente urla e niente lacrime, quindi ora vi aspettano ulteriori sofferenze. Trascorre un’ora e tutte le Monache sono sfinite, nonostante le ultime penetrazioni abbiano inevitabilmente provocato delle lacerazioni agli organi genitali, quasi tutte le Monache sono riuscite a trattenersi, 16L ha urlato ad ogni penetrazione e 17R si è lamentata in continuazione. Nonostante siano giustificabili le due Monache meritano di essere punite, ma anche tu ed S22 avete urlato e noi non siete semplici Monache, ma Sacerdotesse, lo sai e sai anche ciò che significa per voi; fai un cenno ad S22 ed insieme a lei abbassate 17R, poi avvicini due cubi con le Nerchie da sfondamento e dici:

SF10-16L e 17R, avete urlato durante il trattamento, verrete punite. 16L, in considerazione del fatto che, al contrario delle altre, hai subito la penetrazione con la Nerchia di sfondamento, questa punizione non verrà presa in considerazione nel totale delle punizioni; per te 17R, invece si; verrete entrambe penetrate con la Nerchia di sfondamento e vi verranno bastonati i seni. S22 invece noi meritiamo qualcosa di più duro, vero?

S22-Si, certo SF10, che ne dici di essere stuprate, saremmo in tema con il Trattamento odierno e poi così siamo d’esempio alle tue Monache?

SF10-Si, sono d’accordo; non sono mai stata stuprata, sarà interessante scoprirlo sulla mia pelle. Ora procediamo con la punizione delle due Monache

Giorno 2 ore 11:00

Prendi una corda e leghi i seni di 16L, poi ad entrambe vengono incatenati i polsi all’anello posteriore del collare; rivolgendoti alle altre Monache le fai inginocchiare:

SF10-Ora voi assisterete alla punizione in ginocchio; 16L e 17R, salite sulla Nerchia di sfondamento, non vi è concesso di penetrarvi lentamente

Entrambe con le mani incatenate sono impacciate nell’eseguire gli ordini, barcollando alla fine riescono a posizionarsi con le labbra sopra la punta della Nerchia; S22 ordina:

S22-Forza, penetratevi!!

Ci provano, ma è più forte di loro, non è facile imporsi di far entrare quella Nerchia nei genitali, inoltre 17R non ha nemmeno avuto occasione di provare e quindi è completamente incapace di farlo. S22 le ferma e dice:

S22-Sarà necessario dar loro un aiuto

e rivolgendosi a 65N e 15R

S22-Mettetevi dietro le due Monache

Poi prende delle corde e lega un capo alle cavigliere, poi consegna l’altro capo a 65N e 15R dicendo:

S22-Quando ve lo dico, tirate le corde con tutta la forza che avete

Subito tutte realizzano il senso di quella manovra, vedi il terrore negli occhi delle due Monache; S22 ritorna di fianco a te, in modo da mettersi davanti ed osservare, poi dice:

S22-Ora conto fino a dieci, poi darò l’ordine di tirare le corde; vi consiglio di darvi da fare e penetrarvi il più possibile

S22 inizia il conteggio, 16L e 17R si affrettano a farsi penetrare con la speranza di riuscire prima del termine del conteggio, ma è tutto inutile, al termine del conteggio S22 da un cenno alle due Monache che subito tirano le corde; le gambe delle due Monache vengono retratte immediatamente facendo perdere loro l’equilibrio; in pochi secondi il peso del corpo fa si che la Nerchia scivoli senza interruzioni all’interno della vagina, arrestandosi quando la sommità della Nerchia colpisce con forza la cervice. Le urla delle due Monache sono inevitabili, l’orrore si disegna sui volti delle Monache.

SF10-Ora rimarrete 30 minuti impalate sulla Nerchia, poi riceverete 30 bastonate sui seni; imparate a godervi il dolore perchè questo è il vostro futuro

Giorno 2 ore 11:30

Mezz’ora dopo le due Monache sono sfinite dal male e per loro deve ancora iniziare la parte delle bastonate sui seni; prendi due morsi di legno, ne dai uno a S22 e entrambe lo mettete tra i denti di 16L e 17R, poi prendete i bastoni e vi preparate a colpire le due donne. La prima bastonata è quella più difficile, bisogna dosare la forza e colpire nel modo corretto; hai scelto di incominciare con 17R, vuoi vedere sobbalzare le sue mammelle sotto i tuoi colpi; le urla delle due donne colpite sono tremende, ogni bastonata infligge un profondo dolore sordo; alla quindicesima bastonata ti fermi ed indichi a S22 che vuoi cambiare di posto, ora vuoi godere delle urla di 16L. Incominci a colpirla sulla parte alta del seno per poi spostarti verso i capezzoli; ogni bastonata affonda nelle carni, comprimendole e facendole sobbalzare; 16L urla ad ogni colpo, la osservi in volto, ti piace vederla piangere, la bava le cola dai lati della bocca e gocciola sui lividi delle mammelle, poi arriva la trentesima bastonata, l’ultima, la più tremenda, quella che fa rantolare le Monache. Vengono lasciate entrambe alcuni minuti per consentire al dolore di espandersi bene, le altre Monache osservano ammutolite e, pur conoscendo bene quel tipo di punizione, sono rimaste attonite ad osservare; 65N è l’unica che ancora non ha percepito bene la durezza della bastonatura, ha solamente subito le vergate con rattan sui capezzoli, ma ancora deve provare il dolore sordo del bastone. Smetti di pensare a lei e ti dedichi alle due Monache che sono ancora penetrate dalla Nerchia di devastazione, fai un cenno a S22 ed insieme aiutate le due Monache sfinite a liberarsi dalle Nerchie.

Giorno 2 ore 12:15

Fai rivestire le Monache, poi sia tu che S22 indossate la vostra tunica, ti rivolgi a S22 e le dici:

SF10-Riportale in camerata, io vado a vedere le altre

Uscite tutte dalla sala e mentre S22 riporta le Monache in camerata, tu ti dirigi verso il portone secondario da dove si accede all’esterno, una Sacerdotessa guardiana ti fa uscire e, non appena sei fuori dalle mura, ti ritrovi nel deserto che circonda il Convento; ricordi con angoscia quando hai subito il Trattamento della Sete, specialmente l’ultimo; subito ti torna in mente le torture ricevute per non essere riuscita a percorrere quella maledetta corda con i nodi; intanto più avanti, tra le rocce, vedi il gruppo delle Monache con S14, ti dirigi verso di loro e i ciottoli lungo la strada ti fanno tornare viva la memoria di quanto fanno male

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112-La prima giornata con le tue Monache

Giorno 2 ore 06:00

La sveglia non trova molte Monache addormentate; nonostante siano sfinite, il dolore che ancora provano è tale da impedire loro di dormire, il suono della campana avvisa le Monache che un’altra giornata sta per incominciare. Pochi secondi dopo la campana entrano nella camerata cinque Novizie con il compito di provvedere a lavare ed assistere le Monache nelle loro necessità mattutine; ogni camerata ha di fianco, i propri bagni ed è compito delle Novizie accompagnarvi le Monache. Lungo una parete ci sono tre servizi igienici “alla turca”, tre Monache alla volta si tolgono la tunica e procedono con i loro bisogni, al termine due Novizie, impugnando una canna dell’acqua, hanno il compito di dirigere il getto dell’acqua verso le Monache per lavare sia il servizio igienico, sia le Monache stesse che, nel frattempo, vengono assistite dalle altre tre Novizie, che hanno il compito di procedere a lavare le Monache con spugna e sapone. Le giovani Monache si rivedono in queste Novizie quando erano loro stesse a provvedere quotidianamente alle necessità delle Monache; quando tutte le Monache hanno terminato arriva il turno di voi Sacerdotesse, una ragazzina si occupa di te, è visibilmente impaurita dalle ferite al tuo corpo, specialmente ai seni, ricoperti di lividi e con dei vistosi segni evidenti delle corde; ti accorgi che la Novizia ti osserva con timore, ti piace, è minuta, con un semplice accenno di seno, la tua vena sadica prende il sopravvento:

SF10-Stai osservando le ferite alle mie mammelle, vero? Sai, questa notte ho subito un duro Trattamento e mi faranno male per un bel pezzo. Vedrai, anche tu avrai occasione di soffrire atroci dolori quando diverrai Monaca, sai è il nostro dovere! Da quanto sei qui?

Novizia-Da pochi giorni Signora

Vorresti continuare, ma molto lavoro vi aspetta, ti sbrighi ad espletare tutte le tue necessità, poi la Novizia procede con il lavarti. Sei in piedi a gambe divaricate, la ragazza passa la spugna tra le tue cosce e le tue natiche, sei eccitata, vorresti sentire la sua lingua dentro di te, poi ti guardi in giro, vedi di fianco a te S22 ed S14 che ti stanno osservando ben comprendendo cosa ti sta passando per la testa, ma quando la Novizia passa la spugna sul tuo seno, un dolore fitto, postumo dei tratti di corda, ti arriva fino al cervello. Non ti sei nemmeno accorta di aver lanciato un urlo di dolore e la Novizia si spaventa dalla tua reazione involontaria:

Novizia- Mi scusi Signora io l’ho solamente sfiorata
SF10-Non preoccuparti è il mio seno che è stato sottoposto al dolore ed ora mi fa male al punto che non posso nemmeno sfiorarlo, solo che non mi aspettavo di urlare in questo modo
S14-Perchè sei stata presa alla sprovvista, non te lo aspettavi, mi sembra una cosa normale
SF10-Noi Sacerdotesse NON dobbiamo urlare nel dolore, Novizia ora mi schiaccerai le mammelle per qualche minuto

La Novizia titubante si avvicina al tuo seno e con ritrosia ti afferra i seni, ma non ha il coraggio di eseguire l’ordine

SF10-Ti ho detto di schiacciare, devi farmi male!!

Impaurita la Novizia incomincia a premere ed il dolore al seno aumenta inesorabilmente; i tratti di corda che hai subito, unitamente al liquido che ti è stato iniettato, ti hanno seriamente compromesso le fasce muscolari delle mammelle e i nervi. Il dolore che provi è tale da rintronarti la testa, S14 ed S22 si accorgono che stai perdendo i sensi e, afferrata la canna dell’acqua la dirigono verso di te, S14 dice alla Novizia:

S14-Tu finisci di lavarla che si sta facendo tardi

Così dopo qualche minuto, il getto d’acqua fredda che ti risciacqua, ti riporta alla realtà e quando ti sei ripresa, tutte insieme uscite dalla vostra camerata e vi dirigete al refettorio, dove altre Monache e Sacerdotesse hanno già preso posto.

Giorno 2 ore 7:00

Vi sistemate in una tavolata verso la parete di fondo del refettorio, vicino a dove prende posto solitamente la Badessa con le sue elette, ma ora, non essendoci la Badessa, il suo posto è occupato da S00, di fianco a lei vedi S60, ha il viso stravolto dal dolore sia delle frustate ricevute e sia per il sale utilizzato nelle sue ferite; ha indossato nuovamente la sua tunica di raso, ma le ferite, ancora sanguinanti, lasciano dei segni ben visibili sul tessuto. Vi sedete tutte al tavolo, in attesa che le Novizie portino da mangiare; davanti a ciascuna di voi c’è una ciotola, un cucchiaio ed un bicchiere e, dopo qualche attimo, due Novizie portano le caraffe con l’acqua; i bicchieri usati nel Convento sono piuttosto capienti, le Monache devono bere molto affinchè sia stimolata la necessità di urinare e durante i pasti ne devono bere almeno tre bicchieri colmi d’acqua. Poco dopo arrivano le Novizie con il pentolone contenente il cibo; ovviamente non si tratta di consumare pasti invitanti e succulenti, per il pasto viene riempita la ciotola con una minestra di verdure contenente tutte le sostane necessarie al sostentamento; non è un granchè di sapore, però almeno non è immangiabile; è un po’ strano consumare della minestra al mattino, ma al Convento non si guarda la prassi, mattino, mezzogiorno e sera il cibo è sempre quello; l’importante è che mantenga in forze le Monache e la monotonia dello stesso piatto tutti i giorni è un elemento importante di mortificazione. Insieme alle Novizie che portano il cibo giungono anche quelle che portano la brocca d’acqua, un litro di acqua che ogni Monaca deve bere prima di alzarsi da tavola; non è semplice dover ingoiare così tanto liquido durante un pasto, anche perchè il tempo a disposizione per assumere sia la minestra che la brocca d’acqua non è molto, i pasti nel Convento durano non più di trenta minuti e infatti, non appena ciotola e brocca vengono servite, le Monache iniziano subito a mangiare ed a bere, poi, prima che scada la mezzora a ciascuna Monaca viene consegnata una pastiglia che, similmente ad una pillola anticoncezionale, contiene quella sostanza che blocca l’ovulazione ed impedisce che la Monaca abbia le mestruazioni; S00 si alza in piedi e spiega:

S00-La pastiglia che ci è stata data fa si che non si inneschi il ciclo mestruale, in questo modo possiamo controllarlo; decideremo noi se e quando una Monaca debba avere le mestruazioni. Le Sacerdotesse che hanno in gestione le camerate decideranno chi tra di voi debba avere il ciclo mestruale, in modo che sia possibile organizzare meglio le Monache che devono essere destinate alla ripulitura delle mestruate. Quando verrà interrotta la somministrazione della pastiglia, nel giro di una giornata riinizierà il flusso mestruale e si verificheranno alcuni interessanti effetti collaterali: un aumento decisamente considerevole del flusso che verrà concentrato in 3 o 4 giorni al massimo, inoltre provocherà un aumento anche del dolore al ventre ed alle mammelle. Questo cambia un po’ la prassi in uso nel passato, quando alla mestruata venivano sospesi i trattamenti durante il ciclo, ora invece, alla mestruata verranno applicati trattamenti specifici in complicanza del dolore dallo stato fisico causato dal ciclo mestruale; per consentire che la mestruata possa subire i trattamenti all’apparato genitale e per facilitare la raccolta del flusso di sangue, verrà utilizzata una coppetta mestruale; solamente le Novizie non usano la coppetta mestruale e questo per evitare il rischio della perdita della verginità, loro indossano un divaricatore delle labbra esterne a cui viene agganciata una specie di coppetta esterna, ovviamente alle Novizie mestruate non vengono applicati cilicio, rostro; per il cavalletto il problema non esiste in quanto le Novizie sono esentate dalla sofferenza del cavalletto. Ora ritornate alla vostre camerate, le Sacerdotesse si occuperanno delle Monache

Mentre ti avvii verso la camerata, S60 si avvicina e ti dice:

S60-SF10 seguimi, S00 ti deve parlare

Incuriosita, ma anche un po’ intimorita, segui la Sacerdotessa; arrivata agli appartamenti di S00, vieni fatta entrare nella stanza che era della Badessa, in quel momento ti ricordi dei momenti passati durante le torture particolari che erano la caratteristica della Badessa; ora, invece, non c’è più quel letto ricoperto di morbide coperte e cuscini, la stanza è in uno stile molto più spartano. Vedi subito un cavalletto, un inginocchiatoio, corde e catene dal soffitto e alle pareti; osservi in giro con curiosa attenzione, certa che di li a poco avresti l’occasione di provare qualche strumento, invece S00 ti dice:

S00-Te la ricordavi diversa vero? Questa era la stanza della Badessa, ora è diventata la mia, qui vengo sottoposta ai miei Trattamenti, ora mentre S60 mi prepara voglio dirti due cose.

S60 apre un armadio, prende delle corde e delle catene, poi si dirige verso S00 che intanto ha incominciato a spogliarsi, quando la Sacerdotessa è nuda rimani colpita dalle condizioni del suo corpo. La schiena, i seni, il ventre, le cosce, sono ricoperte di cicatrici, specialmente la schiena e i seni; osservandola bene con attenzione ti rendi conto che non l’avevi vista bene, le mani ed i piedi oltre che le mammelle hanno i segni dei chiodi, segno che la Sacerdotessa è stata crocifissa, infatti le cicatrici della schiena sono tali da giustificare una dura flagellazione.

S00-Stai osservando le mie cicatrici, vero? Ho fatto sei mesi di Carcere, ma non perchè ho fallito i miei compiti, ma perchè mi è stato chiesto dalla Badessa come pegno per diventare la sua sostituta e ora che lei è stata mandata al Tempio come Cariatide, ho preso il suo posto. Però alcune cose devono cambiare, ormai con la Badessa si era un po’ persa la cognizione della sofferenza delle Monache; molte Sacerdotesse si sono lasciate andare dimenticando che il loro compito primario è quello di dare l’esempio alle altre. Ora voglio che la vita del Convento diventi veramente dura, le Monache che ti ho affidato devono essere messe in condizioni tali da non sgarrare durante le prove. Intendo istituire delle prove settimanali per le Monache dove il loro comportamento deve essere ineccepibile; ad ogni minima violazione la Monaca verrà messa in cella di Rigore e qualcuna dovrà andare in Carcere molto più facilmente. Mi aspetto da te durezza, rigore ed inflessibilità; dovrai tu stessa essere di sprono verso le altre, ma so che sei già molto brava in questo; voglio che tu ed il tuo gruppo veniate preso come esempio da seguire, voglio che qualche tua Monaca, a breve, venga messa in condizioni di essere rinchiusa in Carcere, voglio vedere nel Chiostro le Monache inchiodate e flagellate, voglio vedere il terrore negli occhi delle Monache. Ora torna in Camerata dalle altre, sai cosa fare, io ho il mio Trattamento ora. S60 rimarrò due ore inginocchiata sulle assi, mi darai 30 frustate sulla schiena allo scadere di ogni ora

S60-Ai suoi ordini S00

S00-Trasferite 17R da SF10, è una che voglio vedere quanto prima nel Chiostro

Mentre S60 incatena S00 sull’inginocchiatoio, esci dalla stanza e ritorni alla tua Camerata, dove le altre ti stanno aspettando; durante il tragitto mediti sulle parole di S00, sai che non ti sarà difficile essere rigorosa come ha detto, ti senti tremare, il compito che ti ha assegnato non è di quelli semplici; sicuramente sarà semplice far si che qualche Monaca venga condannata al Carcere, ma non lo sarà altrettanto quando tutte le Monache dovranno fare di tutto per essere all’altezza delle direttive del Convento. E poi ci sei tu; ti piace soffrire e questo faciliterà molto il tuo essere d’esempio verso le altre, ma dovrai stare attenta a dosare bene i Trattamenti e le Torture che penserai di farti infliggere. Il desiderio di farti devastare sia il corpo che l’anima ti attira moltissimo, ma dovrai anche essere sempre disponibile e in forze per governare il tuo gruppo di Monache. Ti piace l’idea di avere un gruppo di Monache sottomesse ai tuoi desideri, tra loro ci sono sia giovani ragazze, inesperte e da formare, sia donne non più giovani con già una base di esperienza; il tuo compito è quello di portarle tutte ad essere perfette, ad essere corpi destinati al dolore ed alla sofferenza. Intanto sei giunta in camerata, le Monache, S14 ed S22 sono li ad attenderti, poco dopo si apre la porta della camerata e una Sacerdotessa fa entrare una donna scura di carnagione, la sospinge dentro e se ne va. Osservi quella donna, non ti era mai capitato di vedere una Monaca di colore, ti incuriosisce, la fai entrare e mostrandole il suo letto le dici:

SF10-Come ti chiami? da quanto sei qui?
17R-Sono 17R, ho 41 anni e sono qui da una settimana
SF10-Sei qui da poco allora, fammi vedere il tuo corpo, cosa hai subito finora?

La Monaca si toglie la tunica rivelando lo stato del suo corpo; sulla schiena ha delle ferite recenti, piangendo dice:
17R-Mi hanno frustata e mi hanno infilato un coso nel sedere, non riesco a sedermi
SF10-Ti hanno sodomizzata! e le frustate le avrai ricevute perchè hai urlato durante un Trattamento, allarga le gambe e chinati, fammi vedere l’ano

17R si china in avanti, S14 le allarga le natiche mostrandoti le lacerazioni allo sfintere dovute alla sodomia:

SF10-Vedo… ti farà male per un bel po’, ho visto che non ti hanno risparmiata; quando sarai guarita ti sottoporrò nuovamente alla sodomia, l’importante è non esagerare o il dolore della lacerazione dello sfintere svanisce.

Giorno 2 ore 8:00

SF10-Da questo momento incominceremo a contare le punizioni che ciascuna Monaca dovrà subire; ve ne saranno concesse 3, dopodiché verrete rinchiuse in cella e condannate alla tortura. Successivamente alla tortura potrete essere punite altre 3 volte, poi per voi ci sarà la condanna al carcere con il relativo supplizio della crocefissione e flagellazione. 16L e 65N per aver urlato e pianto durante il Trattamento verrete punite mediante fustigazione a sangue. Incominciamo con te 16L, denudati per essere preparata per la punizione

16L si cala la tunica e la piega con ordine sul suo letto, poi S14 ed S22 la trascinano in mezzo alla camerata dove una catena collegata ad un argano pende dal soffitto; S14 aziona l’interruttore e la catena scende, S22 incatena i bracciali di 16L, che poi viene issata fino ad essere sollevata da terra di qualche centimetro, successivamente entrambe le Sacerdotesse prendono delle catene ai lati della camerata e le agganciano alle caviglie, poi le catene vengono tese in modo che 16L si venga a trovare con le gambe divaricate, la osservi, ti eccita, le guardi il pube e vedi le ferite delle frustate sulla sua vagina, l’eccitazione aumenta; con la coda dell’occhio vedi 65L che ti osserva e poi osserva anche lei le frustate sui genitali di 16L. Vai verso l’armadio e prendi una frusta, una di quelle che fanno male e che lasciano il segno; guardi la Monaca appesa e le dici:

SF10-Ora riceverai per punizione 50 frustate sulla schiena, userò questa frusta che lascia dei bei segni profondi. Voglio che questa fustigazione ti lasci i segni del dolore non solo sulla pelle, ma anche dentro di te.

Detto ciò alzi il braccio e le infliggi il primo colpo; l’effetto che fa quella frusta sulla pelle ti intimorisce un po’, altri tipi di frusta provocano sostanzialmente delle escoriazioni che iniziano a sanguinare dopo che diversi colpi vengono portati a segno; questa frusta no, questa frusta lascia un segno ben definito che inizia subito a sanguinare. 50 frustate inflitte con questa frusta è una punizione molto dura, ma tu hai deciso che le tue Monache devono soffrire e devono imparare a gestire il dolore. 16L tenta di non urlare, ma il dolore è tale che non resiste, anzi la sofferenza è tale che rischia di mordersi le labbra dal male; S14 se ne accorge e dice:

S14-Bisogna metterle il morso tra i denti

Ti fermi e con un segno della testa acconsenti, S14 prende una sbarretta di legno e la mette tra i denti della Monaca, poi si allontana e tu riprendi a frustarla. La schiena di quella donna si riempie colpo dopo colpo di ferite, ti piace quella frusta, il dolore che provoca è superiore ai danni che lascia, ma 50 frustate sono proprio tante e infatti al 45mo colpo 16L si lascia andare svenuta dal dolore; ti avvicini di fronte a lei, le sollevi il viso, lo vedi fradicio di lacrime e di bava, molte sono gocciolate sui seni, sono lividi. Ti fai dare da S14 un bicchiere d’acqua e glielo rovesci su viso per farla rinvenire, è importante che sia cosciente per sentire il dolore, deve essere lucida per sentir bruciare le ferite delle frustate:

SF10-Prendete sale e aceto

16L nonostante sia intontita dal dolore comprende benissimo le tue parole, la senti lamentarsi ma non comprendi cosa dice a causa del legno tra i denti; S14 si posiziona dietro la sua schiena con il secchio contenente la miscela di sale grosso ed aceto, tu rimani li davanti a lei, vuoi goderti le smorfie di dolore che provocate dal lavaggio delle ferite. Tutte le altre Monache sono in ginocchio ad assistere, vedi il terrore sui loro volti, specialmente in quelle giovani con poca esperienza, le accarezzi i capelli e le dici:

SF10-Per qualche giorno non potremo usare la frusta sulla tua schiena, però domani potremo occuparci dei tuoi seni

Li sfiori e 16L s’inarca per la fitta di dolore. Con un cenno confermi a S14 di iniziare, la Sacerdotessa prende una spugna, la immerge nella miscela e la cosparge sulle ferite per ripulirle; il dolore che prova 16L è tremendo, l’aceto fa bruciare le ferite e i grani di sale graffiano e si insinuano nelle lacerazione della pelle; contrariamente al dolore acuto ed istantaneo delle frustate il dolore del lavaggio delle ferite è continuato e persistente in profondità. Quando S14 le ha ripulito le ferite si fa aiutare da S22 a slegarla dalle catene, poi la fanno sdraiare prona sul suo letto. Intanto 65N incomincia a prepararsi togliendosi la tunica e mettendosi in posizione per essere presa ed incatenata, le vai vicino, mentre le incateni i polsi le dici:

SF10-E’ la prima volta che vieni frustata seriamente a sangue, vero?
65N-Si Signora, quella frusta non l’ho mai ricevuta
SF10-Adesso la proverai, le punizioni a cui dovrete sottostare oltre a punirvi serviranno a rendervi più deboli nei confronti dei Trattamenti; vi dovrete impegnare di più o per voi le porte del carcere si apriranno più facilmente

Prendi il morso di legno e glielo fissi tra i denti, prendi la frusta e le vai dietro la schiena. Incominci così a frustare 65N, i colpi che le feriscono la schiena la fanno urlare dal dolore, il suo corpo minuto vibra sotto le frustate che le stai infliggendo. Colpo dopo colpo ti cresce l’eccitazione, vedi il cuoio della frusta che dopo aver colpito la pelle, lascia un segno sanguinante; le spalle, i fianchi, la schiena, le natiche, non le stai risparmiando nulla, vuoi che quella ragazza soffra a fondo la punizione che sta subendo; le sue urla penetrano nella testa, il corpo si tende sulle catene irrigidendosi ad ogni colpo, come per cercare di sfuggire ad un tragico destino. Al cinquantesimo colpo 65N è appesa alle catene, senza più la forza di sorreggersi, riponi la frusta e vai a toglierle il morso dalla bocca, la bava e le lacrime sono colate lungo il collo, sui seni; la guardi, le dai un bacio sulla bocca e le dici:

SF10-Fatti forza, S14 ripuliscile le ferite

La Sacerdotessa si avvicina con la spugna ed il secchio e per 65N inizia un’altra dose di dolore e sofferenza sei rimasta davanti a lei per godere nel osservarla in viso durante la sua sofferenza, ma dopo qualche minuto, non resistendo più al dolore, 65N sviene. Dopo averla fatta rinvenire, anche lei viene fatta sdraiare prona sul suo letto.

Giorno 2 ore 9:00

Mentre 16L e 65N cercano di recuperare un po’ di forze sdraiate sul loro letto, riprendi a parlare alle altre Monache della camerata:

SF10-Bisogna organizzare la giornata; tu S14 ti occuperai di 13L, 15L, 60N, 62N,63N e 64N, indosserete il cilicio ed andrete a marciare sul ciottolato fuori dal Convento; voglio vedervi stasera con i piedi insanguinati. S22 invece noi ci occuperemo di 17R insieme alle altre 11R, 12R, 15R, 16L e 65N;

Subito S14 chiama a se 13L, 15L, 60N, 62N, 63N e 64N; a parte 13L e 15L, due donne di circa 30 anni, le altre sono le giovani ragazze diventate Monache da poco; si prepara a togliersi la tunica e dice:

S14-Forza, incominciate a denudarvi, poi ciascuna di voi prenda un cilicio

SF10-Tu no S14, tu sei la Sacerdotessa e tutti dovranno vederti mentre le condurrai al Trattamento

S14-Va bene SF10, come vuoi

S14 assiste le Monache mentre indossano il cilicio, passa da ciascuna a controllare che la catenella, stretta a dovere, sia ben conficcata tra le labbra della vagina, poi quando tutte sono pronte, escono dalla camerata e si incamminano verso il portone di uscita del Convento; nella camerata rimani tu, S22 con le altre Monache rimaste; a parte 65N, le altre Monache sono donne più mature, vuoi misurare la loro resistenza al dolore e preparale per quello che ti è stato richiesto. S00 vuole che il Convento ritorni ad essere un luogo di terrore, dove la crocefissione e la flagellazione delle Monache diventi un fatto più ricorrente; davanti a te hai le Monache più mature ma che non sono mai state rinchiuse in Carcere. A parte la nuova arrivata 17L e 65N per impossibilità date le dimensioni delle mammelle, tutte le altre Monache hanno subito il Trattamento al seno, in più tu e 16L avete subito i tratti di corda ed ora tutte siete molto doloranti; un Trattamento al seno ora renderebbe inevitabile il piangere od urlare; ti rivolgi a ciascuna di loro chiedendo quale sia la condizione del seno. 11R e 12R e 15R ammettono che il dolore al seno si fa sentire, ma possono ancora sopportarne altro; le altre due Monache, 16L e 65N, essendo state frustate a sangue da poco, stanno ancora barcollando; con voce fioca e tremante 16L dice:

16L-I tratti di corda mi hanno provocato degli stiramenti ai muscoli ed ai nervi delle mammelle, non riesco a sfiorarmi, mi fa male anche il semplice indossare la tunica

Poi guardi 65N, i suoi capezzoli stanno ancora sanguinando dopo la lacerazione causata dal rattan e dai grani di sale inseriti nelle ferite

65N-A me bruciano terribilmente i capezzoli

Guardi a lungo 65N, il suo corpo minuto incomincia ad essere ricoperto di ferite, le osservi con attenzione le mammelle, il lividi dei colpi di rattan sottolineano la durezza di quello strumento; la pelle colpita facilmente si apre, specialmente quando un colpo ne incrocia altri sullo stesso punto e sul seno di 65N molti colpi si sono incrociati in corrispondenza dei capezzoli; senti che ti stai eccitando, S22 se ne rende conto, si avvicina ed infilando una mano sotto la tua tunica ti passa le dita tra le labbra, la ritrae completamente bagnata:

S22-Si, sei decisamente eccitata, potremmo approfittarne, che ne dici?

SF10-Certo, mi viene in mente un’idea; aspettami qui

Giorno 2 ore 8:30

Esci dalla camerata e ti dirigi nuovamente nella stanza di S00, ti fermi davanti alla sua porta e, prima di bussare, ascolti quello che succede all’interno; il rumore della frusta trapassa le pareti, bussi e poco dopo la porta viene aperta, entri e vedi S00 in ginocchio su un asse di legno, S60 con in mano una frusta che la sta frustando sulla schiena; dietro di te un’altra Sacerdotessa richiude la porta e ti fa segno di attendere il termine della fustigazione. S00 non è incatenata, rimane diritta con la schiena mentre il cuoio della frusta la colpisce ripetutamente; S60 sta usando un tipo di frusta che non fa sanguinare subito, ma lascia dei segni ben visibili ad ogni suo passaggio. Al termine della fustigazione S60, mentre ripone la frusta, ti guarda e dice:

S60-Cosa c’è SF10?

SF10-Volevo sapere se è possibile e come poterlo fare, utilizzare quegli strumenti di penetrazione che abbiamo usato durante il rito

S60-Perchè vuoi saperlo?

SF10-Perchè volevo incominciare ad introdurre anche l’irritazione dell’apparato genitale, mi sono bagnata eccitandomi per la punizione delle Monache e quindi ritengo che possa essere un buon Trattamento.

Con voce rauca S00 interviene:

S00-Buona idea SF10, di fianco al salone del palco della fustigazione dei genitali, c’è una sala con quanto serve. S60 vai con SF10 a prendere le Monache ed accompagnale alla sala, così le illustri gli attrezzi

S60-Come desidera Signora… Andiamo SF10

Prima di uscire dai un altro sguardo a S00, in viso non c’è traccia di lacrime, ma la sofferenza è palese nei suoi occhi. S60 esce dalla stanza di S00, la segui ed entrambe vi dirigete verso la tua camerata; pochi attimi dopo giungete davanti alla porta, S60 la apre ed entrate; le altre Monache si sorprendono, alcune sono sedute sul letto e stanno parlando con la nuova Monaca, 17R, altre sono sdraiate, tra queste 65N e 16L che giacciono prone a causa delle frustate ricevute. Non ti piace vederle così rilassate, pure S22, che dovrebbe evitare un lassismo tra le Monache, è seduta sul letto che sta chiacchierando con 17R e le altre; non appena si rendono conto tutte si alzano; S60 ti guarda e dice:

S60-Questo non è il modo in cui le Monache devono comportarsi; il letto è fatto per dormire e non per stare sedute a chiacchierare; dovresti educare meglio le tue Monache; pure tu S22!! Verrete punite per questo. Ora preparatevi che dobbiamo andare!

SF10-Si, ritengo sia giusto che io venga punita per il comportamento delle mie Monache. Voi denudatevi, trascorreremo la giornata di oggi occupandoci del nostro apparato genitale, inoltre abbiamo bisogno di impegnare la nostra mente, abbiamo bisogno di concentrarci sul nostro corpo. La nostra Regola principale è subire la sofferenza ed il dolore senza piangere o lamentarci e questo quello che la nostra mente dovrà imparare a fare, chi non rispetterà questa Regola verrà punita duramente. Ora in fila indiana seguiremo S60 alla Sala della Penetrazione, ci aspetta molto dolore

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111-I primi Trattamenti di un nuovo ciclo

Giorno 2 ore 01:30

SF10- Vedo che non avete ancora imparato che quando si accende la luce della camerata vi dovete preparare nude di fronte al letto, così come sono 11R e 12R. Da domani inizieremo un duro percorso punitivo per insegnarvi a rispettare le Regole; ora voglio alcune di voi al Trattamento, le altre attenderanno in ginocchio sulle assi con le morse sui capezzoli. Quindi: 16L e 65N con me e 12R e 11R con S22 nella stanza dei Trattamenti; le altre prendano le assi e le morse e prendano posizione.

Immediatamente le Monache destinate alla punizione dello stare in ginocchio vanno verso l’armadio per prendere le assi, poi ritornano verso il loro letto e posano a terra l’asse, si inginocchiano sullo spigolo pronte a mettersi anche le morse sui capezzoli. Le nuove Monache, 60N, 62N, 63N 3 64N devono essere aiutate perchè non sono molto pratiche; mentre ti avvicini per aiutarle dici:

SF10-E’ la una e mezza di notte, dovrete rimanere inginocchiate fino alle sette di domani mattina. Ciò vi causerà forti dolori, ma è una giusta punizione. Per nessuna ragione vi dovrete muovere da quella posizione, dovrete stare anche molto attente a mantenere l’equilibrio, perchè chi verrà trovata non inginocchiata, verrà ulteriormente punita. Ora indossate le morse sui capezzoli, le altre ci seguano

Mentre le Monache indossano le morse ti incammini verso l’uscita della camerata, preceduta da S22 e dalle sue Monache; ti senti eccitata, stai per sottoporre al Trattamento 65N, lo sognavi da tanto tempo, l’idea di infliggere dolore a quella ragazza ti manda in fibrillazione, ma non è tutto, insieme a 65N sottoporrai ai Trattamenti anche 16L e lei ha subito, come te, dei tratti di corda e quindi, il suo seno è decisamente compromesso e dolorante, sarà facile farla cadere in errore e far si che si metta ad urlare o piangere. Poco dopo arrivate alla sala dei trattamenti, fate inginocchiare le Monache, osservi le Monache di S22, non sono due ragazzine e, nonostante siano già da tanto tempo nel Convento, ti incuriosisce il fatto che non siano mai state in carcere e non siano mai state inchiodate e flagellate; ti rivolgi ad S22 e le dici:

SF10-Bene S22, incominciamo con i Trattamenti alle tue Monache, ti va bene?
S22-Si si certo, volevo sottoporle allo scudiscio visto che nel pomeriggio sono state appese per i seni
SF10-Va bene, scegli pure tu, sono tue e puoi fare quello che vuoi
S22-Pensavo a venti scudisciate ciascuna, sulla schiena
SF10-Ti ripeto, sei tu che scegli come devono affrontare il Trattamento; alle mie ho intenzione di farle soffrire come è giusto che soffrano
S22-Cosa faresti allora?
SF10-Farei in modo che le loro sofferenze siano tali da farle urlare e piangere, mi piacerebbe vederle torturate, specialmente lei!
S22-11R, lei è molto forte, ha imparato bene la Regola, è molto resistente e tenace

Ti avvicini alla Monaca, la guardi negli occhi e scorgi uno sguardo di sfida; è una bella donna, i suoi seni prosperosi hanno freschi i segni evidenti delle corde usate per sollevarla, poi osservi 12R, lei abbassa gli occhi, sembra più timida, pure lei porta vistosi sui seni i segni delle corde.

SF10-Devono soffrire, devono dedicare il loro corpo al dolore ed alla sofferenza, suggerisco di legarle tra loro per i seni una di fronte all’altra, poi vengono scudisciate sulla schiena, ma non 20 colpi, almeno 50. Si devono impegnare a non piangere. Da quanto non vengono penetrate?
S22-Non lo so, 11R rispondi alla Sacerdotessa!!
11R-Non ricordo Signora, tanti mesi fa mi fece sottoporre alla penetrazione la Signora Badessa, ma non le interessavo poi più di tanto e quindi non l’ha più fatto
SF10-Tu 12R?
12R-Anche per me è così Signora Sacerdotessa
SF10-Bisognerà che d’ora in avanti le Monache subiscano anche qualche penetrazione, la Rocca mi ha ispirato molto; vagina e gola, sono orifizi che meritano essere presi in considerazione; aprite le natiche e fatemi vedere lo sfintere

11R e 12R si chinano in avanti, divaricando le gambe, con le mani si afferrano le natiche e le allargano per consentirti di osservare il loro ano; le osservi, poi:

SF10-Si, avete bisogno anche di essere duramente sodomizzate. Ci penseremo. Ora lo scudiscio

Le due Monache vengono fatte alzare, i loro seni vengono avvolti e stretti da una corda, vengono fatte avvicinare una di fronte all’altra, poi i seni vengono legati tra loro, in modo da mantenerle vicine l’una contro l’altra; i bracciali dei polsi vengono agganciati ad una carrucola e le braccia vengono issate sopra la testa, poi ti avvicini all’armadio e cerchi un paio di morse, trovi due piccole morse a coccodrillo e ti viene un’idea:

SF10-Tirate fuori la lingua ed avvicinatele

Con evidente imbarazzo ed un poco di disgusto le due Monache avvicinano le loro lingue, le afferri, le avvicini e le mantieni unite tra loro con le morse a coccodrillo. Oltre al dolore delle morse sulla lingua, le due Monache si vengono a trovare con le loro bocche vicine e le lingue a contatto tra loro, in questo modo ogni pur piccolo movimento di anche una sola di loro due, provoca tensione e dolore.

SF10-Così potrete gustare voi stesse il sapore del vostro dolore

Dopo qualche secondo, entrambe iniziano a sbavare, lo sforzo che fanno per evitare di lamentarsi è molto evidente, S22 è stupita dal tuo operato, prende dall’armadio lo scudiscio e dice:

S22-SF10 hai avuto una buona idea, vuoi incominciare a colpirle?
SF10-No no, fai tu, starò qui con le mie Monache ad osservare

S22 si posiziona dietro a 12R e dice:

S22-11R incomincerò da te, ora riceverai 50 colpi di scudiscio sulla schiena e sui fianchi. Ti ricordo che non ti è consentito piangere, urlare o lamentarti, se lo farai verrai punita

Dopodiché alza il braccio ed incomincia a scudisciare 11R, nella sala si sente solo il rumore secco dei colpi di scudiscio sulla schiena della Monaca, in quelle condizioni la Monaca deve anche cercare di stare il più possibile immobile o i suoi movimenti provocano trazioni ai seni e, soprattutto, alla lingua di entrambe. Ti ecciti nel vederla soffrire, le vedi chiaramente in viso lo sforzo che fa per non urlare; i colpi di scudiscio non fanno sanguinare, ma fanno ugualmente molto male; la crudeltà di quello strumento sta nel fatto che consente di colpire la pelle innumerevoli volte senza che questa venga ferita; in questo modo la Monaca può essere sottoposta ad una lunga ed estenuante fustigazione. Osservi la scena eccitata, le due Monache cercano di avvicinarsi il più possibile, le loro labbra sono vicine fino a toccarsi e le loro salive si mischiano colando lungo il viso, il collo, fino a gocciolare sopra i seni; ti piace guardare, ti eccita profondamente, osservi le tue Monache, 65N ha i capezzoli sanguinanti dopo essere stata colpita con il rattan nel pomeriggio e 16L ha i seni lividi dai tratti di corda; fai alzare 16L, ti porti dietro di lei e le afferri le mammelle stringendole ripetutamente e mentre le infliggi un dolore terribile ai seni, le sussurri nelle orecchie:

SF10-Non ti preoccupare mia cara, dopo tocca anche a voi, intanto occupiamoci del tuo seno… ti fa male, vero?
16L-Si Signora, il dolore è terribile, ma è mio dovere soffrire

E mentre 22S procede con il colpire 11R tu, con le mammelle di 16L tra le mani, ti godi il suo corpo; mentre le stringi senti i fremiti di dolore dei suoi muscoli, allora stringi ancora di più fino a sentire un suo flebile lamento. 16L stringe i denti, il dolore al seno è insopportabile, i tratti di corda le hanno provocato degli stiramenti muscolari che ora le fanno vedere le stelle. Mentre ti stringi a 16L il tuo seno preme contro la sua schiena ed anche a te fanno male le mammelle, ti stringi ancora di più e le sussurri un orecchio:

SF10-Anche a me fa male il seno, 5 tratti di corda mi hanno sfibrato i nervi; 16L godiamo insieme di questo dolore
16L-Si Signora

Il dolore è forte ed intenso, ti lacrimano gli occhi, ma non è un piangere, è un riflesso involontario che però può essere interpretato come volontà di piangere, ma a te non importa che sia un riflesso involontario, a te importa essere punita per questo:

SF10-22S dopo il Trattamento delle Monache tocca a me essere punita
22S-Smettila, sei una Sacerdotessa e devi essere in condizioni di gestire le Monache, se vuoi passare la tua vita tra i tormenti non hai che da diventare una Vestale. Ora dobbiamo continuare
SF10-Hai ragione, procediamo anche con 12R

giorno 2 ore 02:00

Prendi anche tu uno scudiscio dall’armadio ed incominci a colpire 12R, alternandoli con quelli inferti da 22S; le due Monache si contorcono dal dolore e, così facendo, si infliggono ulteriore dolore alla lingua; dieci minuti dopo il Trattamento dello Scudiscio ha termine, le due Monache vengono slegate e fatte inginocchiare, ti dirigi verso 65N, la guardi e le dici:

SF10-Ora tocca a noi, era da tanto che aspettavo questo momento
65N-Signora anche io aspettavo questo momento, il mio corpo è a sua disposizione
SF10-Verrai incatenata insieme a 16L come 11R e 12R, riceverete 50 colpi entrambe, contemporaneamente

Dieci minuti dopo 65N e 16L hanno le lingue strette dalle morse e stanno già sbavando; i seni, essendo di dimensioni decisamente diverse non possono essere legati tra loro, quindi 22S ha pensato bene di utilizzare delle morse sui capezzoli e legare tra loro; questa idea della Sacerdotessa ti eccita non poco, i capezzoli di 65N sono ancora insanguinati a causa dei colpi ricevuti nel pomeriggio. Ti eccita vedere una donna ed una ragazza agganciate per la lingua, le osservi mentre incominciate a colpirle, dapprima in mezzo alla schiena, poi si passa per i fianchi, sotto le ascelle, di lato ai seni; le fitte di dolore colpiscono le due Monache, le vedi che si sforzano per non urlare, ma il dolore è tale che dopo poco 65N non resiste e si mette a piangere. Come se nulla fosse successo le scudisciate continuano incessantemente e dopo qualche colpo anche 16L si lascia scappare delle urla e scoppia a piangere:

SF10-65N e 16L per aver urlato e pianto durante il Trattamento verrete punite mediante fustigazione a sangue che verrà eseguita domani mattina al ritorno dal refettorio

Giorno 2 ore 03:00

Dopo che le due Monache sono state slegate tu e S22 decidete di ritornare nella camerata. Non appena entrate vedete che tra tutte le altre Monache alcune non hanno resistito, 13L e 15L sono ancora inginocchiate sull’asse, le altre si sono accucciate a terra; d’altra parte era anche prevedibile in quanto sono giovani Monache senza esperienza, ancora da formare.

SF10-13L e 15L potete rialzarvi, togliervi le morse dai capezzoli poi potete andare a riposarvi; domani sarà una giornata difficile. Invece voi 60N, 62N, 63N 64N ed anche voi due 65N e 16L, passerete il resto della notte nuovamente in ginocchio sulle assi, io vi farò compagnia, S22 incatenami i polsi ai capezzoli

Prendi un’asse dall’armadio e la poni a terra di fronte alle alte Monache, ti inginocchi sopra mentre S22 prende delle morse, te le mette sui capezzoli poi aggancia gli anelli dei bracciali alle morse costringendoti, così, a mantenere sollevate le braccia per evitare la trazione delle morse; sei pronta alla sofferenza per il resto della notte:

SF10-Rimarremo così a soffrire per le prossime tre ore, dovrete mantenere quella posizione, altrimenti domani mattina verrete anche voi frustate a sangue come 65N e 16L

65N alza la mano e le concedi di parlare

65N-Signora merito che anche io venga incatenata ai capezzoli
SF10-Non ce ne sarebbe bisogno, tra l’altro sei già stata colpita a sangue sui capezzoli, però se lo ritieni, lo faremo, mi piace che tu ti renda disponibile al dolore ed alla sofferenza
65N-Signora mi faccia mettere anche dei grani di sale nelle ferite, sarà più doloroso e la punizione più efficace
SF10-Con piacere mia cara, S22 provvedi tu per favore?

Le altre Monache vi guardano allibite, anche S22 non si aspettava una reazione simile da parte di una Monaca così giovane ed inesperta; subito prende dall’armadio un po’ di sale grosso e due morse, poi aprendo con le dita le ferite sui capezzoli le infila qualche grano, infine le mette le morse e le incatena i polsi ai capezzoli; 65N ha già le lacrime che le scendono sulle guance, ma si trattiene dal lamentarsi; la vedi soffrire, vedi i suoi sforzi per rispettare una delle Regole principali del Convento, ma ti rendi conto di quanto sia impossibile rispettarle in quel frangente:

SF10-65N, puoi piangere ed urlare a tuo piacimento, non stai affrontando un Trattamento normale dove è nostro dovere rispettare la Regola, anzi, voglio sentirti urlare dal dolore, così come urlerai dal dolore domani durante la fustigazione

Sentendosi libera di poter lasciarsi andare, 65N si mette ad urlare ed a piangere; non avrebbe resistito nel trattenersi. Sei eccitata, vorresti che qualcuno ti facesse godere mentre le urla ed i pianti di 65N avvolgono la stanza; osservi le altre Monache, sono ammutolite, il dolore alle ginocchia è terribile e certamente dopo tutte quelle ore in cui saranno costrette a rimanervi, i danni ai legamenti si faranno sentire. Ti soffermi su 60N, ormai la sua gara con 65N su chi fosse la più masochista può considerarsi terminata, la Monaca, che in altre occasioni avrebbe anche lei richiesto di essere sottoposta al dolore, questa volta se ne guarda bene dal lasciarsi coinvolgere.

Giorno 2 ore 05:00

Sono passate due ore, il dolore alle ginocchia, sia per te che per tutte le altre Monache, è arrivato al culmine, i crampi alle braccia vi hanno costretto a lasciarle andare rimanendo appese ai capezzoli tramite le morse e ciò mette in trazione i capezzoli incrementando il dolore. Tutte stanno piangendo e lamentandosi, anche tu non riesci a trattenere le lacrime e 65N ormai sfinita dal male, emette solo dei flebili lamenti. S22 si rende conto della situazione e ti dice:

S22-Forse è il caso di smettere o sarete tutte fuori gioco per l’intera giornata!!
SF10-Hai ragione, aiutiamole a rialzarsi

Ma tu stessa sei la prima ad aver bisogno di supporto, per prima cosa S22 ti toglie le morse dai capezzoli poi ti prende per un braccio e ti aiuta ad alzarti; fai fatica a stare in piedi, le ginocchia ovviamente non riescono a sorreggerti costringendo voi Sacerdotesse a farvi aiutare dalle altre Monache 11L, 12L, 13L e 15L. Ti avvicini a 65N, la osservi inginocchiata, semi svenuta dal dolore, le accarezzi il viso e lei, con voce flebile:

65N-Sono sua mia Signora

Le togli le morse e le slacci i bracciali, poi la aiuti a rialzarsi e la accompagni al suo letto e, mentre 65N si rimette a fatica la sua tunica, vai verso 60N, mentre la aiuti a rialzarsi le dici:

SF10-Mi aspettavo che ti proponessi per il dolore, invece sei rimasta li come le altre; mi hai un po’ delusa, sai?
60N-Non ce la facevo più mia Signora, non avrei sopportato altro dolore
SF10-Hai visto 65N, lei non si è tirata indietro
60N-Non sono più in grado di farmi infliggere il dolore, mi limito e mi impegno al massimo sulle pratiche quotidiane, rispetto le regole, ma non intendo più propormi per aggiunte gratuite di sofferenza
SF10-E’ un peccato, puntavo molto su di te
60N-Non so cosa dirle mia Signora, vuol dire che le sue pruderie le sfogherà con quella Monaca, 65N!!
SF10-Sicuramente. Per te invece ho in mente un bel programma, prima voglio vederti inchiodata e flagellata, poi quando sarai in carcere faremo in modo che il tuo futuro sia con le Vestali
60N-Ci riuscirà bene mia Signora, sono sicura che mi farà fare quella fine

Piano piano tutte le Monache si rimettono la tunica e si sdraiano a letto, cercando di recuperare un poco le forze prima della sveglia

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110-I Tratti di Corda

Giorno 1 ore 22:00

Segui S14 verso la zona riservata alle Sacerdotesse, a quell’ora di sera alcune Sacerdotesse si appartano con qualche Monaca; nonostante sia proibito provare piacere e specialmente quello sessuale, alcune Sacerdotesse, trasgredendo la Regola, ne approfittano della posizione predominante per il loro piacere, ad iniziare proprio dalla Badessa stessa. Anche tu hai avuto più di una occasione per avere orgasmi e non vedevi l’ora di arrivare dove sei arrivata per poterne approfittare anche tu. Osservi il viavai e ti meravigli, di certo avevo più di qualche sospetto, ma così proprio non te lo saresti mai immaginata:

SF10-Non credevo di trovare tante Monache qui!!
S14-Lo so, qualche Sacerdotessa esagera, d’altra parte già la Badessa era una che non lesinava
SF10-Ma dovrebbe essere proibito, però qui vedo che tutte se ne fregano
S14-Si, è vero!! e la cosa sta degenerando al punto che S00 si sta spazientendo e già alcune volte ha fatto presente che questa situazione non può andare avanti così
SF10-Quindi qui ti puoi portare una Monaca che scegli?
S14-Si, be anche tra noi Sacerdotesse ovviamente
SF10-Tu l’hai mai fatto?
S14-Si, ogni tanto vengo qui, perchè vuoi portarti qui qualcuna? Ho visto che ti interessa 65N ed anche 60N…!!
SF10-Si, ho proprio voglia di godere del dolore di 65N, prima quando l’ho bastonata sui capezzoli quasi ho goduto, ma ora ho bisogno di soffrire io, sono curiosa di provare i tratti di corda
S14-E’ necessario che tu abbia il seno più grosso, ma la pratica per ingrossare il seno è un po’ complicata ed abbiamo bisogno di Sacerdotesse esperte, andiamo da S00
SF10-S00??? proprio lei? ma cosa dirà?
S14-S00 favorisce sempre coloro che vogliono sottoporsi al dolore, vedrai che non avrà nulla da dire

Dopo qualche attimo arrivate davanti ad una porta, S14 si ferma un attimo e dice:

S14-questa è la sala delle Sacerdotesse, qui ci riuniamo spesso con la Badessa, S00 dovrebbe essere qui, entriamo

Apre la porta ed entrate nella sala; non appena dentro ti rendi conto che quello è un salone delle torture, in ogni angolo ci sono strumenti, attrezzi, palchi, tralicci, argani, catene; nella sala c’è S00, seduta su una poltrona, ed alcune Sacerdotesse inginocchiate di fronte ad una loro compagna; a parte S00 che indossa la tunica, le altre sono tutte completamente nude, stanno osservando un’altra Sacerdotessa, incatenata in mezzo alla sala, a mani e braccia divaricate, il suo corpo è ricoperto da ferite di una dura fustigazione, ha la testa reclinata in avanti e sta sbavando saliva e sangue. Mentre la osservi stupefatta, S00 vi vede e dice:

S00-S14 ed SF10, arrivate tardi, S60 è stata appena frustata a sangue
S14-Cosa ha fatto Signora?
S00-Nulla, questa volta è toccato a lei; aveva bisogno di soffrire un po’. Perchè siete qui?
SF10-Signora, oggi mentre sottoponevamo le Monache alla sospensione per i seni, alcune di loro hanno violato la Regola del non lamentarsi e, quindi, sono state punite con tre tratti corda. Io non ho mai subito quella punizione ed ero interessata a provarla, ma S14 mi ha fatto notare che i miei seni non hanno una dimensione sufficiente per poter subire i tratti corda. Mi ha detto che è possibile aumentare temporaneamente il seno, così come è stato fatto con N44 che è stata inchiodata e flagellata, quindi chiedo che mi vengano aumentate le mammelle in modo da poter subire la corda
S00-Certamente, ma perchè vuoi subire i tratti di corda?
SF10-Perchè non l’ho mai subito e volevo provare; inoltre ho bisogno di soffrire, il Trattamento e la Punizione delle Monache oggi mi ha eccitata, quindi merito la sofferenza
S00-Molto bene SF10, mi piace lo spirito con cui affronti il compito che ti è stato assegnato. Tu S14, non hai bisogno di farti aumentare il seno
S14-No Signora
S00-Bene, allora cosa ne dici di fare compagnia a SF10?
S14-Va bene Signora

Stupita osservi S14, non ti saresti aspettata una cosa simile, ma guardando bene in faccia S14 non la vedi del tutto contrariata, come se in fondo sapesse che sarebbe toccato anche a lei.

S00-Bene, andate a prendere l’occorrente per SF10 e tu S14 incomincia pure a legarti le mammelle

Una Sacerdotessa le consegna una corda, S14 si afferra una mammella, la solleva ed incomincia ad avvolgerla con la corda, stringendola forte alla base; con la forma che ha il suo seno è un’operazione molto facile, una volta che la corda è stretta ed il nodo con l’occhiello per l’aggancio dell’argano è pronto il seno risalta gonfio che pare per esplodere; intanto è arrivata la Sacerdotessa con un’asta portaflebo ed una sacca di soluzione isotonica; S00 intanto dice:

S00-Issatela in punta di piedi

Due Sacerdotesse ti afferrano e ti tolgono la tunica, ti incatenano i polsi ad una corda che scende da una carrucola e poi ti issano le braccia fino al punto in cui ti sollevi sulle punte dei piedi; S00 continua:

S00-Ora ti verranno infilati nella base di ogni mammella 4 aghi che serviranno per iniettarti la soluzione fisiologica che verrà assorbita dai tessuti. Nelle prossime due ore ti verranno somministrati circa 240 cc di soluzione in ogni mammella ed al termine delle due ore i tessuti saranno gonfi di liquido ed i tuoi seni saranno in grado di essere legati. Ci vorranno poi una decina di giorni prima che il liquido venga riassorbito

Dopodichè prepara l’occorrente per eseguire l’ipodermoclisi, due tubi innestati in un rubinetto infilato nella sacca contenente la soluzione isotonica a cui sono collegati 4 aghi ciascuno. S00 infilza gli aghi alla base delle mammelle, apre i due rubinetti ed il liquido incomincia a scorrere; dopo qualche attimo senti un leggero dolore sordo, sopportabilissimo, è più forte il dolore alle braccia obbligata a rimanere in punta di piedi. Intanto di fronte a te vedi S60, da quella posizione puoi osservarla bene e con attenzione; le gambe e le braccia divaricate ti consentono di vedere che ogni parte della sue pelle è ricoperta da ferite, la fustigazione a cui è stata sottoposta è stata dura, si sta lamentando con un filo di voce, gocce di sangue stanno colando dalle ferite. Sui seni e specialmente sui capezzoli risaltano i segni profondi e sanguinanti della frusta; S00 si avvicina a S60, le solleva il viso e le dice:

Giorno 1 ore 22:15

S00-E’ stata una bella fustigazione vero?

Con un filo di voce la Sacerdotessa le risponde:

S60- Si Signora, ne avevo bisogno, ora il sale
S00-Certo, non me lo sono dimenticata. Tu, mettile il morso tra i denti e cospargile le ferite di sale, S60 non ha terminato di soffrire ed urlare

Una Sacerdotessa si avvicina con un secchio contenente del sale grosso, ne afferra una manciata ed la cosparge sulla schiena della Sacerdotessa; al contatto con il sale la donna si inarca ed inizia ad urlare dal dolore, la Sacerdotessa, imperterrita, prende altro sale grosso e le massaggia la pelle ferita, sulle spalle, sui fianchi, sui glutei, le cosce, per poi passare davanti sul ventre e sui seni. Mentre inizi a sentire che il dolore al seno sta aumentando, la vista delle sofferenze di S60 ti emoziona e spaventa un po’, intanto pensi che è così che volevi essere frustata, che vuoi essere frustata, ti riprometti di offrirti volontaria per la prossima sessione; ti eccita pensare alla sofferenza che si deve provare in quelle condizioni, vedi S60 che si agita sulle catene mentre viene “massaggiata” dai grani di sale. Intanto le mammelle si stanno riempiendo di liquido provocandoti un dolore sordo sempre più intenso, S14 ha il seno che si sta scurendo, è inginocchiata e ti sta osservando:

S14-Si stanno ingrossando SF10! E’ tanto il liquido che ti inietteranno, 240cc per ogni mammella significa che saranno belle grosse, come le mie.
SF10-Mi dispiace S14, non credevo che saresti stata coinvolta anche tu in questa punizione, se l’avessi immaginato non ti avrei chiesto di accompagnarmi
S14-Non preoccuparti, lo sapevo già fin da prima, quando ti ho detto di si
S00-Ma allora perchè hai accettato?
S14-Non volevo lasciarti sola in questo momento e poi merito anch’io un po’ di dolore serio
S00-Ma sei appena stata bastonata sui capezzoli e dopo che sono stati messi pure in trazione, non è stato dolore serio quello?
S14-Si, ma merito anche i tratti di corda

Nel frattempo S00 ascolta il vostro discorso ed interviene:

S00-E li avrai S14, li avrai subito

Giorno 1 ore 22:30

Con un cenno indica a due Sacerdotesse di eseguire; S14 viene afferrata e fatta rialzare, condotta sotto un argano da cui pendono due ganci che vengono infilati nei nodi ad anello che sono stati formati sulla parte superiore delle sue mammelle; l’argano viene azionato ed S14 si solleva da terra. Contrariamente a quanto era stato fatto con le Monache il suo corpo viene sollevato fino alla sommità del soffitto, che in quella sala è alto oltre tre metri; da quella altezza la caduta del corpo produce uno strappo alla tensione che è decisamente maggiore; ad un cenno di S00 l’argano viene sganciato ed S14 precipita fino al punto che le corde si tendono arrestandosi strappando i seni. L’urlo di dolore della Sacerdotessa ti penetra nel cervello, vedi il suo corpo oscillare di fronte a te e le lacrime sul suo volto si confondono con la bava che le cola dalla bocca; subito viene issata nuovamente, poi l’argano viene sganciato e per la seconda volta crolla urlando dal dolore. Quando la corda si tende, con un colpo le mammelle vengono duramente messe in trazione bloccando la caduta; la pelle e le fasce muscolari dei seni subiscono uno strappo tremendo; S00 ti osserva mentre stai guardando il corpo di S14:

S00-Hai visto SF10? E’ ben diverso da come avete fatto con le Monache, basta un’altezza maggiore e la caduta si fa più rovinosa. Tu sentirai più dolore, il liquido che ti sta penetrando nei seni ti causerà una compressione maggiore ed un trauma più doloroso; per un paio di settimane almeno non riuscirai a sfiorarti i seni, naturalmente ciò sarà ininfluente riguardo ai trattamenti che dovrai subire. Mi piaci SF10, mi piace che ti fai sottoporre al dolore, sei diversa dalle altre.

Rimani in silenzio senza dire nulla, le parole di S00 ti lusingano, sei consapevole di essere diventata una Sacerdotessa grazie al tuo modo di interpretare la reclusione nel Convento; molte altre Monache sono rinchiuse per soffrire e subiscono passivamente il loro destino, tu invece interpreti in modo proattivo la clausura. Per te il dolore è la parte fondamentale della tua vita, sia il dolore subito, sia il dolore inflitto; tu godi nel subire la sofferenza e sia nell’infliggerla; per te il Convento è il paradiso, non pensavi potesse esistere un luogo così sacro ed importante per la tua vita, da quanto hai acconsentito a farti rinchiudere la percezione della tua vita è cambiata radicalmente; la strada che devi percorrere è lunga ti si pareranno davanti innumerevoli e difficili sfide, ma la tua volontà per superarle è forte. Ora, quella che hai di fronte, è una sessione importante di dolore; non è impossibile, alla Rocca è stato decisamente più complicato (ma la Rocca è stato uno dei capisaldi importanti che devi superare per raggiungere l’Oblio) ed ora i tratti di corda, seppur tremendi, fanno parte della categoria delle Punizioni e non di Tortura, anche se, eseguite con quella modalità, ti faranno star male e provocheranno dolore per lungo tempo

SF10-Signora, subisco questa punizione non perchè io debba essere punita ma perchè ciò mi rende orgogliosa di subirla. Le chiedo di sottopormi ai tratti di corda affinchè il mio seno sia in condizioni di provare ulteriore dolore nei giorni a seguire; desidero che i Trattamenti a cui dovrò sottostare siano resi più dolorosi dalle condizioni del mio seno. Sono una Sacerdotessa, per me il dolore deve essere la cosa più importante della mia vita

S00-E lo sarà SF10

Giorno 2 ore 00:05

E’ arrivata l’ora fatidica, l’ipodermoclisi è giunta al termine, ti vengono slegate le mani dalla corda dell’argano ma ti vengono legate subito dietro la schiena; il dolore che stai provando alle mammelle è piuttosto forte, senti i muscoli e la pelle in tensione, ti osservi e vedi che il tuo seno è quasi raddoppiato; dopo che ti sono state le mani dietro la schiena, arriva il momento in cui una corda ti viene avvolta sulle mammelle. La Sacerdotessa che esegue la legatura sta stringendo la corda in modo da impedire che il seno fuoriesca in conseguenza dello strappo, mentre sta eseguendo la legatura S00 ti spiega:

S00-I tratti di corda che subirai, come quelli che ha subito S14, sono un po’ diversi da quelli che avete fatto subire alle Monache. Quei tratti punitivi hanno lo scopo di punire la Monaca per la sua violazione della Regola, mentre lo scopo dei vostri tratti di corda è quello di causarvi delle lesioni ai tessuti e quindi sono molto più seri. Con le Monache la caduta del corpo, oltre che ad essere fatta su di un tratto breve, è frenata dallo scorrere della carrucola, per voi invece, non c’è alcun ostacolo, il corpo precipita liberamente da un’altezza maggiore e lo strappo a cui vengono sottoposti i seni è più intenso. I tessuti si dilatano e la pelle si lacera, le conseguenze si faranno sentire per lungo tempo; per te SF10 sarà ancora più dura e doloroso a causa del liquido che ti è stato iniettato per ingrossarti le mammelle, il riassorbimento durerà parecchi giorni

SF10-Vuol dire che per i prossimi giorni daremo priorità ai Trattamenti al Seno mia Signora

L’argano viene azionato, lentamente ti senti sollevare fino a staccare i piedi da terra, incominci ad oscillare, il dolore al seno si fa più intenso, ogni attimo sempre di più; il corpo sale, senti il vuoto sotto di te, hai gli occhi chiusi, non hai voglia di vedere nulla, non serve vedere, serve solo che ti concentri ad ascoltare il dolore che sta crescendo dentro di te. Hai svuotato la testa da tutti i pensieri, per te ora non esiste nient’altro che il dolore che stai per accogliere, sai che stai per affrontare un momento particolare, uno di quei momenti che tanto desideri affrontare; ti fanno paura questi momenti, ma ti eccita il momento in cui sai che stai per essere investita da un’ondata di sofferenza. L’argano si è fermato, il momento è arrivato… tremi… lo sgancio… precipiti in un battere di ciglia, la sensazione di vuoto e poi l’esplosione di dolore, le corde arrestano la tua caduta, i seni vengono strappati ed un bagliore di dolore esplode dentro il tuo cervello; urli dal male, ma non è sufficiente, vorresti urlare di più e più forte. Ora non conta la Regola del “Non urlare”, qui devi urlare, ti sei fatta sottoporre al dolore per poter urlare e l’urlo è l’estrinsecazione del tuo esistere, sei senza fiato mentre il tuo corpo viene issato nuovamente; hai paura, ora il dolore ha mutato forma, ora ti fa paura, vorresti fermare quella tortura, senti un “click”, ti senti precipitare ed un’altra sciabolata apre in due il tuo corpo. Altro dolore, più intenso di quello di prima, te le senti strappare via, una fitta istantanea che poi esplode nel tuo petto fino a raggiungere il cervello, lo rivolta, lo annulla, lo annichila; un attimo ed il corpo risale nuovamente, le lacrime velano gli occhi, a malapena vedi il soffitto avvicinarsi, non capisci, non ragioni, il dolore che stai provando è forte, vorresti che finisse, ma il tuo corpo precipita nuovamente per poi bloccarsi di colpo in un’altra esplosione di dolore. Sbavi dal male, è insopportabile; S00 si avvicina, ti osserva, ti accarezza i capelli:

S00-Cosa ne dici? Ne valeva la pena vero?

Non capisci, hai la mente annebbiata, stai toccando il pavimento con i piedi e le corde agganciate ai seni ti sorreggono; qualche attimo ed il dolore si espande in tutto il corpo, riprendi consapevolezza e ti rendi conto della situazione; guardi S00, poi:

SF10-E’ finita?
S00-Certo, per me si, tre tratti di corda per me sono sufficienti

Non sai quanto tempo sia passato dalla sua risposta, i pensieri riprendono a formarsi nella tua testa, uno fra tanti, non sei normale…:

SF10-Per me no Signora, continui…!!

S00 aziona nuovamente l’argano, il tuo corpo risale nuovamente; nessuna fiata, S14 ti guarda attonita, non si capacita come tu abbia potuto dire quella frase, il dolore che sta provando lei è incredibile e mai si sognerebbe di chiedere di continuare, ma lei non è come te o meglio, tu non sei come le altre, tu sei SF10. Precipiti ancora, le mammelle si strappano nuovamente, la pelle sotto le corde si è lacerata al punto che il sangue sta macchiando le corde, non hai più fiato nemmeno per urlare e intanto l’argano ti solleva ancora, vorresti urlare “basta”, ma la voce non ti esce, un click e precipiti nuovamente, un’altra fitta atroce, questa volta è troppo e con un rantolo perdi i sensi

Giorno 2 ore 01:00

Riprendi lentamente i sensi, ti hanno fatta sdraiare su di un tavolo, apri gli occhi e vedi, offuscata, S14 che sta togliendoti le corde dalle mammelle:

S14-Eccoti, ti sei ripresa finalmente

Cerchi di alzarti, ma barcolli, ti serve tutto l’aiuto di S14; quando ti sei rimessa in piedi piano piano incominci a renderti conto dell’ambiente che tu circonda; vedi S00, le altre Sacerdotesse, S60 ancora incatenata; vedi i segni sulle mammelle di S14 e con timori chini la testa per osservare le tue. Ti spaventi, la pelle dove la corda è stata stretta presenta delle forti escoriazioni, mentre il seno è di un livido blu scuro; ti fa impressione vedere le tue mammelle così ingrossate e così livide; ti reggi a malapena in piedi, provi ad accennare qualche passo, barcolli, ma poi alla fine riesci a stare in piedi senza l’aiuto di S14. S00 ti guarda compiaciuta e ti dice:

S00-Ottimo lavoro SF10, cosa ne pensi?
SF10-Il dolore è tremendo
S00-e vedrai nei prossimi giorni…!!
SF10-è quello che cerco Signora
S00-Bene ora andate, avete del lavoro da svolgere
S14-Cosa Signora, quale lavoro?
S00-Avete delle Monache da sottoporre ai trattamenti, non lo ricordi? e poi non vorrete per caso andare a dormire no?
SF10-No Signora

S14 ti afferra per un braccio ed insieme uscite dalla sala; mentre vi dirigete verso le camerate delle Monache S14 ti chiede:

S14-Come ti senti? ce la fai?
SF10-Mi fa terribilmente male e tu?
S14-Si e vedrai che ci farà male a lungo, ora andiamo a chiamare S22 e poi dalle Monache
SF10-Si hanno bisogno di seri Trattamenti, non si impegnano come dovrebbero

Arrivate nella vostra camerata, entrate ed S22 si sveglia, accende la luce vi vede e dice:

S22-Accidenti come siete ridotte!! e tu SF10… ti hanno aumentato i seni vedo; ti sono piaciuti i tratti di corda?
S14-5 tratti corda, ne ha subiti 5

S22 si ammutolisce subito, sa bene cosa significhino tre tratti di corda ed il sapere che SF10 ne ha subiti 5 la lascia ammutolita; SF10 le dice:

SF10-Dobbiamo sottoporre le Monache al Trattamento
S22-Ma l’hanno subito nel pomeriggio e poi alcune di loro sono state bastonate sui capezzoli, come faranno a resistere?
SF10-Siamo qui appunto per questo, le Monache devono soffrire, devono imparare che la loro esistenza è sofferenza, come la nostra del resto
S22-Andiamo allora
S14-Aspetta, prima accendiamo la luce, si devono denudare e mettersi in piedi davanti al loro letto, le dobbiamo trovare in quel modo
SF10-Vero, quasi me l’ero scordata

S14 azione l’interruttore e poi escono dalla loro stanza, raggiungono la camerata delle Monache, fuori dalla loro porta si sente un vociare indistinto, S22 apre la porta ed entrate, ma nel vedere lo stato in cui sono le Monache rivolgendosi a voi dice:

S22-Domani sarà necessario intraprendere una dura strada punitiva per queste Monache

Vedi che alcune di loro hanno ancora la tunica, altre sono ancora a letto; solo 11R e 12R sono nude di fronte al loro letto, le braccia dietro la schiena e le palme sulle natiche

Dentro di te sorridi nonostante il dolore atroce che ti si sta sviluppando ai seni, 65N non è tra quelle ancora a letto, ma indossa ancora la tunica; sarà eccitante punirla….

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