Giorno 3 ore 15:30
Slatr1:
– Tutte in ginocchio, ora passeremo ad incatenarvi ai ganci, rimarrete così fino alle 18 quando potrete fare i vostri bisogni
Mentre 16L sta bevendo la sua seconda porzione, la Sacerdotessa passa da ogni Monaca, le prende i polsi e li incatena ad un anello sulla parete sopra la testa; l’urina sta continuando a colare dall’alto raccogliendosi a terra in una pozza. Dopo un po’ il pavimento della sala di Reclusione è completamente ricoperto di liquidi, l’odore di urina aleggia per tutta la sala. Slatr1 raggiunge 65N, le prende le braccia e, facendole passare sotto i tubicini infilati nei seni, le incatena i polsi, la osservi e le dici:
SF10:
-Per quanto ancora dovrà tenere quegli aghi?
Slatr1:
-Li terrà fino alle 18, i suoi seni devono essere belli gonfi
Ti avvicini a 65N, le accarezzi i seni, sono decisamente più voluminosi di prima:
SF10:
-Ti fanno male?
65N:
-Si Signora, sento un dolore sordo che mi attanaglia le mammelle, mi sento opprimere, credo che ora se dovessi essere bastonata credo che sarebbe tremendo
Dicendo quella frase 65N ti guarda in un modo particolare, senti l’eccitazione che cresce, allunghi un dito verso i suoi capezzoli, stanno ancora sanguinando; 65N ha compreso bene il tuo stato, ti guarda in viso e ti dice:
65N:
-Mi bastoni signora, i miei seni devono subire il dolore, devono essere sottoposti alle bastonate, mi faccia soffrire, la prego
La Sacerdotessa sente le parole della Monaca ed interviene prontamente:
Slatr1:
-Lo fare sicuramente più avanti, ora devi terminare l’ingrossamento delle mammelle; SF10, devi metterti anche tu in ginocchio
SF10:
-Si, incatenami come le altre
Ti inginocchi sotto un gancio, la Sacerdotessa ti afferra i polsi e te li incatena al gancio sopra la tua testa, poi si prepara ad uscire e dice:
Slatr1:
-Ora rimarrete inginocchiate fino alle 18, dovrete rimanere in silenzio, nessuna di voi, compresa tu SF10, potrete parlare. Impiegherete il vostro tempo a meditare sulla vostra condizione. Concentratevi sul vostro corpo, sul dolore che dovete subire e preparatevi alle prossime sofferenze ed umiliazioni.
Poi esce lasciando la sala nella penombra di alcune luci basse; chiudi gli occhi, provi a fare quello che ha suggerito la Sacerdotessa, meditare sulla tua condizione. Hai la gole ed il ventre che ti fanno molto male, lo stupro del giorno prima è stato piuttosto duro ed i liquidi irritanti che ti hanno riempito gola, stomaco, vagina e utero stanno dando il loro atroce risultato. Nessuna sta parlando, ovviamente, ma senti chiaramente il loro respiro e la loro sofferenza; tutte, in un modo o nell’altro, sono state sottoposte al dolore al seno. I lamenti delle Monache sono mascherati dal rumore dell’urina che sta gocciolando sopra le loro teste; nei prossimi giorni ne farete una vera e propria indigestione; stai ascoltando il dolore, cerchi di focalizzare l’attenzione su ogni parte del tuo corpo, lo stupro che hai subito ha causato diversi danni, le Nerchie che ti hanno violato hanno lasciato un segno che durerà molto a lungo. Non credevi che quella violenza potesse avere quell’effetto devastante, altre volte hai subito torture che ti hanno debilitata, ma mai nessuna ti aveva umiliata come questa; l’umiliazione profonda ha amplificato il dolore di quello stupro, ti senti ancora aperta mentre la Sacerdotessa ti violenta la vagina e l’utero; senti ancora in gola la Nerchia che sta eiaculando il liquido irritante, e poi i pugni, gli schiaffi; il ripensare a quel momento ti sconvolge ancora come fosse ieri. I lividi sul viso, gli ematomi dei colpi che hai ricevuto passano quasi in secondo piano e ti metti a piangere, ti lasci andare e rimani sorretta dai polsi incatenati al gancio sopra di te, l’urina sta gocciolando sopra la tua testa bagnandoti il corpo. Ti disgusta quell’urina, ti disgusta essere li inginocchiata in mezzo ad una pozza maleodorante; ti ricordi della prima volta che sei stata nelle latrine e sai che lo schifo deve ancora incominciare. Provi a non pensarci, provi a fissare i pensieri sulla sofferenza delle altre Monache; non c’è molta luce in quella sala, ma è sufficiente per vedere le tue Monache; ti piace pensare che loro siano le “Tue Monache”, ti eccita vederle soffrire. 64N una ragazza alta, un fisico statuario, un seno prominente, di indole ribelle, incapace di porsi delle regole, sta piangendo, le bastonate sui seni appena ricevute le hanno aumentato il dolore provocato dalla sospensione e dei tratti di corda che ha ricevuto; di fianco a lei c’è 65N, fragile, con un seno minuto che ora è sottoposto all’ingrossamento per essere messo al centro di dolorosi trattamenti, ti piace in modo particolare, adori il suo masochismo e non vedi l’ora di farle male come si deve ed anche lei non vede l’ora di essere in balia del tuo sadismo. 16L, non è giovane come le altre due, è una bella donna mora, volonterosa e ligia alle regole, ma poco forte nel rispettarle e resistere, sai che con lei dovrai avere la mano pesante e già ti gusti i momenti in cui cercherai il modo di indurla a commettere degli errori per poterla punire; poi ci sono 11R e 12R due donne mature, Monache da un bel po’ di tempo, che hanno saputo resistere ai trattamenti, 12R è più bassa rispetto a 11R, i loro corpi non sono più giovani e freschi come quelli di 64N e 65N, ma proprio per questo ti piacciono e ti eccitano al solo pensiero che possano essere sottoposte alla tortura, i loro seni, già poderosi di natura, ora stanno spiccando paonazzi rinchiusi da una corda che li stringe alla base. Queste sono le tue Monache, una per una le rinchiuderai prima in cella, le torturerai e poi le condurrai sempre di più verso il carcere; le vuoi vedere sul palco a subire il supplizio, vuoi essere tu ad inchiodarle ai legni prima di flagellarle e poi non vedi l’ora di essere anche tu inchiodata su quel palco ad impazzire dal dolore di un supplizio impossibile, ma prima di quel giorno c’è da fare molta strada
Giorno 3 ore 18:00
Avete tutte le gambe intorpidite, i muscoli del corpo sono sul limite di avere dei crampi, tutte ormai sentite la necessità di andare in bagno, ma da quello che ha detto la Sacerdotessa è un lusso che non vi è concesso; sui vostri volti incomincia ad apparire la stanchezza, per 11R e 12R e 65N i trattamenti che stanno subendo ai seni la sofferenza assume un’intensità diversa. Le mammelle di 65N sono diventate decisamente grandi, quasi stravolgono l’aspetto di quella ragazza, ora è pronta per essere appesa e tu non vedi l’ora di vederla oscillare dolorante; intanto Slatr1 e Slatr2 entrano nella sala:
Slatr1:
-E’ arrivato il momento in cui potrete fare i vostri bisogni; ora vi slego, poi vi chinate sulle gambe e mettete sotto di voi il contenitore che userete per riempirlo della vostra urina. Una volta che avete terminato dovrete defecare in terra e quando avrete terminato la raccoglierete e la depositerete in quel secchio la nell’angolo; domani mattina passerà una Novizia a ripulire.
Le Monache si guardano l’un con l’altra inorridite, le Sacerdotesse incominciano a slegare le Monache, incominciano con te, poi subito dopo si occupano di 65N. Quando hanno rimosso tutti gli aghi che aveva infilato nelle carni la fanno rialzare e 65N lo fa a fatica, i suoi seni da una seconda misura ora corrispondono ad una quinta; la osservi ed il suo sguardo si incrocia con il tuo, entrambe prendete da terra il recipiente, vi chinate e lo posate tra le gambe, poi entrambe incominciate ad urinare, cercando di far ricadere il liquido dentro il recipiente. A causa del lungo periodo di ritenzione l’inizio è piuttosto difficoltoso, mentre state facendo fatica con poca urina per volta, vedete le altre Monache che si stanno preparando, 64N e 16L osservano il contenitore con titubanza, Slatr2 subito interviene:
Slatr2:
-Forza, chinatevi, posizionate il contenitore e riempitelo con la vostra urina
Subito si chinano e si preparano, 64N visibilmente sta piangendo, Slatr2 le si avvicina e le dice:
Slatr2:
-Nessuno ti ha autorizzato a piangere, stasera verrai frustata
11R e 12R eseguono il compito senza tentennamenti, dopo una difficoltà iniziale anche loro riempiono il contenitore di liquido; quando tutte hanno terminato, Slatr1 ordina:
Slatr1:
-Ora bevete, al termine dovrete defecare
Tu sei la prima ad ubbidire, chiudi gli occhi e bevi la tua urina, poi abbassi lo sguardo verso il pavimento ed inizi a defecare, 65N ti segue immediatamente. Non è facile compiere quei gesti così intimi e personali di fronte a tutte, finora l’avete fatto nei bagni del Convento, non in una sala ridotta in quel modo, di fronte a tutte; quando hai terminato non sai cosa fare, Slatr2 immediatamente ti illustra la modalità con cui dovrai rimuovere le feci dal tuo posto:
Slatr2:
-Le raccogli e le depositi in quel secchio nell’angolo, forza, muovetevi
Non è facile, lo schifo ti assale, qui devi mettere in atto tutta la tua forza di volontà per eseguire il compito; ti guardi in giro, avete portato a termine solo tu 11R 3 12R, tentenni a raccogliere le tue feci con le mani, non è per nulla facile, ma devi farlo. La consistenza è tale per cui è facile afferrare con le dita; disgustata la raccogli e ti dirigi a depositarla nel secchio, nel Convento il cibo è strutturato appunto per facilitare la rimozione delle deiezioni; nel ritornare al tuo posto cerchi di incoraggiare 65N con lo sguardo, vedi che anche lei ha completato il compito ed ora sta avendo delle difficoltà a ripulire il suo posto; 11R e 12R hanno eseguito pure loro. 16L e 64N non hanno ancora terminato, 64N deve ancora defecare, non ci riesce, il vedere quello che fanno le sue compagne la blocca; Slatr1 se ne rende conto e le dice:
Slatr1:
-Monaca, questo è l’ultimo avviso, sbrigati o sarà peggio per te; ti consiglio di muoverti o sarò costretta ad iniettarti una sostanza che ti indurrà una dolorosissima diarrea dove non potresti trattenerti e ti garantisco che poi avrai dei seri problemi a ripulire
65N presa dal terrore si da da fare e completa anche lei il suo dovere
Giorno 3 ore 18:30
Slatr1 attende che tutte si siano rimesse al loro posto poi dice:
Slatr1:
-In ginocchio!! ora vi verrà portato il cibo
Dopo pochi attimi entrano nella sala Slatr2 ed una Novizia con secchio ed un mestolo, la Novizia prende dal secchio un po’ di una sostanza biancastra e la deposita in terra di fronte a ciascuna, osservi la Novizia che indossa solamente delle mutandine, per il resto non ha nessun altro indumento; ha il corpo ricoperto di ferite fresche, segno che è appena stata frustata a sangue, fatto poco usuale, le Novizie vengono frustate a sangue solo in caso di una dura punizione, evidentemente questa Novizia, deve aver combinato qualche cosa di grave per essere stata condannata a servire nelle Latrine; ti fa venire in mente anche un’altra Novizia che tempo fa ha subito una sorte simile, era N18; mentre la Novizia continua a versare quell’impasto davanti alle altre Monache, Slatr2 dice:
Slatr2:
-Questa è la vostra razione giornaliera di cibo, la sua funzione principale non è quella di nutrirvi, ma disgustarvi e aumentare la vostra sete. Assumerete la vostra razione mangiandola direttamente da terra, è stata messa li apposta tra urina e feci in modo da provocarvi un senso di repulsione; dovrete sforzarvi ad ingoiare tutto combattendo contro il senso di vomito che vi prenderà allo stomaco, se vomiterete ovviamente dovrete rimangiarvi il tutto. Ovviamente chi vomiterà verrà frustata a sangue. Al termine del pasto incominceremo i Trattamenti di dolore, vi ricordo che siete Monache ed il dolore è il vostro scopo nella vita. Incominciate!
Il senso di schifo pervade tutte voi, quella poltiglia disgustosa è stata messa a terra tra l’urina e i residui delle feci ed ora ciascuna di voi è obbligata a cibarsi in quelle condizioni; ti chini e prendi un po’ di quell’impasto con le mani, chiudi gli occhi e lo porti alla bocca, ma senti una repulsione tremenda. Amaro, salato, allappante, si aggrappa alla gola, alla lingua e fatica a scendere, il disgusto è alle stelle e senti che lo stomaco si sta ribellando; a fatica trattieni un singulto di vomito, ma devi continuare, il tuo dovere è terminare, finire, provare schifo e disgusto, è quello lo scopo della vostra permanenza nelle latrine. Osservi le altre, sono tutte in palese difficoltà, tutte stanno piangendo 64N e 16L stanno visibilmente per vomitare, 11R, 12R e 65N stanno resistendo. E’ dura, difficile, hai terminato il grosso, ma ora ci sono residui a terra, ti chini, sai che devi usare la lingua per ripulire, incominci ed il viscido del cemento, l’odore penetrante ed acre del pavimento innescano quel senso di devastazione psicologica che ti distrugge; piangi, tossisci, vorresti rifiutarti e intanto senti che il tuo essere forte si annulla in quel momento. La sensazione è terribile, ti senti indifesa e pronta a soccombere; in quel Convento è proprio questo lo scopo, portare all’annichilimento, era questo quello che volevi? Forse si, ma non ti aspettavi in quel modo; non resisti, è più forte di te, un singulto più forte degli altri ha il sopravvento e tra le lacrime non puoi che vomitare. Poco dopo anche le altre vomitano, le Latrine hanno vinto, il disgusto e lo schifo hanno preso il sopravvento, con un sorrisino sardonico Slatr1 ti osserva e dice:
Slatr1:
-La grande SF10..!! e non sei ancora passata di la, dove andrai domani!! Ora ripulite tutto, poi procederemo alla fustigazione
Da un pianto sommesso, quasi a non farsi sentire, le altre Monache ora piangono e si disperano, ripulire re ingoiando e leccando il proprio vomito fa si che chiunque perda la sua dignità e si abbandoni allo sconforto.
Giorno 3 ore 20:00
Slatr1 e Slatr2 incatenano le Monache agli anelli sopra le loro teste, anche tu vieni incatenata, era da un po’ che non ricevevi la frusta sulla tua schiena; Slatr1 dice:
Slatr1:
-30 frustate a sangue per ciascuna, SF10 ne riceverà 60
Ti preoccupano un po’ 65N e 16L che sono appena state frustate a sangue, vorresti assistere alla fustigazione delle tue Monache, anzi vorresti essere tu stessa a frustarle, ma ora devi essere punita, per te ci deve essere solo sofferenza ed umiliazione; 65N e 16L sono le prime due ad essere frustate. I colpi che ricevono peggiorano il loro stato delle ferite sulla schiena, hanno ricevuto entrambe 50 frustate il giorno prima ed ora, con queste altre 30, le ferite si aprono ancora di più; urlano, urlano dal dolore dei colpi, poi le loro voci si affievoliscono e si lasciano andare sorrette dalle catene, mentre le frustate continuano fino a che non raggiungono il numero stabilito. Dopo di loro è il turno di 11R e 12R, anche loro urlano dal male e le senti piangere, più sommessamente rispetto alle altre. Dopo di loro è il momento tuo e di 64N, Slatr1 è dietro di te, alza la frusta e ti somministra la prima frustata; un fuoco ti assale la pelle, il bruciore del colpo si impadroneggia del tuo cervello, poi una seconda ed una terza frustata rubano la tua attenzione all’ambiente che ti circonda, non senti nient’altro le il rumore della frusta che colpisce la tua pelle ed il dolore delle escoriazioni che si stando formando, ma nonostante il male senti che ti stai bagnando, quel dolore ti mancava, avevi bisogno di eccitarti con la tua sofferenza ed ora, il piacere per questa tua fustigazione punitiva, viene amplificato dall’umiliazione appena subita. Se non fosse per il piacere di infliggere dolore alle altre Monache, sei certa che faresti ogni cosa per essere ridotta ad una larva rinchiusa in carcere; Slatr2 ha appena terminato con 65N e tu stai continuando a ricevere i colpi stabiliti; 65N è distrutta dal male e tu stai resistendo cercando di non urlare, ma il dolore, quello ai fianchi specialmente, è impossibile e non si può non urlare e allora ti lasci andare sfogando la tua disperazione e le tue urla. Alla sessantesima frustata Slatr1 si ferma, tu hai la vista annebbiata, ma con un filo di voce le dici:
SF10:
-Ora ripeti lo stesso sui seni, che tutte assistano alla mia fustigazione
SLatr1 e Slatr2 slegano le Monache e le fanno inginocchiare al loro posto, poi SLatr1 ti slega e ti porta in mezzo alla sala, fa scendere la carrucola, ti incatena i polsi e poi ti issa in punta di piedi, pochi attimi dopo ricevi la prima frustata sul seno; il cuoio ha colpito un capezzolo lasciando un’escoriazione profonda, poi una seconda frustata, poi una terza. Avevi bisogno di queste frustate, il tuo IO reclamava la sofferenza ed il dolore, lacrime ed urla a squarciagola impressionano le altre Monache. Al termine delle sessanta frustate hai il seno completamente ricoperto di ferite sanguinanti